Se ti poni la domanda su cosa fa il coadiutore parlamentare, hai forse pensato di prepararti per il concorso. Questa figura, infatti, lavora presso il senato o la camera dei deputati e viene assunta solo tramite concorso pubblico. Si tratta, tra l’altro, di una delle professioni a cui puoi accedere con il diploma di scuola superiore. 

Il lavoro come coadiutore rappresenta una buona prospettiva, soprattutto se dopo la maturità pensi di non voler proseguire con gli studi universitari. In realtà, potresti valutare anche una seconda opzione. Pensare cioè di prepararti per il concorso e, nel frattempo, seguire un percorso universitario sfruttando le nuove opportunità offerte dalla didattica a distanza.

Grazie alla modalità e-learning, infatti, riusciresti a conciliare la preparazione del concorso con quella degli esami. In questo modo ti terresti aperta una possibilità nel caso in cui il concorso non dovesse andare bene. Qui sotto trovi comunque tutte le indicazioni sul lavoro del coadiutore parlamentare.

Cosa fa il coadiutore parlamentare: le mansioni

Il coadiutore ha il compito di assicurare il corretto funzionamento degli uffici. Può cioè essere assegnato alla biblioteca, agli uffici amministrativi, all’assemblea o alle varie commissioni. 

Ma cosa fa di preciso? Qui sotto un elenco delle mansioni principali in base alla sezione di assegnazione. 

 

ASSEMBLEA

  • preparazione delle sedute
  • registrazione dei disegni di legge, degli atti non legislativi, dei documenti di indirizzo politico e delle petizioni
  • trasmissione dei disegni di legge approvati dall’assemblea

COMMISSIONI

  • preparazione delle sedute
  • organizzazione della documentazione
  • catalogazione degli emendamenti
  • registrazione e archiviazione dei documenti 

UFFICI RELAZIONI ESTERNE E COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE

  • cura delle relazioni con le altre istituzioni
  • supporto e assistenza nelle strutture aperte al pubblico come, ad esempio, la biblioteca
  • fornitura di informazioni sull’attività e sui lavori del parlamento tramite il sito web istituzionale
  • diffusione delle pubblicazioni sull’attività del parlamento
  • assistenza durante le visite studentesche

UFFICI AMMINISTRATIVI

  • svolgimento di attività amministrative
  • cura dell’inventario patrimoniale
  • gestione degli interventi tecnici finalizzati alla conservazione dei beni del parlamento
  • cura dei rapporti tra i fornitori e gli utenti interni 

Concorso coadiutore parlamentare: i requisiti e le prove

Dopo aver capito cosa fa il coadiutore parlamentare, passiamo al concorso. Per poter essere ammesso a partecipare devi avere una serie di requisiti: tra cui la cittadinanza italiana, il possesso del diploma di maturità e il pieno godimento dei diritti politici e civili. Non basta, però, avere conseguito il diploma perché è richiesta una votazione minima pari a 65/100.

Per spiegarti il tipo di prove che dovrai sostenere, facciamo riferimento a uno degli ultimi concorsi effettuati. Si tratta della prova che è stata bandita nel 2019 per assumere 60 coadiutori parlamentari da destinare al senato. 

Di solito, i concorsi pubblici per il reclutamento di una data figura professionale hanno una modalità di svolgimento che si ripete identica negli anni. Puoi cioè considerare la descrizione qui di seguito valida anche per i concorsi futuri, salvo piccole modifiche che possono essere apportate nel corso degli anni: 

  • prova preliminare – consiste in un quiz a risposta multipla con domande di carattere logico-matematico e critico-verbale. Nel concorso del 2019, per esempio, i concorrenti avevano a disposizione 60 minuti di tempo per rispondere a 20 domande di tipo logico-matematico e a 30 domande di tipo critico-verbale
  • prova tecnica di idoneità dattilografica – si tratta di un test per verificare l’abilità nell’eseguire la copia di un testo della lunghezza compresa tra le 1340 e le 1360 battute. La prova si svolge tramite un programma di scrittura al computer. Sempre nel 2019, i candidati effettuavano due tentativi di scrittura una dopo l’altro. Per stabilire il punteggio veniva preso in considerazione solo il tentativo con l’esito migliore 
  • prove scritte – tre prove di cui le prime due prevedono 10 quesiti sulla storia d’Italia e 10 quesiti sull’ordinamento costituzionale italiano. La terza prova, invece, è incentrata sulla conoscenza della lingua inglese
  • colloqui orali e tecnici – queste prove prevedono la lettura e la traduzione di un brano in lingua inglese e una serie di domande per appurare la conoscenza della storia d’Italia, dell’ordinamento costituzionale italiano e di programmi come Excel e Word

 

Quanto guadagna un coadiutore? 

Se superi il concorso, vieni assunto con un contratto di fascia retributiva F1. Questo significa che il tuo stipendio netto mensile ammonta a 1726 euro. 

Devi considerare, però, questa retribuzione come iniziale. Nel corso degli anni, infatti, potrai avere uno stipendio più altro grazie all’anzianità di servizio. Non solo, vengono applicati anche una serie di parametri e un sistema di valutazione meritocratico che consente aumenti periodici dello stipendio.  

 

Qual è l’orario lavorativo del coadiutore parlamentare?

Il lavoro settimanale del coadiutore prevede cinque giorni lavorativi dal lunedì al venerdì. Il monte ore include 37 ore e 30 minuti a settimana. Possono essere richieste, però, delle prestazioni fuori dall’orario standard. In questi casi hai diritto al recupero o al compenso per il lavoro straordinario. 

 

Quanti giorni di riposo ha un coadiutore nel corso di un anno?

Quando si sceglie un lavoro è importante avere un quadro il più completo possibile della professione. È importante sapere cosa fa il coadiutore parlamentare, ma anche conoscere tutti i dettagli pratici, dallo stipendio ai giorni di ferie. Queste ultime, per esempio, dipendono dall’anzianità di servizio: 

  • 23 giorni lavorativi di ferie per i coadiutori con anzianità fino a 4 anni lavorativi
  • 26 giorni lavorativi di ferie per i coadiutori con anzianità di 4 ai 12 anni lavorativi
  • 30 giorni lavorativi di ferie per i coadiutori con anzianità superiore ai 12 anni lavorativi 

Prepararsi al concorso come coadiutore parlamentare

Il primo step del concorso è la prova selettiva tramite quiz. L’ultimo bando prevedeva la pubblicazione delle banche dati. Prima del concorso vengono cioè pubblicate le batterie contenenti centinaia di quiz. Questo significa che le domande del concorso verranno pescate proprio nel database. 

Come devi prepararti? Il primo suggerimento utile è di esercitarti facendo il maggior numero di quiz possibili. Esistono, infatti, dei simulatori online e dei manuali appositi con tutte le domande e le relative risposte commentate. 

Il giorno della prova poi ti consigliamo di adottare una piccola strategia: evita di rispondere a tutte le domande. Il tuo obiettivo è raggiungere il punteggio che ti consente di superare la prova. Non devi cioè sforzarti di risolvere tutti i 60 quiz, anche perché quelli sbagliati ti costano -0,30 punti. Perché rischiare allora di perdere punti? Meglio non rispondere a caso ai quiz di cui non conosci la risposta, perché in caso di domanda in bianco ti vengono sottratti solo -0,20 punti. Per ogni risposta corretta, invece, ricevi 1 punto. 

Le prove scritte del concorso

Ovviamente, dovrai prepararti anche per le altre prove scritte. Per approfondire gli argomenti storici sull’unità d’Italia e sulla materia costituzionale ti basta acquistare i manuali appositi. Se lo studio solitario non ti aiuta a memorizzare, hai la possibilità di seguire dei corsi preparatori specifici. 

Per vincere il concorso devi prevedere un certo lasso di tempo e un intenso programma di studio. La preparazione è fondamentale per avere una chance di superare le prove ed essere assunto come dipendente del parlamento italiano.

Se risulti vincitore, dovrai iniziare un periodo di prova della durata di 12 mesi in cui svolgi tutte le normali mansioni del coadiutore.  Nel caso in cui il periodo di prova procede nella maniera giusta, passi al servizio vero e proprio. I 12 mesi, tra l’altro, ti vengono considerati come servizio effettivo. 

Dopo aver letto la guida cosa ne pensi: ti piacerebbe diventare coadiutore parlamentare? Se hai risposto di sì, non ci resta che augurarti una buona preparazione del concorso!

 

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