Vuoi saperne di più sulla decadenza della carriera universitaria? Ti stai chiedendo cioè cosa succede quando non dai più esami per un certo lasso di tempo? Qui di seguito trovi tutte le informazioni utili per capire in cosa consiste e cosa comporta la decadenza dagli studi. Potresti, infatti, essere decaduto e decidere di riprendere gli studi, oppure voler richiedere il congelamento della carriera universitaria. Noi ti spieghiamo cosa fare se ti trovi nella situazione appena descritta. 

Decadenza degli studi: come funziona? 

Quando si verifica la decadenza della carriera universitaria? Prima di parlare di decadenza, bisogna introdurre il concetto di interruzione degli studi. Poniamo che tu hai seguito il primo anno della laurea triennale e non ti iscrivi al secondo a causa di problemi personali e, di conseguenza, non paghi le tasse. Nel tuo caso scatta in automatico l’interruzione degli studi. 

L’interruzione può avere una durata massima pari a quattro anni, calcolati a partire dalla data dell’ultimo esame che hai sostenuto. Durante questo periodo non puoi fare nulla. Non hai cioè diritto a seguire le lezioni e a dare gli esami. Se ci pensi, è giusto cosi: perché dovresti usufruire degli stessi servizi didattici degli studenti regolarmente iscritti?

Se trascorsi i quattro anni continui a non fare nulla, scatta la decadenza dagli studi. 

 

Decadenza studi universitari e sospensione sono la stessa cosa? 

No, non si tratta della stessa cosa. Se hai dei problemi e necessiti di una pausa dall’università, per esempio, non smetti semplicemente di pagare le tasse dell’ateneo in cui sei iscritto. In questo caso chiedi la sospensione degli studi. Questa sorta di pausa può essere richiesta per un intero anno accademico durante il quale non segui le lezioni e non sostieni gli esami. 

La sospensione è una procedura vantaggiosa perché l’anno di stop non ti viene conteggiato per la determinazione del fuori corso e neppure per la determinazione della decadenza. Come sicuramente sai, sono considerati fuori corso tutti gli studenti iscritti per un numero di anni superiore alla durata normale del loro corso di studi.

Poniamo che tu decidi di chiedere la sospensione del secondo anno della tua laurea triennale. Risolti i tuoi problemi, riprendi a studiare e impieghi altri tre anni per laurearti. Il tuo percorso è durato in totale cinque anni, ma ti viene considerato solo un anno fuori corso, proprio perché il periodo di sospensione non viene calcolato. 

La legge stabilisce che la richiesta di sospensione può essere inoltrata in caso di: 

  • prosecuzione degli studi presso l’università di un paese straniero
  • accesso ad altri corsi come master, scuole di specializzazione o dottorato di ricerca
  • gravi motivi di salute
  • sopraggiunta maternità
  • servizio civile 

Per poter presentare la domanda di sospensione dagli studi, però, devi essere in regola con il pagamento delle tasse universitarie. Cosa significa? Ottieni la sospensione solo nel caso in cui hai pagato tutte le tasse previste fino al giorno di presentazione della tua domanda. 

Decadenza studi universitari: le FAQ più comuni

La decadenza della carriera universitaria è un tema complesso. Sicuramente, avrai un sacco di domande da porre a cui ti piacerebbe avere risposta. Ti mettiamo qui sotto una serie di FAQ. Abbiamo scelto quelle più comuni sull’argomento, sperando di riuscire a rispondere a tutti  i tuoi dubbi. 

  • 1 – Dopo quanto tempo scadono gli esami universitari?

Gli esami decadono dopo 8 anni accademici senza attività didattica. Cosa significa? Gli esami sostenuti “scadono” quando non sostieni più nessuna prova per 8 anni accademici, calcolati a partire dall’anno dell’ultimo esame dato.

  • 2 – Decadenza esami universitari: e se continuo a pagare le tasse? 

La decadenza della carriera universitaria scatta ugualmente anche se hai pagato tutte le tasse. Il pagamento della retta, infatti, non interrompe i termini della decadenza. Se per qualsiasi ragione vuoi tenere in piedi il tuo percorso universitario, devi sostenere almeno un esame nel periodo in cui ti occupi di altro. Non è necessario superare l’esame in questione. La cosa importante è presentarti e tentare di superare la tua prova scritta o orale. 

  • 3 – La decadenza comporta l’annullamento della carriera universitaria?

Sì,la carriera viene annullata. Puoi, però, ottenere un certificato contenente tutte le informazioni sulla carriera svolta. Ovviamente, il documento riporta anche l’annotazione di decadenza.

  • 4 – Ho dato tutti gli esami e non sono riuscito solo a dare la prova finale, rischio la decadenza? 

No, la decadenza universitaria non si applica gli studenti che hanno superato tutti gli esami con profitto e non sono riusciti a dare l’esame di laurea. È possibile fare la richiesta per la prova finale in qualsiasi momento, indipendentemente dal tempo trascorso dall’ultimo esame.

  • 5 – Dopo la decadenza mi posso iscrivere allo stesso corso di laurea o a un altro corso?

Sì, puoi iscriverti a qualsiasi corso universitario desideri.

  • 6 – Posso farmi convalidare gli esami sostenuti prima della decadenza degli studi?

Sì, è possibile fare un tentativo presentando la tua richiesta presso la segreteria dell’ateneo. Ci potrebbe essere, infatti, il riconoscimento totale o parziale degli esami e dei relativi CFU che hai ottenuto prima della decadenza della carriera universitaria.

Purtroppo, il riconoscimento degli esami non è una procedura così automatica. Alcune università applicano il principio dell’obsolescenza dei contenuti formativi. Cosa significa? Facciamo un esempio. Hai fatto il tuo primo tentativo universitario dieci anni fa senza concluderlo e ora hai deciso di ricominciare. Il tuo ateneo di provenienza o quello in cui vorresti iscriverti (puoi fare la tua richiesta dove preferisci) potrebbe considerare gli esami che hai dato troppo vecchi e basati su contenuti ormai superati. Questo comporta la mancata convalida oppure la convalida parziale degli esami che hai sostenuto tempo addietro.

Di solito, il riconoscimento degli esami scaduti prevede anche il pagamento di una tassa, il cui importo varia da ateneo ad ateneo. I costi sono sempre disponibili sui siti delle singole università.

  • 7- Anche gli studenti fuori corso possono decadere? 

Sì, la decadenza della carriera universitaria riguarda anche i fuori corso. Se lo studente fuori corso non dà neppure un esame per quattro anni accademici consecutivi, incappa nella decadenza e vede annullarsi la sua carriera.

  • 8 – Se ho interrotto gli studi (non ho pagato le tasse) e non sono decaduto posso riprendere a studiare? 

Sì, devi fare richiesta al tuo ateneo. La segreteria, infatti, dovrà calcolare l’importo che devi versare per coprire il periodo di tempo in cui non hai pagato le tasse.

9 – Decadenza degli studi e rinuncia degli studi sono la stessa cosa?

No, la rinuncia è un atto irrevocabile che lo studente fa in prima persona. Ovviamente, la rinuncia non dà diritto alla restituzione delle tasse universitarie già pagate. Se hai deciso di seguire questo iter, non significa che non potrai più intraprendere un percorso di studi in futuro. Se dopo aver rinunciato agli studi decidi di iscriverti all’università nuovamente, non ci sono paletti. Devi semplicemente avviare di nuovo la procedura di immatricolazione. 

Qual è la differenza tra decadenza, congelamento e rinuncia agli studi?

Ti trovi in un momento avanzato del tuo percorso universitario, ma senti la necessità di mettere una pausa ai tuoi studi? Se sei arrivato fino a qui, comprendi che non è affatto un problema! Molti studenti si trovano nella stessa situazione, dovendo dedicare tempo a questioni personali, che possono riguardare la salute o situazioni familiari, e le istituzioni accademiche italiane mettono a disposizione una vasta gamma di soluzioni. È cruciale avere un’idea chiara su come procedere e navigare agilmente tra le procedure burocratiche tipiche del contesto accademico.

Per esempio, sei al corrente delle differenze tra interrompere temporaneamente gli studi e lasciarli definitivamente? Conosci i passaggi per riprendere un percorso accademico interrotto? E quali sono le conseguenze di un abbandono definitivo degli studi? Esploriamo insieme queste opzioni disponibili per gli studenti.

  • Lasciare gli studi: gli studenti che scelgono di terminare definitivamente il proprio percorso universitario possono presentare una richiesta di abbandono presso l’ufficio di segreteria della loro facoltà. Tale scelta è finale, determinando la perdita dello status di studente; tuttavia, è possibile, in futuro, iscriversi nuovamente, allo stesso corso di laurea o a uno differente, e richiedere il riconoscimento dei crediti già ottenuti.
  • Interruzione del percorso accademico: le università italiane prevedono che gli studenti iscritti ai corsi antecedenti alla riforma DM n. 509/1999 possano essere soggetti a interruzione del percorso se passano otto anni accademici dall’ultimo esame senza conseguire ulteriori crediti. Per i corsi di studi riformati e le lauree magistrali a ciclo unico, l’interruzione avviene se non si acquisiscono i crediti previsti entro un termine specificato da ciascuna facoltà.
  • Ripresa di studi interrotti o abbandonati: è possibile riprendere un percorso di studi interrotto, sia per rinuncia sia per interruzione, iscrivendosi di nuovo e, in alcuni casi, con la possibilità di abbreviazione del corso.

Va notato che i periodi di congelamento della carriera accademica non contano ai fini dell’interruzione del percorso accademico, ma possono influenzare l’assegnazione di bonus sul punteggio finale in base alla durata degli studi.

Scadenza esami universitari: è possibile recuperarli?

Per gli studenti iscritti ai corsi aggiornati secondo i decreti ministeriali 509/99 e 270/04, così come per quelli dei nuovi ordinamenti, gli esami scadono quando non si conseguono i crediti stabiliti dal piano di studi entro il quarto anno di iscrizione come studente fuori corso. Tuttavia, se lo studente deve solo completare la prova finale, questa condizione non porta alla decadenza, permettendogli di completare il proprio percorso in qualsiasi momento. Per chi frequenta lauree magistrali a ciclo unico, la decadenza si verifica se non si acquisiscono i crediti necessari entro il quinto o sesto anno di iscrizione fuori corso. Nel caso di studenti appartenenti al vecchio ordinamento la perdita dello status studentesco si concretizza dopo otto anni accademici consecutivi dall’ultimo esame sostenuto o dall’ultimo anno di iscrizione. È importante sottolineare che il versamento delle tasse universitarie non influisce sui termini di decadenza. Per evitare la decadenza, sarebbe sufficiente sostenere un esame, indipendentemente dal risultato.

Per quanto riguarda durata e validità degli esami universitari, è importante notare che gli anni trascorsi come ripetente o in sospensione sono considerati allo stesso modo dell’iscrizione fuori corso ai fini della decadenza. In caso di decadenza, è possibile intraprendere un nuovo percorso di studi e richiedere la valutazione dei crediti precedentemente acquisiti per un riconoscimento totale o parziale, previo pagamento di una tassa stabilita dagli organi accademici.

Gli studenti con una invalidità riconosciuta pari o superiore al 66%, i beneficiari delle disposizioni della Legge 104/92, e quelli con diagnosi di DSA possono ottenere un’estensione di due anni sul periodo di decadenza, presentando una richiesta formale alla segreteria.

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