Corso di Laurea triennale in Ingegneria Elettronica e telecomunicazioni

Un percorso di studi molto consigliato per tutti coloro a cui piace il mondo dell’elettronica è la laurea in Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni. 

L’ingegnere elettronico è una figura fondamentale. Oggi, infatti, è uno dei protagonisti della grande rivoluzione digitale in atto. Automobili elettriche, missioni spaziali, applicazioni, energie rinnovabili: in tutti questi settori c’è lo zampino di un esperto in elettronica e telecomunicazioni.  

Ti piacerebbe capire come diventare ingegnere elettronico? Il primo passo consiste nell’ottenere una laurea triennale. Scopri tutti i dettagli sul percorso di studi in ingegneria elettronica e telecomunicazioni nella guida qui di seguito.  

Che cos’è l’ingegneria elettronica?

L’ingegneria elettronica è una branca dell’ingegneria elettrica, sviluppatasi a partire dal XX secolo. Cosa differenzia le due aree? L’elettronica usa componenti attive, come i semiconduttori, con l’obiettivo di amplificare e controllare il flusso di energia dei sistemi elettrici. Tutti i dispositivi che usiamo quotidianamente hanno al loro interno dei circuiti elettronici. Questo dimostra quanto sia diventata fondamentale la figura dell’ingegnere elettronico, il cui compito consiste nel progettare e realizzare i sistemi elettronici.  

Ma cosa fa, in particolare, un ingegnere specializzato in ingegneria elettronica e telecomunicazioni? Le sue mansioni sono varie:  

  • Progetta schede elettroniche, circuiti stampati, centraline, sensori e dispositivi audio e video 
  • Realizza gli studi di fattibilità sui sistemi elettronici in progettazione ed effettua il calcolo di tutti i costi  
  • Esegue i disegni tecnici del sistema elettronico da realizzare 
  • Segue i lavori di realizzazione e si occupa del collaudo finale  

Corso di studi in Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni: quali materie dovrò studiare?

Uno dei primi aspetti da tenere in considerazione, prima di effettuare l’iscrizione a una facoltà universitaria, è il piano di studi. In cosa consiste? Nell’insieme delle materie contemplate nel percorso di formazione prescelto. Se si opta per la laurea in Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni bisognerà seguire un percorso basato su alcuni insegnamenti di base e su una serie di insegnamenti specifici. 

Gli insegnamenti di base riguardano l’area informatica e l’area fisico-matematica. La formazione generale, inoltre, è completata con l’insegnamento della lingua inglese e con altri insegnamenti a libera scelta dello studente. 

Di seguito, un esempio di piano di studi della laurea triennale in ingegneria elettronica proposta dall’Università Niccolò Cusano:  

  • Istituzioni di matematica 
  • Geometria  
  • Analisi I e Analisi II 
  • Chimica generale 
  • Fisica generale I e fisica generale II 
  • Informatica 
  • Termodinamica applicata 
  • Elettronica 
  • Elettrotecnica 
  • Meccanica applicata alle macchine 
  • Economia applicata all’ingegneria 
  • Misure meccaniche e termiche 
  • Scienza e tecnologia dei materiali 
  • Teoria dei segnali 
  • Campi elettromagnetici 
  • Sistemi elettrici per l’energia  

 

Tra gli esami a scelta poi sono incluse materie come statistica e probabilità, disegno industriale, sistemi integrati di produzione e logistica.

Dopo aver sostenuto e superato con esito positivo tutti gli esami e aver ottenuto i relativi CFU, gli studenti dovranno completare il loro percorso di studi con la stesura e la successiva discussione di una tesi di laurea.

Spesso, durante i tre anni di studi, è previsto anche un tirocinio. Gli studenti cioè hanno la possibilità di partecipare a un’esperienza di studio di carattere teorico-pratico.  

Il tirocinio è un’opportunità davvero importante. Si tratta, infatti, di un primo approccio con il mondo del lavoro e con il settore professionale dell’elettronica e delle telecomunicazioni.  Mettere in pratica le nozioni apprese è la modalità migliore per completare la formazione e acquisire maggiore padronanza della materia. Non solo, una volta terminati gli studi, il tirocinio si trasforma in un elemento che rende il curriculum del neolaureato ancora più interessante agli occhi dei futuri datori di lavoro.  

Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni: requisiti per accedere

L’accesso alla facoltà di Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni è consentito solo in presenza di alcuni requisiti. Anzitutto, è necessario aver ottenuto un diploma di scuola secondaria superiore oppure un titolo di studio conseguito all’estero, ma legalmente riconosciuto sul territorio nazionale. 

Prerequisiti fondamentali, seppur non vincolanti, sono la conoscenza della matematica di base e dei fondamenti delle scienze sperimentali e la capacità di ragionamento logico. 

Per accedere alla facoltà di ingegneria con curriculum in elettronica e telecomunicazioni gli studenti devono sottoporsi a un test di ingresso non selettivo. Questa prova iniziale non è finalizzata a creare uno sbarramento all’entrata, ma a dare ai singoli studenti l’opportunità di comprendere qual è il loro livello di preparazione di base. L’iscrizione, infatti, è consentita anche in caso di esito negativo della prova iniziale. 

Se il test evidenzia delle lacune, i docenti assegnano dei crediti formativi aggiuntivi. Cosa significa? Bisogna seguire dei corsi extra in modo da colmare le lacune evidenziate. I crediti formativi aggiuntivi sono un’opportunità importante per iniziare il percorso di studi con il piede giusto. Colmare le lacune, infatti, significa acquisire la preparazione giusta per iniziare le lezioni senza difficoltà e per non accumulare ritardi nello studio.

Tutti gli sbocchi lavorativi post-laurea

Prima di decidere se iscriversi o meno a uno specifico corso di laurea è bene informarsi sui possibili sbocchi lavorativi. Il percorso in Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni dà notevoli opportunità. Non a caso, ingegneria è una delle facoltà con il tasso di occupazione più alto e con il maggiori livello di soddisfazione dei laureati. Questi ultimi, infatti, riconoscono l’utilità degli studi in quanto nel loro lavoro quotidiano mettono in atto le conoscenze apprese all’università. Ultima nota non meno importante, la retribuzione è assolutamente soddisfacente e in molti casi superiore alla media nazionale.

Ma quali sono nello specifico le posizioni lavorative? Ecco, un elenco: 

  • Tecnico elettronico 
  • Tecnico per le telecomunicazioni 
  • Tecnico web 
  • Tecnico gestore di rete e di sistemi elettronici
  • Tecnico programmatore 

L’ingegnere dell’informazione in ambito elettronica e telecomunicazioni ha la possibilità di collocarsi e trovare lavoro tanto nelle imprese private quanto nella pubblica amministrazione. I laureati in questo settore vengono prevalentemente assunti nelle aziende che utilizzano e gestiscono reti, sistemi e impianti di telecomunicazione e nelle aziende manifatturiere di componenti e sistemi elettronici ed elettromagnetici per le telecomunicazioni. In realtà, i settori di impiego sono davvero numerosi. Si va dall’automotive all’informatica, dalla robotica ai trasporti, dalla domotica al settore biomedico fino a quello dell’intelligenza artificiale. 

Per farsi un’idea ancora più circostanziata del lavoro, è bene sapere che di solito l’ingegnere elettronico lavora da dipendente o da libero professionista. Il lavoro si svolge in ufficio, ma sono possibili anche le trasferte. L’aggiornamento professionale in questo campo è molto importante. L’elettronica è un settore in continua evoluzione. Nel momento in cui si sceglie di studiare ingegneria elettronica e telecomunicazioni ci si deve abituare, sin da subito, all’idea di un aggiornamento costante. Un buon ingegnere, infatti, si aggiorna periodicamente per rimanere sempre al passo con le novità.

Durante la vita lavorativa, sono previste trasferte, viaggi e corsi di approfondimento e aggiornamento. Per quanto riguarda il lavoro si svolge a stretto contatto con altri ingegneri, ma anche con i project manager e con gli addetti alla realizzazione pratica dei progetti. Le opportunità di carriera poi sono ottime. É possibile cioè ottenere ruoli dirigenziali e di responsabile e guidare un intero team che si occupa di un determinato progetto. Ovviamente, avanzamento di carriera si traduce in un miglioramento anche delle prospettive di guadagno.  

Per aumentare le proprie chance occupazionali, tra l’altro, è consigliabile completare il percorso di studi. Cosa significa? É bene non fermarsi alla triennale, ma proseguire la formazione iscrivendosi a una laurea magistrale. Al termine dei due anni, infatti, la formazione specialistica consente di occupare posizioni lavorative ancora più soddisfacenti.