Hai una grande passione per lo sport e ti piacerebbe insegnare? Allora, la nostra guida su come diventare professore di educazione fisica può esserti d’aiuto. Ti proponiamo, infatti, una serie di consigli pratici che ti aiuteranno a capire come realizzare il tuo sogno e a fare chiarezza sulla figura professionale dell’insegnante di educazione fisica. 

Cosa fa l’insegnante di educazione fisica?

Prima di iniziare a parlare di come diventare docente di educazione fisica, vediamo in cosa consiste questo ruolo.

Per iniziare, cosa si intende per educazione fisica? Questo ambito educativo è dedicato alla promozione dello sviluppo fisico e all’accompagnamento nell’evoluzione delle abilità motorie degli studenti, nonché al miglioramento del benessere mentale, emotivo e sociale attraverso l’esercizio fisico.

L’educazione fisica non si limita all’aspetto corporeo, ma estende i suoi benefici anche agli aspetti psicologici e sociali dell’essere umano. Questo avviene sia nell’ambito di sport praticati individualmente, come l’atletica leggera, sia in quelli di squadra, come il calcio e la pallavolo, tra gli altri. L’insegnante, in questo processo, ha il ruolo di valutare e migliorare le tecniche degli studenti, correggendo errori posturali o di strategia.

Gli insegnanti di educazione fisica hanno dunque la responsabilità di trasferire la conoscenza su come muovere il corpo in maniera salutare nello spazio e nelle interazioni con gli altri, oltre a promuovere i valori dello sport e del fair play. Un altro loro importante incarico è quello di educare gli studenti su come adottare uno stile di vita equilibrato.

Come si diventa professore di educazione fisica: la formazione

Allora il primo passo che dovrai fare è scegliere la facoltà universitaria giusta. Per insegnare nelle scuole pubbliche e in quelle private è necessaria la laurea magistrale. Questo è il percorso più indicato: 

  • Scienze motorie triennale – classe di laurea L-22
  • Scienze e Tecnica dello sport – classe di laurea LM-68

Dovrai cioè completare il percorso 3+2 per poter partecipare al concorso per la scuola pubblica. Si tratta di un percorso molto interessante. Per capirlo ti basta dare un’occhiata alle materie del piano di studi. Qui sotto, te ne elenchiamo alcune per darti un’idea di cosa studierai nei 5 anni di università:

  • anatomia (triennale)
  • biologia umana (triennale)
  • fisiologia (triennale)
  • sport individuali: atletica e ginnastica (triennale)
  • psicologia dello sviluppo (triennale)
  • marketing dello sport (triennale)
  • farmacologia e doping (magistrale)
  • medicina dello sport (magistrale)
  • coaching sportivo (magistrale)
  • diritto dell’ordinamento sportivo (magistrale)
  • pedagogia speciale e disabilità (magistrale)
  • biologia applicata allo sport (magistrale)

Unicusano offre un corso di laurea online in Scienze motorie completamente online: potrai seguire le lezioni ovunque e in qualsiasi momento accedendo alla piattaforma dell’Ateneo, e dovrai recarti in università solo per sostenere gli esami. Inoltre, hai a disposizione un tutor dedicato che ti guiderà nel tuo percorso di studi.

Insegnamento educazione fisica: la scuola pubblica

Proseguiamo la nostra guida su come diventare professore di educazione fisica con un piccolo approfondimento sulla scuola pubblica. Allora, se ottieni la laurea magistrale LM-68 hai diritto ad accedere alle seguenti classi di concorso: 

  • A-48 – Scienze motorie e sportive negli istituti di istruzione secondaria di II grado
  • A-49 – Scienze motorie e sportive nella scuola secondaria di I grado

Cosa significa? La classe A-48, per esempio, ti consente di insegnare educazione fisica nei licei (classico, linguistico, scientifico, sportivo e liceo delle scienze umane), negli istituti tecnici e negli istituti professionali. La classe A-49, invece, riguarda l’insegnamento nelle scuole medie. 

Il concorso per diventare insegnante di educazione fisica

Per entrare nella scuola pubblica, però, la laurea non basta. Devi sostenere un concorso pubblico che ti abiliti a insegnare. Uno dei requisiti indispensabili per accedere al concorso è il possesso della laurea magistrale e di 24 crediti formativi universitari in discipline antropo-psico-pedagogiche. 

Ma come si ottengono questi crediti? Visto che sei in una fase decisionale in cui ti interessa capire come diventare professore di educazione fisica, ti conviene programmare l’ottenimento dei crediti necessari per il concorso già durante il percorso universitario. I 24 CFU, infatti, si possono acquisire in tre modalità distinte: 

  • modalità curriculare, i 24 CFU corrispondono ad attività formative già inserite nel piano di studi
  • forma aggiuntiva, i 24 CFU corrispondono ad attività formative seguite in modalità aggiuntiva rispetto a quelle incluse nel normale piano di studi
  • extra-curricolare, i 24 CFU vengono conseguiti con attività fuori dal corso di studi

La terza modalità riguarda quanti decidono di acquisire i 24 CFU dopo essersi laureati. Completi cioè il tuo percorso e poi, se decidi di tentare il concorso nella scuola, provvedi a ottenere i 24 CFU, sempre presso un istituto universitario. È possibile suddividere i 24 crediti in 6 crediti per ogni ambito disciplinare, vale a dire Pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione, Antropologia, Psicologia e Metodologie e tecnologie didattiche generali. La normativa vigente, tra l’altro, stabilisce che i crediti si possono acquisire anche nella modalità telematica offerta da Unicusano. 

Come si svolge il concorso per la scuola

Il concorso per la scuola per docenti educazione fisica viene bandito ogni due anni per un determinato numero di posti. Si verifica cioè il fabbisogno di insegnanti e si programma il concorso. Di solito, sono previste due modalità di svolgimento: straordinaria e ordinaria. Il concorso straordinario è destinato a chi ha già insegnato per tre anni. Il concorso ordinario, invece, è rivolto a tutti gli altri e prevede scritti e orali. 

La modalità con cui si svolgono i concorsi è variabile. Ci può essere, per esempio, una prova preselettiva, soprattutto quando il numero di candidati è molto alto. Cosa significa? La preselettiva è un quiz a risposta multipla che serve per scremare la platea di partecipanti. Soltanto se superi il quiz con un certo punteggio, infatti, hai accesso al concorso vero e proprio, costituito da una o due prove scritte e da un colloquio orale. 

Ti facciamo un esempio pratico per farti capire meglio. Il concorso ordinario per la scuola secondaria di I e II grado bandito nell’aprile del 2020 prevede: 

  • una prova scritta con più quesiti a risposta multipla. Le domande vertono sulle competenze necessarie per insegnare la classe di concorso per la quale si partecipa. Nel caso dell’insegnante di educazione fisica, cioè, le domande sono incentrate sulle competenze in scienze motorie. Non solo, le domande della prova sono volte anche ad accertare le conoscenze informatiche e quelle in lingua inglese. Per essere ammessi alla prova orale, bisogna ottenere almeno 70 punti. 
  • una prova orale

La commissione poi valuta le prove e i titoli e stila la graduatoria. Se risulti vincitore, ottieni l’abilitazione all’insegnamento.

Come diventare professore di educazione fisica senza concorso

Cosa succede se non superi il concorso e non ottieni l’abilitazione? Facciamo un passo indietro un attimo. Puoi iniziare a lavorare come insegnante di ginnastica anche prima di sostenere il concorso. Se ti laureai e non c’è nessun concorso in vista, puoi inserirti nelle graduatorie di terza fascia come supplente per sostituzioni in caso di malattia, maternità o congedo. Prima di chiamarti per la supplenza, però, la scuola deve esaurire le graduatorie di prima e seconda fascia costituite da insegnanti abilitati. 

Puoi cioè fare le supplenze sia in attesa del concorso che in caso di mancato superamento. Nel frattempo ti prepari e tenti nuovamente il concorso abilitante. Tra l’altro, hai anche una seconda strada da percorrere: fare l’insegnante di educazione fisica nelle scuole private, dove le supplenze sono possibili senza abilitazione. 

Insegnante di educazione fisica nelle scuole elementari

Se ti piacciono i bambini, puoi insegnare scienze motorie anche nelle scuole elementari. In passato questa figura non era così ben definita. Oggi, invece, ci sono stati diversi cambi normativi e nel corpo docenti delle scuole elementari è incluso anche il docente di educazione motoria. Questo significa che per insegnare nella primaria è necessario il superamento di un concorso abilitante, proprio come nel caso delle scuole medie e di quelle superiori. Dovrai cioè superare scritti e orali e sottoporti alla valutazione dei titoli da parte della commissione giudicatrice. 

Perché fare l’insegnante di educazione fisica? 

Non vogliamo terminare la nostra guida su come diventare professore di educazione fisica senza darti qualche altro consiglio. Una professione si sceglie per una serie di motivi. Alcuni valutano come prioritario l’aspetto economico, altri quello relazionale e altri ancora il carico di responsabilità e così via. 

Insegnare educazione fisica a scuola è un lavoro con tanti aspetti positivi, dal contatto con i ragazzi al numero di ore settimanali fino allo stipendio. Quest’ultimo corrisponde a 1250 euro mensili per i professori appena iscritti in ruolo. Nel corso del tempo, però, ci sono degli aumenti progressivi con scatti di carriera ogni 5 anni. Lo stipendio cioè può arrivare a un massimo di 1900 euro mensili. 

I docenti supplenti, se ottengono un incarico annuale in una scuola secondaria, possono guadagnare 600 euro al mese per incarichi di breve durata, o fino a 1.300 euro al mese per impegni più estesi. A questi si possono aggiungere bonus specifici come la retribuzione professionale annuale, il bonus previsto dalla carta del docente, o incentivi al merito. Per le supplenze brevi, ottenute tramite la procedura MAD (Messaggio di Assunzione Diretta), lo stipendio può variare a seconda del numero di ore settimanali e della regione in cui si insegna.

In genere, inoltre, la settimana di lavoro prevede 18 ore di insegnamento nelle scuole superiori di I e II grado. A cui poi bisogna aggiungere 40 ore per tutte le attività fuori dall’aula, vale a dire riunioni, incontri con i genitori, scrutini e così via. 

Che ne dici? Seguirai il percorso per diventare professore di educazione fisica?

 

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