Passare dalla scuola superiore all’università non è semplice facile. Hai vissuto l’impegno dell’esame di maturità, uno dei più temuti, che mette a dura prova il tuo livello di stress e ti sottopone a una serie di prove per verificare lo stato di apprendimento dopo ben cinque anni di formazione. Anche se questo esame ti è sembrato duro e impegnativo, dopo qualche mese dovrai fare i conti con la tua prima sessione d’esame universitaria. Adattarsi a un nuovo metodo di studio, di insegnamento e di organizzazione può richiedere tempo, e in base al tuo spirito di adattamento, potresti avere dei ritardi lungo il percorso.

Ma cosa succede se non riesci a dare tutti gli esami previsti durante il primo anno di università?

Non rispettare il piano di marcia: errore irreversibile o rimediabile?

Commettere degli errori può capitare, soprattutto all’inizio di un percorso universitario.

Quando ti iscrivi all’università provi un mix di felicità, ansia, curiosità. Hai scelto la facoltà dei tuoi sogni, ti senti pronto ad affrontare il percorso con determinazione e costanza ma, come in tutti i tragitti, può capitare di vivere un “intoppo” che rallenti il tuo cammino. È proprio in casi come questi che devi sfoderare tutta la tua forza e il tuo impegno, e ritornare in gioco più forte di prima.

Rispetto alle scuole superiori, l’università richiede un grado di organizzazione maggiore, perché sarai tu il padrone del tuo tempo. Potrai scegliere quali lezioni seguire, quali esami dare, e come strutturare il tuo piano formativo. Non ci saranno i professori a interrogarti a tappeto, ma solo quando ti sentirai pronto, ti presenterai davanti al docente per sostenere la tua prova.

Ti capiterà di seguire più corso contemporaneamente ed è qui che devi sfoderare le tue doti organizzative, per ricavarti del tempo per studiare. Il senso di disorientamento, che si prova al primo anno di università, accomuna quasi tutte le matricole, ma non per questo deve farti sentire sbagliato o fuori luogo. Se il problema deriva solo dalla capacità di gestione del tempo e della mole di studio, e non dalla facoltà scelta sbagliata, quello che ti ci vuole è solo un po’ più di caparbietà e di impegno.

Rimanere indietro con gli esami non è una cosa di cui vergognarsi, né tantomeno qualcosa per cui demoralizzarsi o chiudersi in se stessi. Anche se non riesci a portare a compimento il percorso stabilito in partenza, avrai comunque diritto ad accedere al secondo anno universitario maturando una parte dei CFU richiesti.

Dopodiché, per rimetterti in paro, sarebbe una scelta più lineare quella di partire dagli esami più “vecchi”, per poi andare avanti, così da avere una preparazione più netta. Per alcuni esami, invece, è necessario passare attraverso degli step imposti. Riguardano i corsi propedeutici, che devono essere necessariamente superati per poter procedere con il percorso di studi.

Sbagliando si impara: come ripartire più carichi di prima, dopo un periodo di stallo

Se senti di aver “perso tempo” e ti rendi conto di non aver dato il numero di esami previsti dal primo anno di università, non demordere, perché sei sempre in tempo per recuperare.

Tutto ciò che devi fare è proiettarti verso il futuro, cercare di non commettere più gli stessi errori, e minimizzare i mesi persi. Parti, innanzitutto, con il capire dove hai sbagliato.

Organizza il tuo tempo

Hai sbagliato ad organizzare il tempo? Hai prestato troppa attenzione ad un esame, sottraendone ad un altro? Confrontati con te stesso e cerca di capire come rimediare. Non piangere sul latto versato, perché rimuginare su ciò che è stato fatto ti farà perdere solo altro tempo prezioso.

Fissa i tuoi obiettivi

Fissa degli obiettivi giornalieri, senza strafare, perché la fretta di recuperare non ti porterà da nessuna parte. La tabella di marcia da seguire deve essere chiara e ben delineata, fatta di piccoli passi che danno piccole soddisfazioni. Tieni sotto controllo i tuoi progressi, e verifica di rispettare tutto ciò che hai previsto per quel giorno, quella settimana, o quel mese. Così facendo, non arriverai con l’acqua alla gola il giorno dell’esame.

Fai delle pause

Anche se hai molto da recuperare, concediti comunque una pausa, di tanto in tanto, perché sovraccaricare troppo la mente è controproducente. Sostieni gli esami in un ordine che riesce a farti essere più sereno. Potrebbe essere un buon metodo di apprendimento quello di svolgere gli esami delle stesse materie ravvicinati nel tempo. In questo modo, studierai l’evoluzione di una stessa materia, e potrai avere delle agevolazioni nella memorizzazione.

Non esiste un metodo di studio giusto o sbagliato, in quanto del tutto soggettivo. Certo è che, se il metodo utilizzato precedentemente non ha portato buoni frutti, sarebbe opportuno che ti concentrassi su altro. Il primo anno si testa un nuovo territorio, metti alla prova i tuoi limiti e conosci te stesso. Il secondo anno puoi comunque recuperare e terminare il percorso di studi in tempi ragionevoli.

In che modo un’Università Telematica semplifica lo studio?

Se vuoi migliorare la gestione del tuo studio, semplificare l’organizzazione e ottimizzare i risultati, la scelta di un’Università Telematica è sicuramente propedeutica per raggiungere questi obiettivi. In particolare, l’Università Niccolò Cusano combina l’eccellenza della didattica alle innovative metodologie di apprendimento, che si basano sull’e-learning.

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  • Accedere ai materiali in ogni momento. Unicusano offre una vasta gamma di risorse di apprendimento online, come lezioni preregistrate, materiale didattico, esercizi, forum di discussione e librerie virtuali. Queste risorse sono accessibili 24 ore su 24: potrai rivedere i contenuti più volte, fare ricerche aggiuntive e di apprendere al tuo ritmo;
  • Scegliere tu quanto tempo dedicare allo studio ed essere autonomo. Con Unicusano potrai organizzare il tuo programma di studio, seguire le lezioni online, completare gli esercizi e partecipare alle attività di apprendimento in modo indipendente. Questo sviluppa l’autodisciplina e la capacità di gestire il tuo apprendimento.

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