Ti piacerebbe approfondire la questione “laurea in scienze dell’educazione sbocchi lavorativi”? Si tratta di un percorso universitario che offre tante opportunità, dall’educatore professionale al formatore. 

La facoltà prevede la formula triennale e magistrale. Puoi cioè decidere liberamente se fermarti alla laurea di primo livello o proseguire con i due anni della magistrale. Si tratta, per altro, di una facoltà a numero aperto. Vuoi saperne di più? Trovi tutte le informazioni utili per fare la tua scelta universitaria nella nostra guida qui di seguito. 

Laurea in scienze dell’educazione: come funziona?

Il corso di studi è incentrato su materie sociologiche, psicologiche e pedagogiche. Se vuoi iscriverti, dunque, devi avere una certa propensione per il settore educativo. Ti piace l’idea di lavorare con bambini e ragazzi con problematiche cognitive e fisiologiche? Ti senti molto vicino alle persone vittime di disagio psichico e sociale? Vorresti fare un lavoro utile per la società? Allora, la laurea in scienze dell’educazione è quella giusta per te. 

Come funziona? Ti iscrivi alla triennale e sostieni un piccolo test non vincolante. Se il risultato della prova evidenzia la presenza di alcune lacune, i docenti prevedono per te una serie di corsi aggiuntivi, in modo da consentirti di raggiungere la preparazione necessaria a seguire senza problemi le lezioni. 

Unicusano, per esempio, ti propone i seguenti corsi: 

  • Scienze dell’educazione e della formazione – curriculum Educatore psico-educativo e sociale – classe di laurea triennale L-19
  • Scienze pedagogiche – curriculum Psico-educativo – classe di laurea magistrale LM-58
  • Scienze dell’educazione e della formazione – curriculum Educatore e servizi per l’infanzia – classe di laurea triennale L-19
  • Scienze pedagogiche – curriculum Socio-giuridico – classe di laurea magistrale LM-58

 

I piani di studio della laurea in scienze dell’educazione

Prima di addentrarci nell’argomento principale della guida  “laurea in scienze dell’educazione sbocchi lavorativi”, vogliamo mostrarti un piano di studi. In questo modo verifichi quali sono le materie da studiare dopo l’iscrizione. Ti proponiamo, in particolare, un piccolo esempio di alcuni degli esami del corso triennale in Scienze dell’educazione e della formazione – curriculum Educatore psico-educativo e sociale:

  • pedagogia generale
  • sociologia dell’educazione
  • psicologia generale
  • antropologia culturale 
  • pedagogia speciale
  • neuropsichiatria infantile
  • psicologia dello sviluppo 
  • criminologia minorile
  • pedagogia sperimentale 

Laurea in scienze dell’educazione sbocchi professionali: educatore

Lo sbocco principale di questa laurea è quello dell’educatore socio-pedagogico. Si tratta della figura che organizza e gestisce progetti e servizi educativi per: 

  • minori
  • disabili
  • tossicodipendenti
  • anziani
  • pazienti psichiatrici 
  • ex alcolisti
  • detenuti

L’educatore cioè analizza il fabbisogno dei minori e degli adulti che gli vengono affidati. Dopodiché, progetta le attività rieducative da mettere in atto per favorire il reinserimento sociale, migliorare le potenzialità e le capacità individuali, accompagnare gli utenti nelle attività quotidiane e così via. Il lavoro, però, non finisce qui. L’educatore monitora le varie fasi del progetto, redige i report con tutta la documentazione e valuta l’andamento dell’intervento educativo. Ma dove lavora? Ecco a te un elenco delle strutture che prevedono la presenza di un educatore socio-pedagogico: 

  • comunità residenziali
  • centri diurni per disabili e minori a rischio
  • strutture assistenziali per anziani
  • SERT
  • centri per alcolisti, pazienti psichiatrici o disabili
  • cooperative sociali e associazioni 
  • centri di ascolto
  • ASL, comuni e altri enti pubblici 

Con la laurea in scienze dell’educazione cosa posso fare? 

La risposta è l’animatore professionale socio-educativo. Di cosa si tratta? Della figura che lavora con gruppi e singoli per svilupparne le capacità ludiche, espressive e relazionali. Dove lavora? 

  • ludoteche
  • nidi d’infanzia
  • centri estivi
  • laboratori extra scolastici
  • case di riposo e centri per anziani
  • comunità diurne
  • musei e centri di promozione culturale
  • centri di animazione territoriale
  • soggiorni estivi
  • centri di aggregazione giovanile 

Ti piacerebbe capire di cosa si occupa nello specifico un animatore professionale socio-educativo? Organizza attività culturali ed educative e gestisce progetti di animazione per famiglie, minori, anziani e disabili. Si occupa, inoltre, di tutti gli aspetti che ruotano intorno all’attività. Questo significa che sperimenta soluzioni, stima e reperisce risorse, mappa i bisogni degli utenti e analizza le richieste degli enti pubblici in caso di attività combinate con le amministrazioni locali. Definisce anche il cosiddetto PEI – Progetto educativo individuale con l’indicazione delle attività, della durata, degli obiettivi e delle risorse da impiegare. 

Laurea L-19 sbocchi professionali: educatore prima infanzia

Laurea in scienze dell’educazione ulteriori sbocchi lavorativi che è possibile valutare? L’educatore della prima infanzia. Si tratta del professionista che si occupa di bambini nella fascia di età compresa tra 0 a 3 anni. Qui sotto, trovi un elenco dei posti in cui lavora l’educatore della prima infanzia: 

  • asili nido
  • micro nido – strutture di dimensioni più piccole con possibilità di ospitare fino a 24 bambini
  • nidi in famiglia – servizi socio-educativi inseriti in contesti familiari
  • baby parking – centri di custodia oraria 
  • sezioni primavera nelle scuole private per l’infanzia 
  • nidi aziendali – strutture riservate ai figli dei dipendenti fino a un massimo di 3 anni
  • comunità per mamme e bambini – strutture che accolgono madri in difficoltà
  • reparti pediatrici degli ospedali
  • comunità per minori – strutture in cui vengono accolti minori di 3 anni

Cosa fa un educatore della prima infanzia? Elabora i progetti educativi, cura l’igiene dei bambini, si occupa dell’alimentazione educando i bambini alla scelta del cibo, sostiene i piccoli nella sperimentazione di nuove esperienze, agevola la conquista dell’autonomia, promuove il riconoscimento delle emozioni, favorisce l’inserimento dei piccoli nel gruppo e si relaziona con i genitori. 

Laureata in scienze dell’educazione cosa può fare? La formatrice

Ti piacerebbe lavorare nel settore della formazione. Allora, lo sbocco occupazionale per te è quello del formatore/formatrice. Questa figura si occupa dell’organizzazione e della gestione di percorsi di formazione aziendale, continua e giovanile. Se scegli questo lavoro, ti troverai cioè a progettare corsi, workshop, seminari e tutta l’offerta formativa destinata ad adulti, professionisti e giovani. Dove potrai trovare lavoro? Qui di seguito, qualche info aggiuntiva: 

  • enti di formazione  – centri che si occupano dei giovani e gestiscono la formazione pre e post diploma in collaborazione con gli enti pubblici
  • società di consulenza per la formazione aziendale sia in enti pubblici che in realtà private
  • centri territoriali permanenti – CTP – strutture dedicate alla formazione degli adulti
  • agenzie per il lavoro 
  • consorzi di formazione – organizzazioni pubbliche e private costituite da un certo numero di imprese e di enti pubblici 

Il formatore può lavorare sia come dipendente che come lavoratore autonomo con Partita IVA. Nel caso in cui scegli la modalità come dipendente, firmi un contratto collettivo nazionale del lavoro nel settore formazione, che prevede un impegno settimanale pari a 36 ore. Se scegli di lavorare in ambito aziendale, invece, hai la possibilità di fare carriera, acquisendo diverse responsabilità anche nel settore risorse umane. 

Sempre nello stesso ambito, il laureato in scienze dell’educazione può lavorare anche come orientatore negli enti di formazione, nelle università, nei centri di orientamento, nelle scuole e nei centri per l’impiego. 

Insegnamento: è possibile con la laurea in scienze dell’educazione?

Vogliamo concludere la nostra guida “laurea in scienze dell’educazione sbocchi lavorativi” con un piccolo chiarimento. Spesso, gli studenti credono che la laurea in scienze dell’educazione consenta l’accesso all’insegnamento nella scuola primaria o in quella elementare. Purtroppo, questa idea è frutto di un equivoco, anche abbastanza diffuso. 

Per poter diventare insegnante nella scuola pubblica e privata bisogna iscriversi al corso di Scienze della formazione primaria. Si tratta di una facoltà diversa rispetto a scienze dell’educazione. Non a caso, prevede un test di ingresso vincolante. Potrai iscriverti, dunque, solo in caso di superamento della prova. Non solo, è una facoltà di durata quinquennale con un piano di studi da 300 CFU. 

 

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