Procter and Gamble è una delle più importanti multinazionali americane nel settore FMCG.

Sinonimo di alta qualità, i marchi P&G nel corso degli anni hanno acquisito autorevolezza agli occhi dei consumatori che vi si affidano quotidianamente.
Dash, Gilette, Swiffer, Viakal, Braun e Pantene sono solo alcuni dei nomi dei brand presenti nel portafoglio di questa grandissima azienda.

L’Università Niccolò Cusano prosegue l’indagine sul mondo del lavoro, a seguire l’intervista alla dott.ssa Patrizia Cangialosi, Southern Europe Talent Supply Manager, Procter and Gamble.

Intervista alla dott.ssa Patrizia Cangialosi, Southern Europe Talent Supply Manager, Procter and Gamble

Qual è la vostra filosofia aziendale e quali sono i tratti distintivi della vostra azienda?

Da più di 180 anni la P&G ha una filosofia di promozione dall’interno. Ci rivolgiamo a giovani senza una consolidata esperienza e li facciamo crescere in azienda dando loro responsabilità e permettendo loro di avere un impatto reale fin dal primo giorno, anche attraverso una formazione manageriale di primo livello.

In che modo la tecnologia sta trasformando il settore del recruiting?

La nostra è un’azienda della old economy ma ci siamo resi conto già da tempo che dovevamo avere processi e sistemi al passo con i tempi, i ritmi e le modalità del nostro target di riferimento. Infatti il nostro sito web, l’unico canale per candidarsi, e tutti i nostri strumenti sono compatibili con il mobile già da 3 anni. I nostri assessment sono online e tra pochi giorni si trasformeranno in un “interactive challenge”, un gioco di logica. Già molte interviste avvengono virtualmente e questo aumenterà nel prossimo anno. Questo per quello che riguarda il processo. Invece per quello che riguarda i profili che cerchiamo la rivoluzione digitale sta influenzando sempre di più non solo il lavoro dell’azienda ma anche la ricerca di talenti. Anche nelle aree tipicamente commerciali (Marketing e Vendite) si stanno cercando profili tecnico-scientifici, ingegneristici, informatici, per gestire le nuove sfide. Big data, Social Media, Digital Marketing, nuove piattaforme per connettersi con il consumatore, e-commerce, hanno sfumato i confini tra online e offline e dunque profili come Data Engineers, Programmatori, Data Consumer Analyst, Marketing Data Specialist, Digital Community Manager sono sempre più ricercati.

Come è strutturato il processo di selezione all’interno della vostra azienda? Quali sono gli step che si seguono?

Bisogna scegliere una delle posizioni pubblicate sul sito www.pgcareers.com, che sono quelle disponibili. Se i requisiti di base vengono rispettati, si accede ad un questionario conoscitivo e all’interactive game. Se questi assessment vengono superati si viene invitati a video interviste e ad interviste in sede.

Quale caratteristiche deve avere il candidato ideale per la vostra azienda?

Deve avere soft skills come saper fare scelte coraggiose utilizzando logica e intuizione, deve essere curioso e avere pensiero laterale per risolvere i problemi in modo innovativo, deve essere responsabile, rigoroso, ma anche versatile,  deve sapere motivare e trasferire conoscenze ai colleghi e saper lavorare in modo efficace con persone molto diverse.

Cosa fa la differenza in sede di colloquio?

Essere rilassati, ma decisi, aperti, mantenere il contatto visivo e saper ascoltare attentamente le domande. L’intelligenza emotiva è una delle cose che valutiamo di più.

Qual è l’errore che un candidato non deve mai fare durante un colloquio?

Non essersi guardato neanche il sito e non sapere nulla sull’azienda per cui si sta sostenendo il colloquio. Se un candidato cita ad esempio un brand della concorrenza è già fuori. Le assicuro che capita spesso. Oppure inventarsi delle storie non sue o mentire riguardo le sue informazioni. Essere se stessi paga sempre. Il candidato deve mostrare curiosità e fare domande.

Negli ultimi anni quali sono state le posizioni in cui avete assunto di più e perché?

Decisamente le posizioni di Sales representatives, Key Account, perché abbiamo bisogno di presidiare tutto il territorio nazionale capillarmente su tutti i nostri canali, avendo 65 brand in 4 categorie. Ultimamente stiamo cercando sempre più Business Analyst, Data Scientists, profili nell’Information Technologies per gestire big data, creare algoritmi etc…

Quali sono i Corsi di Laurea che considerate più in linea con il vostro business e con le vostre esigenze?

Una volta contava molto la coerenza del proprio percorso di studi, quindi era facile citare Economia e Ingegneria. Anche adesso l’area business e l’area tecnica con tutte le loro diverse sfumature sono al centro della nostra attenzione, ma bisogna dire che vediamo CV sempre più poliedrici, più ibridi e questo per noi è un segnale di dinamismo e intraprendenza. Per noi sono importanti le esperienze di vita oltre al percorso scolastico, perché sono quelle che vanno ad alimentare le soft skills, quindi esperienze all’estero, volontariato, start-up, sport agonistici etc….

Dia un consiglio ai giovani laureati in cerca di lavoro.

Innanzitutto un accurato lavoro di autoconsapevolezza di quali sono le proprie passioni, i propri obiettivi, le proprie aree di forza. È utile pensare a quali sono quelle attività in cui non sentiamo la fatica, il tempo che passa, in cui riceviamo riconoscimenti, in cui ci volontarizziamo più spesso. Poi occorre bilanciarle pragmaticamente con le necessità del mercato. Se si sceglie un’attività solo perché è capitata o c’è più richiesta, ma non piace, si sarà frustrati per sempre e ci sarà sempre qualcun altro più tagliato di noi per per quel lavoro. Solo nelle nostre aree di forza possiamo raggiungere l’eccellenza.
Inoltre, cercare lavoro è un lavoro in sé e anche il CV è un progetto da prendere seriamente, da customizzare per ogni azienda e che deve mettere in evidenza la propria unicità rispetto a quella specifica posizione.