Se stai cercando informazioni sulla laurea per diventare dentista, stai valutando sicuramente quale percorso di studio seguire dopo aver sostenuto la maturità e conseguito il diploma. 

Allora, dovrai iscriverti alla facoltà di Odontoiatria e protesi dentaria. Non si tratta di un corso ad accesso libero. Questo significa che dovrai sostenere un test di ingresso vincolante. Potrai iscriverti cioè solo dopo aver superato il test. Una volta concluso il tuo esame di Stato, il tuo compito consisterà nel programmare la preparazione al test in modo da iniziare con il piede giusto. Vuoi conoscere tutti i dettagli sulla prova di ammissione e sul percorso di studi? Continua la lettura della nostra guida. 

Odontoiatra e dentista sono la stessa cosa?

Prima di capire quale sia la laurea per diventare dentista, va fatta un po’ di chiarezza. Spesso, dentista e odontoiatra sono considerate due professioni distinte. In realtà, si tratta di sinonimi che si riferiscono allo stesso professionista. 

La confusione nasce, forse, a causa dell’odontotecnico. Molti tendono cioè a credere che l’odontotecnico sia un odontoiatra. Cerchiamo di chiarire la differenza in parole molto semplici. L’odontoiatria si occupa della realizzazione di diversi tipi di protesi dentarie, mentre l’odontoiatra-dentista cura le malattie dei denti e le anomali della bocca, delle ossa mascellari e dei relativi tessuti.  

Dentista: il percorso di studio

La facoltà di odontoiatria e protesi dentaria  appartiene alla classe di laurea LM-46. Si tratta di una facoltà magistrale a ciclo unico della durata di 6 anni. Per poter accedere cioè alla laurea finale dovrai avere acquisito 360 crediti formativi. 

Il piano di studi include anche laboratori didattici e tirocini clinici. La facoltà cioè è organizzata con una precisa alternanza tra teoria e pratica. I tirocini, infatti, servono proprio a consentire agli studenti di avere un approccio con la professione applicando le conoscenze teoriche acquisite. 

Quali materie studierai? Qui di seguito, un piccolo elenco che serve a farti capire il percorso di studio che dovrai affrontare: 

  • biologia
  • anatomia umana
  • istologia 
  • patologia clinica
  • igiene dentale
  • malattie infettive
  • odontoiatria preventiva e di comunità
  • diagnostica per immagini e radioterapia
  • materiali dentari
  • anestesiologia e trattamento dell’emergenza
  • chirurgia orale
  • ortodonzia
  • parodontologia
  • protesi dentaria 

Laurea dentista: cosa succede dopo

Per avere un quadro completo non ti basta sapere solo quale sia la laurea per diventare dentista, perché il percorso non termina con il conseguimento del titolo universitario. Per poter esercitare la professione bisogna sostenere un esame di stato abilitante, regolato dal Decreto Ministeriale del 3 dicembre del 1985. 

Di solito, l’esame si tiene due volte all’anno nei mesi di luglio e di novembre. Una volta laureato, scegli l’università presso cui sostenere il tuo esame e invii una domanda di ammissione. Dovrai pagare una semplice tassa e potrai fare il tuo test. 

Ma in cosa consiste? Si tratta di un esame sia orale che pratico suddiviso in due parti:

  • prova di clinica odontostomatologica e discipline affini 
  • prova di chirurgia speciale odontostomatologica e discipline affini

La durata delle prove è di almeno 45 minuti e le discipline affini sono scelte dal candidato stesso. Nel caso della prima prova possono essere materie come metodologia clinica, patologia speciale chirurgica, radiologia generale e così via. Nel caso della seconda prova, invece, le discipline affini possono includere materie come odontoiatria conservativa e protesi dentaria.

 

L’iscrizione all’albo dei dentisti

Dopo aver conseguito l’abilitazione, potrai finalmente iscriverti all’albo provinciale degli odontoiatri. Ovviamente, scegli l’albo in base alla tua residenza o al tuo domicilio professionale. Dopodiché compili un modulo con la richiesta di iscrizione e procedi. Dovrai pagare una tassa di concessione governativa, la classica marca da bollo da 16 euro e una tassa annuale.  

Laurea per diventare dentista: il test di ammissione

Ora torniamo un attimo indietro alla laurea. Per poter iniziare tutto questo percorso devi prima di tutto superare il test. Ma in cosa consiste la prova di ammissione per la laurea in odontoiatria? Il test si svolge a livello nazionale. Il MIUR pubblica cioè la data valida per tutti gli aspiranti odontoiatri. Generalmente, la prova si svolge nel mese di settembre. 

Più nello specifico il test è un quiz a risposta multipla con domande che vertono sulle seguenti materie: 

  • logica
  • fisica e matematica
  • cultura generale
  • chimica
  • biologia

In genere, si tratta di 60 domande a cui dovrai rispondere in 100 minuti di tempo. Avrai cioè a disposizione poco più di un minuto a domanda. La sezione dedicata alla biologia, per esempio, prevede 18 domande. 

Come prepararsi al test di ammissione di odontoiatria

Non puoi presentarti al test senza avere studiato. La cosa migliore è acquistare dei manuali preparatori specifici e impostare la preparazione alternando studio teorico ed esercitazioni. Cosa significa? Studi la teoria e poi ti metti alla prova con i quiz. Trovi le prove degli anni precedenti tranquillamente online. 

Ancora meglio se utilizzi dei manuali di quiz. Ti consigliamo di acquistare quelli commentati, in cui è sempre indicata la risposta giusta e la relativa spiegazione. Leggere con attenzione la spiegazione ti serve a fissare meglio i concetti, in caso sia di risposta corretta che di risposta sbagliata. 

Se segui questa semplice strategia di studio, arrivi al test preparato e con buone chance di superarlo. Un ultimo suggerimento: esercitati il più possibile con un cronometro. Rispondi cioè alle domande nel numero di minuti che ti viene concesso il giorno dell’esame vero e proprio. In questo modo ti abitui a ragionare e a rispondere in breve tempo, evitando così il problema dell’ansia nel giorno della prova. 

Cosa succede dopo la laurea per diventare dentista: il lavoro

Il tasso di occupazione dei dentisti è molto alto. Secondo i dati diffusi da Almalaurea nel 2018, l’86,6% dei laureati ha trovato un lavoro stabile a cinque anni dal conseguimento del titolo universitario. 

È possibile lavorare sia nel settore pubblico che in quello privato. Nel primo caso è necessario risultare vincitori di un concorso. Tra i requisiti per l’ammissione, però, non è inclusa solo la laurea. Bisogna anche partecipare a un corso di specializzazione post laurea di durata triennale. Solo dopo aver acquisito la specializzazione, si invia la domanda di ammissione e si sostiene il concorso per lavorare come dipendente negli ospedali e negli ambulatori convenzionati con il servizio sanitario nazionale. 

Di solito, gli odontoiatri scelgono il percorso privato e aprono uno studio con partita IVA oppure lavorano presso uno studio di terzi. 

Il livello di soddisfazione economica della professione è molto alto. Lo stipendio medio di un neolaureato assunto in ambito pubblico, per esempio, ammonta a 40 mila euro all’anno. In ambito privato, invece, i guadagni dipendono da una serie di fattori, ma sono davvero soddisfacenti e lo diventano ancora di più quando i professionisti decidono di investire in formazione, anche durante la vita professionale. Gli sviluppi più recenti del settore impongono agli odontoiatri di seguire dei corsi specialistici in protesi dentaria, parodontologia, odontoiatria pediatrica, chirurgia orale e così via. 

I requisiti personali per fare il dentista

Quando si sceglie una professione è importante informarsi su tutto il percorso di formazione, ma è fondamentale anche capire quali sono le qualità personali richieste. Quali caratteristiche personali possiede cioè un buon dentista? Ecco a te, un piccolo elenco:

  • spiccata manualità, rapidità nei movimenti e senso pratico
  • precisione, accuratezza e serietà
  • affabilità e capacità di creare un clima di fiducia
  • orientamento al paziente e tendenza a entrare in empatia in modo da tranquillizzare i più ansiosi e impauriti 
  • propensione alla formazione costante e all’aggiornamento professionale

 

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