Se stai cercando una guida su come organizzare la sessione di esami all’università, hai già capito una cosa fondamentale: il metodo di studio non basta. 

Prima di iscriverti, infatti, avrai sicuramente sentito tante volte i consigli sulle strategie per la preparazione degli esami e su come concentrarsi meglio per evitare di perdere tempo. Non avevi un metodo e ne hai sperimentato diversi per affrontare la laurea triennale? Hai fatto benissimo. Ti sarai reso conto, però, che il metodo è nulla senza una corretta pianificazione delle sessioni. Detto in altre parole, devi stabilire in anticipo quanti e quali esami dare per completare il tuo programma annuale. 

Come organizzare lo studio: valuta prima la difficoltà degli esami

Come organizzare la sessione di esami all’università? Come sai nel corso dell’anno avrai a disposizione tre sessioni o appelli. Potresti ritrovarti a dover sostenere più esami con date ravvicinate. Cosa fai? Se non hai fissato in anticipo quanti e quali esami dare, sarà davvero dura presentarti tranquillo e preparato a entrambe le date. Peggio ancora se i due esami ravvicinati presentano un alto grado di difficoltà. 

Dovresti sempre abbinare esami facili ed esami difficili nello stesso appello, in modo da non essere troppo sotto pressione. Per stabilire la difficoltà puoi basarti su una serie di parametri: 

  • numero dei CFU dei singoli esami
  • quantità di materiale da studiare tra testi e dispense
  • presenza o meno di esoneri 

Come organizzare la sessione di esami all’università: sfrutta gli esoneri

Se gli esami sono organizzati in esoneri, puoi anche abbinarne due complessi nella stessa sessione. Ti consigliamo di sfruttare questa modalità perché consente di rispettare il piano di studio più facilmente, riducendo il rischio di andare fuori corso. 

L’esame, infatti, viene spezzettato in diversi step. Distribuisci cioè il carico di lavoro in più fasi e la preparazione risulta più leggera. L’università Nicolò Cusano, per esempio, ha deciso di facilitare l’approccio degli studenti istituendo delle facoltà con gli esami suddivisi in esoneri. Si tratta delle facoltà denominate Percorso Eccellenza, che includono i corsi di ingegneria, scienze umanistiche, sociologia e scienze motorie. 

Come usare i CFU per la pianificazione degli esami

I CFU sono stati ideati per stabilire il quantitativo di ore necessario alla preparazione di un esame. Servono cioè a capire il grado di difficoltà attribuibile a ciascuna prova universitaria. Ogni CFU vale 25 ore, intese sia come studio privato che come studio universitario (lezioni). Questo significa che in linea di massima un esame da 6 CFU dovrebbe essere più facile, o comunque meno impegnativo, di un esame da 12 CFU. 

Per sostenere il primo, infatti, è necessario un impegno totale tra studio a casa + lezioni pari a 150 ore, mentre per sostenere il secondo devi investire 300 ore del tuo tempo. 

Per una corretta pianificazione delle sessioni, dunque, dovresti alternare gli esami da 6 a quelli da 12 CFU. Non devi, però, considerare davvero 150 o 300 ore. Sottrai al cumulo orario, l’impegno previsto dalle lezioni. Dopodiché considera come ore reali da dedicare alla preparazione circa un terzo. Su 25 ore di ciascun credito formativo cioè potresti valutarne circa 8 di studio individuale. Cosa significa? Per preparare i due esami che hai previsto di dare nella sessione dovrai prevedere: 

  • 96 ore per l’esame da 12 CFU
  • 48 ore per l’esame da 6 CFU

In questo modo puoi calcolare meglio l’impegno che ti richiede ciascun esame. Ovviamente, si tratta di una stima approssimativa. Ci sono sempre una serie di variabili da tenere in considerazione. La sessione estiva, per esempio, è più pesante perché devi studiare nei mesi delle vacanze e, molto probabilmente, sarai più demotivato e impiegherai più ore della media.

Organizzare lo studio: pensa sempre a un piano B

Se adotti strategia e pianificazione, gli esami andranno bene. Su questo non ci sono dubbi. Potrebbe, però, verificarsi un inciampo. Devi sempre mettere in conto la possibilità della bocciatura o del classico voto basso, che non vorresti accettare perché ti rovina la media. 

Come organizzare la sessione di esami all’università in modo da non farsi rallentare da risultati poco positivi? Definisci un piano di riserva. Per non bloccarti a causa di un esito negativo, prendi carta e penna e ipotizza in anticipo la data in cui proverai a ridare il tuo esame. 

Come sai, hai la possibilità di ripetere senza problemi un esame andato male. Dei solo decidere se ti conviene ridare l’esame nella stessa sessione oppure in un’altra sessione. I professori, infatti, stabiliscono più date dei loro esami durante il medesimo appello. Una corretta pianificazione consiste cioè nel valutare bene quando sostenere di nuovo un esame per non far saltare i tuoi piani. 

Come studiare due esami contemporaneamente

Sei convinto che il metodo migliore sia studiare un solo esame alla volta? Non è detto che questa strategia sia valida. Considera che potrebbe rallentarti molto e impedirti di portare a termine tutti gli esami previsti nel singolo anno accademico.

In realtà, puoi tranquillamente preparare due esami nello stesso momento, a patto che il livello qualitativo dello studio sia sempre lo stesso. Ci sono persone che riescono a passare da una materia all’altra senza problemi e persone che hanno più difficoltà a concentrarsi su cose molto diverse. 

Il metodo migliore in entrambi i casi e suddividere bene la giornata, in modo da tenere separati i due esami. Dedichi cioè tot ore all’esame X e tot ore all’esame Y e stabilisci il numero di ore in base alla difficoltà della singola prova. Organizzi cioè una preparazione a blocchi in modo da fare una pausa tra un blocco e l’altro e tenere ben separati i due esami. 

Stabilisci in anticipo gli argomenti da studiare meglio

Hai dato un’occhiata al materiale, calcolato il numero di pagine dei testi e delle dispense e sei assalito dall’ansia? Fai un bel respiro e cerca di fare tuo un semplice concetto: non puoi memorizzare alla perfezione tutto. 

Se il tuo obiettivo è padroneggiare tutto il materiale, rimanderai di continuo l’esame. Non ti sentirai cioè mai così preparato da poterti sedere davanti al tuo professore.  

Il tuo obiettivo è avere una buona preparazione su tutta la materia e una eccellente preparazione sugli argomenti più importanti. Cosa si intende per argomenti più importanti? Già durante le lezioni, ti sarai reso conto che il professore insiste su dei concetti specifici, che sono quelli fondanti della materia o quelli su cui verte la sua specializzazione. 

Quando prepari un esame devi sapere bene quali sono questi argomenti, in modo da dedicargli più tempo. Assegni cioè delle priorità a determinate parti del materiale universitario sulla base degli input che il professore ha dato durante le lezioni e sulla base delle domande dell’esame. 

È utile, infatti, conoscere le domande più frequenti che il professore ha posto nelle sessioni precedenti alla tua. In questo modo organizzi meglio lo studio, senza porti l’obiettivo impossibile di conoscere il programma a mena dito. 

 

Come organizzare la sessione di esami: prendi carta e penna

Facciamo un piccolo ripasso veloce per punti di tutti i consigli della nostra guida per darti una traccia da seguire: 

  • stabilisci in anticipo quanti e quali esami dare
  • scegli gli esami da sostenere nella stessa sessione in base al grado di difficoltà
  • prepara un piano B in caso di bocciatura
  • organizza lo studio in base al quantitativo di materiale
  • stabilisci quali argomenti approfondire
  • fissa il numero di ore quotidiane da dedicare a ogni singolo esame

 

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