Vuoi capire come diventare dietista perché sei un appassionato di alimentazione? Come sicuramente saprai, dietista e dietologo non sono la stessa cosa. Il dietologo, infatti, è un medico con una laurea in medicina e una successiva specializzazione in scienze dell’alimentazione. E il nutrizionista, svolge la stessa professione del dietista? Se vuoi saperne di più, continua la lettura della nostra guida. 

Diventare dietista: dove lavora?

Allora iniziamo il nostro percorso. Chiariamo, prima di tutto, le caratteristiche di questa professione in modo che alla fine della lettura i tuoi dubbi siano svaniti. Potresti, però, anche stabilire che in realtà stavi cercando una guida su come diventare dietologo. Se vuoi iscriverti alla facoltà di medicina o a quella di biologia, infatti, il tuo obiettivo professionale è un altro. Vorresti cioè diventare un dietologo nel primo caso e un nutrizionista nel secondo caso. Al contrario se le due facoltà menzionate non sono la tua scelta, allora la nostra guida “come diventare dietista” è quella giusta per te. 

Questo professionista può lavorare in strutture pubbliche e private, tra cui: 

  • mense di ospedali e RSA
  • mense aziendali e scolastiche
  • cliniche e centri di riabilitazione
  • ambulatori di medicina specialistica
  • strutture specializzate in nutrizione clinica 
  • centri sportivi
  • scuole e consultori
  • centri fitness
  • servizio di igiene degli alimenti e nutrizione (SIAN) attivo nelle ASL
  • enti che si occupano di politiche alimentari come FAO, EFSA, CRA-NUT
  • associazioni di categoria come ANDID (Associazione Nazionale Dietisti) SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) e ADI (Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica)

Cosa fa il dietista?

Uno dei compiti principali di un dietista consiste nel seguire gli interventi dietetico-nutrizionali all’interno di mense, cliniche e centri sportivi. Cosa significa? Predispone tabelle dietetiche e pianifica menu in base al fabbisogno di energia degli utenti e a elementi come la presenza o meno di patologie, la sicurezza alimentare dei diversi prodotti, la qualità nutrizionale e la sostenibilità ambientale. 

I dietisti che lavorano in ambito clinico, per esempio, si occupano della gestione di tutto l’intervento di assistenza nutrizionale in collaborazione con i medici: 

  • effettuano la valutazione dietetica tramite le informazioni sulla storia clinica del paziente
  • stabiliscono la diagnosi dietetica e il piano alimentare specifico in base all’età, alla condizione di salute e a situazioni specifiche come gravidanza o allattamento
  • definiscono gli obiettivi terapeutici
  • educano il paziente a seguire il piano alimentare
  • concordano il calendario di monitoraggio 

Non solo, i dietisti lavorano anche in ambito educativo con interventi divulgativi e di prevenzione. Hanno, infatti, il compito di insegnare i principi della corretta alimentazione a studenti, atleti e non solo. Infine, possono fornire servizi di consulenza ad aziende e società per la definizione dei menu delle mense dei dipendenti. 

Come diventare dietista: il percorso di studi

Dal 2018 con la legge numero 3 e il Decreto Ministeriale del 13 marzo, la professione del dietista è stata inserita nel nuovo ordine dei tecnici sanitari. Questo significa che fa parte delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e prevenzione. Non a caso, è stato istituito anche l’albo professionale. 

Per esercitare la professione di dietista, infatti, devi avere un bagaglio di conoscenze che include materie come: 

  • gastroenterologia, endocrinologia e nefrologia
  • chimica degli alimenti
  • igiene generale e applicata
  • scienze dietetiche applicate
  • nutrizione clinica
  • alimentazione in gravidanza e nell’età evolutiva
  • nutrizione e prevenzione
  • principi di sicurezza alimentare
  • scienze e tecnologie alimentari

Come si acquisiscono tutte queste conoscenze? Seguendo il corso triennale in Dietistica, classe di laurea L-SNT/03. A oggi è l’unico percorso universitario che ti consente di accedere alla professione. Si tratta di una facoltà a numero chiuso in tutti gli atenei, sia pubblici che privati. Per l’iscrizione, dunque, è necessario il superamento di un test di ingresso. 

Come accedere alla facoltà di dietistica

Uno dei passi principali per capire come diventare dietista è superare il test di ingresso alla facoltà. La prova fa parte dei test di professioni sanitarie e prevede, in genere, un quiz costituito da 60 domande a risposta multipla. Ogni domanda ha 5 opzioni di risposta e hai a disposizione 100 minuti di tempo per completare il test. Le domande sono così suddivise: 

  • 8 domande di matematica e fisica
  • 10 domande di logica
  • 12 domande di cultura generale
  • 18 domande di biologia
  • 12 domande di chimica 

Ogni anno, il MIUR pubblica il bando con i posti disponibili. Per l’anno accademico 2020/2021, per esempio, sono stati stabiliti 360 posti distribuiti nelle varie università italiane. 

Il punteggio viene calcolato in questo modo: 

  • 1,5 punti per ogni risposta corretta
  • 0 punti per ogni risposta non data
  • – 0,4 punti per ogni risposta sbagliata

Il punteggio massimo a cui puoi aspirare, dunque, è 90. Il punteggio minimo per entrare in graduatoria, invece, corrisponde a 20 punti. Per superare il test devi studiare bene le materie oggetto delle domande. Una buona preparazione, tra l’altro, include anche le esercitazioni pratiche. Se vuoi cioè avere una chance reale di superare la prova, utilizza i test degli anni precedenti per esercitarti. 

La laurea è abilitante alla professione di dietista

Superare il test di ingresso è fondamentale perché la laurea è abilitante. Questo significa che dopo aver ottenuto il titolo triennale puoi iscriverti all’albo professionale. Non devi cioè sostenere un esame di Stato come nel caso di un commercialista o di un consulente del lavoro. Ti basta, quindi, iscriverti all’albo e cominciare a lavorare sia come dipendente che come libero professionista. In quest’ultimo caso, però, dovrai fare un ulteriore step dopo l’iscrizione all’albo, vale a dire aprire una partita IVA con codice Ateco 86.90.29 (Altre attività paramediche indipendenti NCA).

È consigliabile anche l’iscrizione all’Associazione Nazionale Dietisti (ANDID). Si tratta di un’associazione di categoria che svolge attività di collaborazione con il Ministero della Salute e con le istituzioni sanitarie e offre supporto a tutti gli associati.  

Come diventare dietista: magistrale e master

Se vuoi continuare gli studi, non devi necessariamente fermarti alla triennale. Puoi, infatti, iscriverti alla laurea magistrale in Scienze delle professioni sanitarie tecnico-assistenziali, classe LM/SNT3. 

Quella del dietista è una professione che ha una certa crescita nel corso del tempo. Se trovi lavoro in strutture sanitarie pubbliche, per esempio, hai l’opportunità di fare carriera e di arrivare ai livelli dirigenziali. Uno degli sbocchi possibili è il ruolo di coordinatore dei servizi sanitari. Se ti piacerebbe darti anche questa opportunità lavorativa, devi seguire questo iter: 

  • laurea triennale
  • iscrizione all’albo professionale dei dietisti
  • master di I livello in gestione e coordinamento delle professioni sanitarie

L’Università Unicusano, per esempio, ha attivato proprio questo master con un piano di studi della durata di 500 ore per un totale di 60 crediti formativi e materie come gestione delle risorse umane, diritto del lavoro, deontologia ed etica nelle professioni sanitarie. 

 

Qualità indispensabili per fare il dietista

Sei arrivato all’ultimo paragrafo della nostra guida come diventare un dietista. Abbiamo deciso di lasciare in fondo l’aspetto umano di questo lavoro. Questo non vuol dire che non sia importante, al contrario. Te lo lasciamo come ultimo spunto di riflessione così da facilitare la risposta alla domanda: questa carriera fa per me? Per essere un bravo dietista, infatti, devi avere alcune di queste qualità (sarebbe meglio tutte!): 

  • precisione e accuratezza
  • capacità di collaborazione e di lavoro in team 
  • propensione all’ascolto e buon livello di empatia
  • disponibilità al dialogo con colleghi e pazienti
  • predisposizione all’adattamento e alla flessibilità 
  • capacità comunicative 
  • serietà e affidabilità 

Se questo identikit corrisponde alla tua personalità e il percorso formativo è nelle tue corde, hai scelto la tua professione. 

 

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