Vuoi capire con esattezza la differenza tra psicologo e psichiatra per intraprendere la carriera più in linea con le tue aspirazioni? In entrambi i casi dovrai iscriverti all’università, ma a due facoltà diverse. Lo psicologo, infatti, è laureato in psicologia e ha seguito un percorso di studi che prevede una laurea triennale e una magistrale. 

Lo psichiatra, invece, si è laureato in medicina e chirurgia e poi ha conseguito la specializzazione in psichiatrica. Percorsi di studio diversi corrispondono a mansioni diverse. Le due professioni, infatti, sono distinte pur avendo a che fare entrambe con il benessere mentale dei pazienti. Per chiarirti ancora meglio le idee leggi la nostra guida qui sotto.

Differenza psicologo psichiatra: il percorso di studi

Iniziamo prima di tutto dal tipo di formazione che richiedono le due professioni. Per fare lo psichiatra dovrai iscriverti a medicina e chirurgia. Questa facoltà non è a numero aperto e ti tocca sostenere un esame di ammissione. Solo se superi il test, potrai iscriverti e iniziare il tuo percorso di studi della durata pari a 6 anni. 

Una volta ottenuta la laurea, non hai finito di studiare perché ti aspetta l’iscrizione a una scuola di specializzazione in psichiatria. 

 

La scuola di specializzazione in psichiatria

La scuola ha una durata di 4 anni e potrai accedervi dopo aver sostenuto un test di ammissione. I posti, infatti, vengono messi a disposizione dal Ministero tramite bando. Ogni scuola ha cioè un certo numero di posti. Per entrare devi superare un esame scritto. Solitamente, si tratta di un test a risposta multipla da completare in circa tre ore.  

Una volta entrato nella scuola, diventi medico specializzando. Cosa significa? Segui le lezioni e, allo stesso tempo, inizi anche a fare pratica sul campo. Di solito, le scuole prevedono un primo periodo teorico e poi il lavoro negli ambulatori o nei reparti ospedalieri di medicina interna, neurologia e neuropsichiatria. Ti occuperai cioè di pazienti in carne e ossa.  

Negli ultimi mesi della specializzazione, inoltre, ti dedichi all’elaborazione della tesi su un argomento concordato con il relatore. L’elaborato poi viene discusso davanti alla commissione che stabilisce anche il voto. Una volta terminato tutto questo iter, sarai un medico psichiatra a tutti gli effetti. 

Differenze tra psichiatra e psicologo: il percorso formativo di quest’ultimo

Come hai già capito la differenza tra psicologo e psichiatra è già insita nel percorso universitario. Lo psichiatra, infatti, è un medico, mentre lo psicologo è un dottore in psicologia. Per acquisire questo titolo devi iscriverti prima di tutto alla laurea triennale. Non si tratta di una facoltà a numero chiuso. Non sei tenuto cioè a sostenere un test vincolante. Nella maggior parte dei casi, infatti, effettui una prova di ingresso pensata per verificare le tue conoscenze di base. 

L’università Nicolò Cusano, per esempio, propone il corso triennale in Psicologia, Scienze e Tecniche psicologiche, classe di laurea L-24. 

Per poter seguire i corsi senza problemi sono previsti dei requisiti iniziali, tra cui il diploma e la padronanza di una serie di conoscenze di base in: 

  • matematica
  • fisica, chimica e biologia
  • sociologia, antropologia ed epistemiologia

Cosa succede se non superi il test? Nulla, puoi iscriverti ugualmente alla facoltà. I docenti ti assegnano solo dei crediti formativi aggiuntivi, denominati OFA. Dovrai cioè partecipare a dei corsi extra che ti permettono di colmare le lacune evidenziate dal test. Grazie a questi crediti aggiuntivi hai la possibilità di acquisire il bagaglio di conoscenze necessarie per seguire le lezioni e fare gli esami senza problemi. 

Magistrale in psicologia e abilitazione

Una volta conclusa la triennale, prosegui il percorso iscrivendoti alla magistrale. Si tratta di un passaggio importante che aumenta la differenza tra psicologo e psichiatra. Potrai scegliere cioè degli indirizzi di specializzazione specifici. Scegli il tuo curriculum e, di conseguenza, scegli anche la tua area di attività professionale post-laurea.  

L’Università Niccolò Cusano, per esempio, ti propone tre diverse lauree magistrali in psicologia:  

  • Psicologia clinica e della riabilitazione 
  • Psicologia del lavoro e delle organizzazioni 
  • Psicologia dello sviluppo tipico e atipico. Valutazione e intervento  

La legge 163 del 2021 ha modificato l’iter per diventare psicologo. Cosa significa? Non dovrai più seguire un tirocinio e sostenere l’esame di stato al termine della laurea magistrale.  

Il tirocinio diventa una parte del percorso di laurea. Seguirai cioè il tirocinio pratico-valutativo durante gli studi. Si tratta di un tirocinio da 30 CFU così suddivisi: 10 CFU durante la triennale e 20 CFU durante la magistrale.  

L’esame di stato è stato abolito e la laurea è diventata abilitante. Cosa significa? Una volta laureato puoi esercitare come psicologo.  

Differenze tra psicologo e psichiatra: cosa fanno?

Veniamo ora alle differenze tra le due figure professionali. Lo psichiatra si occupa della valutazione e della diagnosi delle patologie mentali, mentre lo psicologo non si occupa di patologie specifiche ma di tutte quelle alterazioni dell’equilibrio mentale che destabilizzano i pazienti. 

Per chiarirti meglio ti mettiamo qui di seguito un piccolo elenco delle patologie e dei disturbi curati dall’uno o dall’altro professionista. 

PSICHIATRA:

  • schizofrenia
  • disturbi della personalità (paranoide, borderline, schizoide) 
  • psicosi e ossessioni compulsive
  • sindromi da deficit di attenzione e ritardi cognitivi 
  • depressione
  • demenza
  • depressione geriatrica

PSICOLOGO:

  • ansia
  • comportamenti antisociali
  • disturbi legati all’alimentazione
  • problemi derivanti da traumi, abusi e violenze
  • tristezza e depressione
  • problemi nella gestione delle relazioni di coppia e delle relazioni familiari
  • problematiche di tipo sessuale
  • difficoltà nella gestione della rabbia o dello stress

Psicologo e psichiatra differenza nel trattamento

Un’altra differenza tra psicologo e psichiatra è nell’approccio al paziente. Dopo la visita psichiatrica e l’elaborazione della diagnosi, lo psichiatra prescrive un trattamento farmacologico. Il paziente cioè viene trattato con dei medicinali e sottoposto a una terapia specifica di tipo medico. 

Lo psicologo, invece, non è autorizzato a prescrivere farmaci. L’intervento si svolge soprattutto tramite i colloqui e l’utilizzo di strumenti come i test, i questionari e l’osservazione. A seconda del problema da trattare, gli incontri possono essere individuali, di coppia, familiari o di gruppo. Durante questi colloqui lo psicologo mette a punto insieme al paziente gli obiettivi e le strategie di intervento utili a promuovere un cambiamento della situazione che ha provocato la crisi. 

Pur operando in modalità diverse, le due figure possono collaborare. In molti casi, infatti, lo psicologo è una sorta di primo step. Sono tante cioè le situazioni in cui lo psicologo invia i pazienti a consulto da uno psichiatra, dopo aver fatto le sue valutazioni sull’entità del problema.  

Professioni diverse e ambiti di lavoro differenti

Ovviamente, gli ambiti lavorativi delle due figure professionali sono molto diversi. Lo psichiatra lavora soprattutto in strutture sanitarie pubbliche, strutture sanitarie convenzionate con il SSN e studi privati. 

Lo psicologo, invece, lavora in: 

  • studi privati
  • consultori
  • scuole
  • ospedali
  • residenze per anziani
  • servizi per l’infanzia e l’adolescenza
  • comunità terapeutiche
  • centri di riabilitazione 
  • case famiglia 
  • centri di ascolto
  • fondazioni e ONG
  • centri di aggregazione giovanile
  • aziende private
  • società di consulenza e formazione
  • centri di accoglienza
  • SERT e ASL
  • istituti penitenziari
  • tribunali

 

Psicologo e psicoterapeuta: sono la stessa figura?

Spesso, la differenza tra psicologo e psichiatra tira in ballo anche una terza figura: lo psicoterapeuta. 

Ebbene, lo psicoterapeuta è uno psicologo che, al termine del percorso magistrale, decide di proseguire gli studi senza cimentarsi subito nel mondo del lavoro. Per acquisire il titolo, infatti, bisogna prima diventare psicologo e poi seguire una scuola di specializzazione in psicoterapia, che può essere di durata quadriennale o quinquennale.

Sei alle prese con la domanda psicologa/o o psicoterapeuta? Il percorso di formazione dello psicoterapeuta è più lungo. A differenza dello psicologo, però, l’approccio con il paziente è di tipo terapeutico. Questo significa che dopo la diagnosi della problematica, lo psicoterapeuta stila un piano di intervento (terapia). Chiaramente, la terapia varia a seconda della specializzazione del professionista. Le suole di psicoterapia, infatti, non sono tutte uguali. Ogni scuola è incentrata su un approccio terapeutico specifico. I più noti sono i seguenti:

  • cognitivo-comportamentale 
  • sistemico-familiare 
  • psicoanalitica 
  • sistemico-relazionale 
  • analitico-transazionale 

 Tra l’altro, lo psicoterapeuta può decidere anche di focalizzarsi su ambiti specifici e trattare solo quell’area di intervento. É possibile cioè diventare uno psicoterapeuta infantile, uno psicoterapeuta di coppia e così via.  

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