Stai per terminare le superiori e vuoi capire come diventare fisioterapista? Una volta sostenuto e superato l’esame di maturità, dovrai iscriverti alla facoltà di fisioterapia. Si tratta di un corso di studi di durata triennale che fa parte dell’area didattica di medicina e chirurgia. 

Per poterti iscrivere, però, devi superare un test di ammissione. La facoltà di fisioterapia, classe di laurea SNT/2, è a numero programmato. Ci sono cioè un numero di posti precisi in ciascuno degli atenei che ha attivato la facoltà. Puoi controllare il numero di posti disponibili e la data del test di ingresso sul sito del MIUR. Ti anticipiamo che, sicuramente, dovrai dedicare parte delle tue vacanze estive alla preparazione dell’esame di ammissione, perché di solito la prova si svolge nel mese di settembre.   

Come si diventa fisioterapista: il corso triennale 

I corsi universitari per fisioterapisti alternano teoria e pratica. Una volta iscritto, infatti, dovrai seguire una serie di lezioni teoriche, alternando tirocini e laboratori che ti consentono di mettere in pratica quanto hai appreso. La laurea è abilitante all’esercizio della professione. Una volta conclusi i tre anni, non dovrai cioè sostenere un ulteriore esame di Stato per ottenere l’abilitazione professionale. 

Sarai automaticamente abilitato a fare il fisioterapista. Se preferisci non cimentarti subito con il mondo del lavoro, puoi anche proseguire il percorso universitario e iscriverti alla laurea magistrale in scienze riabilitative, classe di laurea LM/SNT2. 

Prima di iniziare tutto il percorso, però, devi prima di tutto superare il test visto che la triennale di fisioterapia non è una facoltà a numero aperto. 

Come diventare fisioterapista: superare il test di ingresso

La nostra guida “come diventare fisioterapista” inizia necessariamente con il test di ingresso. Si tratta della prova in professioni sanitarie, valida anche per il corso di laurea in fisioterapia. 

Il concorso di ammissione consiste in una serie di domande a risposta multipla. Di solito, sono previsti 60 quesiti a cui bisogna rispondere in 100 minuti di tempo. Le materie del test sono le seguenti:

  • ragionamento logico
  • cultura generale
  • biologia
  • chimica
  • fisica e matematica

Come preparare l’esame per fisioterapia

Per affrontare il test devi studiare. Ti consigliamo di comprare i manuali appositi, dove trovi sia la teoria che i quiz commentati degli anni precedenti. 

La principale difficoltà di questo tipo di prova è rispondere al maggior numero di domande in maniera corretta, entro i limiti temporali dei 100 minuti. Per poter raggiungere questo obiettivo, la preparazione dovrebbe sempre includere teoria ed esercitazioni pratiche. Suddividi cioè il tuo tempo a disposizione dedicandoti sia alla teoria che alle simulazioni dei quiz. Fare tanti quiz ti dà il vantaggio di poter verificare se hai ben memorizzato la teoria. I manuali con i test commentati, infatti, ti consentono di controllare subito le tue risposte. 

Tieni conto che il giorno dell’esame ottieni 1,5 punti per ogni risposta corretta. Vieni, invece, penalizzato in caso di risposta errata con -0,40 punti. Le risposte lasciate in bianco valgono, generalmente, 0 punti. 

 

Corso di studi fisioterapia: in cosa consistono?

La nostra guida su come diventare fisioterapista continua con una piccola descrizione del corso di laurea. Il piano di studi è improntato a fare in modo che come studente tu possa acquisire le seguenti conoscenze, generali e specialistiche, indispensabili per fare il fisioterapista: 

  • anatomia e fisiologia
  • patologia generale 
  • genetica e istologia
  • primo soccorso
  • malattie dell’apparato locomotore e riabilitazione
  • metodologia della riabilitazione
  • riabilitazione dei disturbi muscoloscheletrici
  • cinesiologia e neurofisiologia
  • riabilitazione in età evolutiva
  • neurolesioni
  • riabilitazione neuropsicologica 

Grazie al percorso triennale, sarai in grado di trattare i pazienti con la terapia manuale (manipolazione, massaggi), la rieducazione posturale, la termoterapia, l’elettroterapia, la laserterapia e così via. 

Cosa fa il fisioterapista?

Oltre a sapere come diventare fisioterapista, è importante approfondire anche le mansioni quotidiane di questa professione. Al termine cioè dei tre anni di università come si svolgerà la tua giornata lavorativa standard? Ecco a te un piccolo elenco delle mansioni principali: 

  • fare la valutazione funzionale in base all’anamnesi e alle informazioni raccolte da pazienti e familiari
  • elaborare un’ipotesi diagnostica
  • fissare un piano di riabilitazione
  • praticare la terapia fisioterapica 
  • monitorare l’andamento del percorso riabilitativo (valutare gli obiettivi raggiunti, modificare e rimodulare il trattamento in corso d’opera in base ai risultati, pianificare nuovi obiettivi terapeutici)

Lavorare dopo la laurea in fisioterapia

Una volta terminato il tuo percorso di studi, puoi decidere di lavorare nel settore pubblico o in quello privato. Nel pubblico, il fisioterapista trova impiego in: 

  • ospedali
  • ambulatori, poliambulatori e cliniche specializzate convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale
  • residenze sanitarie assistenziali – RSA
  • centri di riabilitazione

Nel settore privato, invece, trova lavoro in: 

  • studi associati
  • centri per disabili
  • studi di riabilitazione
  • palestre, associazioni e gruppi sportivi

Come diventare fisioterapista specializzato in un ambito specifico?

Ti piacerebbe occuparti di riabilitazione sportiva oppure di posturologia? Dovrai specializzarti iscrivendoti un corso post laurea. Una volta laureato, per esempio, decidi di seguire un master in posturologia. Avendo conseguito una laurea triennale, seguirai un master di I livello. L’università Nicolò Cusano, per esempio, propone un master in questo ambito della durata di 1500 ore, che prevede il conseguimento di 60 crediti formativi. 

Ti mettiamo qui di seguito un piccolo esempio del programma del master per darti un’idea del tipo di specializzazione a cui potresti avere accesso: 

  • neurofisiologia del sistema tonico posturale
  • studio dei sistemi e dei sottosistemi deputati al controllo della postura
  • esami strumentali (podoscopio, analizzatore posturale, pedana stabilometrica)
  • posturologia 4.0
  • respirazione nasale e postura
  • piede e postura  
  • visceri e postura: intestino, note di fisioterapia 
  • la postura in pediatria

Considera che il fisioterapista è un professionista tenuto alla formazione permanente. Nel corso della carriera professionale deve cioè partecipare ai corsi di formazione nazionale per gli operatori della sanità (ECM – Educazione Continua in Medicina).

Quanto guadagna in media un fisioterapista?

Ora che hai capito come diventare fisioterapista, puoi iniziare a considerare anche alcuni aspetti pratici della professione. Si tratta di un lavoro che dà molte soddisfazioni perché segui passo passo i pazienti e monitori il tuo contributo al miglioramento della loro condizione di partenza. È una professione, tra l’altro, in cui il contatto umano è costante, con tutti gli aspetti positivi e negativi che questo comporta. Ma come possiamo giudicarla dal punto di vista della soddisfazione economica? 

Se lavori come dipendente di una struttura pubblica, ricevi uno stipendio che può andare dai 1100 ai 2000 euro al mese in base all’anzianità di servizio. Nel caso in cui lavori come privato, applichi delle tariffe che variano molto. Poniamo che tu svolga assistenza domiciliare. In Italia la tariffa più diffusa per un fisioterapista con più di 7 anni di esperienza è pari a 40 euro all’ora. Se lavori nel tuo studio privato, invece, la tariffa è di circa 50 euro all’ora. Ovviamente, negli ultimi due casi illustrati dovrai aprire una tua Partita IVA per poter lavorare.

 

Qualità personali per fare il fisioterapista

Ora che hai capito come diventare fisioterapista, devi solo soffermarti sulle tue caratteristiche personali. Esistono, infatti, delle qualità indispensabili per svolgere al meglio questa professione. Te le elenchiamo qui sotto così puoi fare un piccolo controllo per capire se quella del fisioterapista è davvero la tua professione ideale:  

  • empatia e orientamento al paziente
  • capacità di lavorare in collaborazione con gli altri per il raggiungimento degli obiettivi di cura
  • precisione e accuratezza
  • accentuata abilità manuale
  • resistenza fisica e propensione a sopportare sforzi fisici prolungati nel tempo
  • capacità di mantenere un ritmo di lavoro abbastanza faticoso

 

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