Hai digitato la ricerca insegnante di sostegno laurea triennale? Possiamo chiarirti subito tutti i dubbi riguardo i titoli necessari per svolgere questa professione. 

Purtroppo, la laurea triennale non è sufficiente. Dovrai concludere il percorso formativo costituito dalla formula 3+2 e conseguire anche il titolo magistrale. La facoltà di riferimento per le elementari, per esempio, è scienze della formazione primaria. In realtà, l’iter è abbastanza lungo e complesso. Considera comunque che il ruolo dell’insegnante di sostegno è molto delicato. Dovrai gestire, infatti, alunni che presentano delle difficoltà e dovrai supportarli e sostenerli per fare in modo che possano accedere alla formazione scolastica come tutti gli altri bambini e ragazzi. Se questa professione è quella giusta per te, continua la lettura della nostra guida e scopri come diventare insegnante di sostegno. 

Insegnante di sostegno laurea triennale: scienze della formazione

Allora, prima di iniziare tutto il percorso insegnante di sostegno laurea triennale + laurea magistrale, dovresti fermarti un attimo a riflettere per capire dove ti piacerebbe insegnare. Vorresti cioè entrare nella scuola primaria o in quella secondaria? Ti senti più portato per il contatto con bambini in difficoltà oppure con ragazzi e adolescenti in difficoltà? Si tratta di un passaggio importante perché i requisiti cambiano. Se aspiri, per esempio, a fare l’insegnante di sostegno nelle scuole elementari, devi necessariamente iscriverti alla laurea a ciclo unico in scienze della formazione primaria. Se preferisci medie e superiori, devi seguire un percorso che include sempre la formula insegnante di sostegno laurea triennale + laurea magistrale, ma che può prevedere anche altre facoltà.

La cosa importante è che scegli una facoltà che ti dia accesso a una delle classi di concorso per la scuola. Detto in altri termini, la tua laurea deve consentirti l’insegnamento di una delle materie previste a scuola. Potresti iscriverti, per esempio, alla facoltà di lettere antiche o moderne, di filosofia, di storia, di pedagogia e così via.

Ti piacerebbe rimanere comunque in ambito pedagogico? Allora ti consigliamo di iscriverti a scienze dell’educazione e della formazione, per la quale non c’è bisogno di sostenere un esame di ingresso. Si tratta, infatti, di una facoltà aperta. L’università Nicolò Cusano, per esempio, ha istituito due corsi triennali con due indirizzi diversi: 

  • Educatore psico-educativo e sociale – classe L-19
  • Educatore e servizi per l’infanzia – classe L-19

Prima di immatricolarti sei tenuto a effettuare una prova. Non si tratta, però, di un test vincolante. Se non superi cioè la prova, puoi iscriverti ugualmente. Il test, infatti, serve per sondare le tue conoscenze di base in ambiti come le discipline psicopedagogiche e il ragionamento logico-matematico. In caso di mancato superamento, i docenti ti assegnano degli OFA, crediti formativi aggiuntivi. Dovrai cioè seguire dei corsi extra che ti consentono di acquisire le conoscenze di base mancanti, in modo da permetterti di partecipare alle lezioni senza problemi e di dare con successo i tuoi esami. 

La laurea magistrale in scienze pedagogiche

Una volta ottenuta la laurea triennale, ti puoi iscrivere alla magistrale e seguire i due anni. Unicusano, per esempio, ti consente di concludere il percorso sempre con la formula e-learning. Ti iscrivi alla laurea in Scienze Pedagogiche LM-85 e segui le lezioni a distanza tramite la piattaforma attiva 24 ore su 24. 

Insegnante di sostegno: il percorso post laurea

Una volta chiarito tutto il percorso formativo insegnante di sostegno laurea triennale + laurea magistrale, vediamo cosa succede nella fase successiva. 

Il primo passo fondamentale consiste nell’accesso al corso di specializzazione sul sostegno, vale a dire il TFA sostegno. L’acronimo sta per tirocinio formativo attivo e consiste in un periodo di formazione, in cui la teoria si alterna alla pratica. 

Questi corsi sono organizzati dalle università riconosciute dal Ministero dell’Istruzione. Per accedere al TFA è prevista una selezione. Dovrai cioè superare una prova di ammissione che può consistere in una pre-selezione tramite quiz, in uno scritto o in un orale. Una volta superata la selezione puoi ufficialmente iniziare il tuo TFA.   

Quali sono i requisiti per accedere al TFA sostegno per la scuola? 

Qui sotto ti abbiamo riassunto i requisiti di accesso alla  specializzazione TFA. Nel caso della scuola primaria, per esempio, sono necessari: 

  • laurea in scienze della formazione primaria a ciclo unico
  • diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002

Nel caso della scuola secondaria, invece, i requisiti di accesso al TFA sono i seguenti: 

  • laurea magistrale o a ciclo unico idonea all’accesso a una classe di concorso oppure diploma di II livello di alta formazione artistica, musicale e coreutica oppure titolo equipollente ed equiparato + 24 CFU in discipline antropo – psico – pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche
  • abilitazione specifica per la classe di concorso

Insegnante di sostegno: il concorso per diventare di ruolo nella scuola

Una volta ottenuta la specializzazione sul sostegno, l’iter non è concluso. Se vuoi diventare un insegnante di ruolo nella scuola, devi superare il concorso pubblico. 

Il MIUR ha chiarito che i concorsi verranno banditi a scadenza periodica. I vincitori entrano a far parte di una graduatoria che può essere integrata con il tempo.

Di solito, i concorsi per la scuola prevedono prove scritte e orali. Quello per il sostegno non è diverso. Nell’anno 2021, per esempio, il concorso per la scuola secondaria era organizzato in quattro prove, di cui tre scritte e una orale. In cosa consistono esattamente le prove? Qui sotto, trovi una piccola descrizione del concorso: 

  • prima prova sulla disciplina attinente alla propria classe di concorso 
  • seconda prova scritta su materie socio-psico-pedagogiche la cui conoscenza è stata acquisita tramite i 24 CFU
  • terza prova su conoscenze di didattica di inclusione, pedagogia speciale e i relativi metodi di insegnamento 
  • prova orale basta sulle competenze nelle discipline della classe di concorso

In caso di superamento del concorso, si ottiene l’abilitazione all’insegnamento e il relativo incarico presso una scuola. 

Insegnare sostegno con la laurea triennale: la possibilità della MAD

L’iter descritto sopra non è modificabile. Esiste, però, una modalità che permette di cimentarsi prima con questa professione e di sperimentare sul campo la propria attitudine e le proprie capacità. In che modo? Basta seguire l’iter della MAD, acronimo che sta per messa a disposizione. Si tratta di una candidatura spontanea che puoi inoltrare presso una scuola. Specifichi cioè di essere disponibile ad accettare delle supplenze e indichi anche la tua disponibilità a occuparti del sostegno. 

Per poter accedere a questa soluzione puoi anche avere solo la laurea triennale. Chiaramente, si tratta di un iter che può seguire anche chi è in possesso della laurea magistrale.

Cosa fa l’insegnante di sostegno? 

Concludiamo con un piccolo focus sulle mansioni che andrai a ricoprire come insegnante di sostegno, in modo da aiutarti a decidere se si tratta della professione giusta per te. Il compito principale è quello di favorire l’integrazione di bambini e ragazzi con difficoltà con il resto della classe e di semplificare le procedure di apprendimento. 

Per ottenere questo risultato l’insegnante redige il cosiddetto PEI – Piano Educativo Individualizzato. Il piano è costruito sulla base delle caratteristiche e delle esigenze del singolo alunno e contiene tutti gli interventi didattici e gli obiettivi da raggiungere. Qui sotto, un piccolo elenco delle mansioni che ti troverai a svolgere quotidianamente con gli alunni che vengono affidati alle tue cure: 

  • utilizzo di strumenti specifici per facilitare l’apprendimento
  • adozione di strategie che permettono all’alunno di rimanere attento e di interagire con la classe
  • sostegno comunicativo con gli altri compagni
  • supporto e incoraggiamento per migliorare l’autostima dell’alunno
  • aiuto nella gestione dei compiti a casa
  • supporto per svolgere mansioni manuali in caso di difficoltà

 

Credits immagine: Racorn/DepositPhoto.com