Vuoi capire con esattezza la differenza tra psicologo e psichiatra per intraprendere la carriera più in linea con le tue aspirazioni? In entrambi i casi dovrai iscriverti all’università, ma a due facoltà diverse. Lo psicologo, infatti, è laureato in psicologia e ha seguito un percorso di studi che prevede una laurea triennale e una magistrale. 

Lo psichiatra, invece, si è laureato in medicina e chirurgia e poi ha conseguito la specializzazione in psichiatrica. Percorsi di studio diversi corrispondono a mansioni diverse. Le due professioni, infatti, sono distinte pur avendo a che fare entrambe con il benessere mentale dei pazienti. Per chiarirti ancora meglio le idee leggi la nostra guida qui sotto.

Differenza psicologo psichiatra: il percorso di studi

Iniziamo prima di tutto dal tipo di formazione che richiedono le due professioni. Per fare lo psichiatra dovrai iscriverti a medicina e chirurgia. Questa facoltà non è a numero aperto e ti tocca sostenere un esame di ammissione. Solo se superi il test, potrai iscriverti e iniziare il tuo percorso di studi della durata pari a 6 anni. 

Una volta ottenuta la laurea, non hai finito di studiare perché ti aspetta l’iscrizione a una scuola di specializzazione in psichiatria. 

 

La scuola di specializzazione in psichiatria

La scuola ha una durata di 4 anni e potrai accedervi dopo aver sostenuto un test di ammissione. I posti, infatti, vengono messi a disposizione dal MIUR tramite bando e l’accesso non è libero.

Una volta entrato nella scuola, diventi medico specializzando. Cosa significa? Segui le lezioni e, allo stesso tempo, inizi anche a fare pratica sul campo. Di solito, le scuole prevedono un primo periodo teorico e poi il lavoro negli ambulatori o nei reparti ospedalieri di medicina interna, neurologia e neuropsichiatria. Ti occuperai cioè di pazienti in carne e ossa. 

Negli ultimi mesi della specializzazione, inoltre, ti dedichi all’elaborazione la tua tesi su un argomento concordato con il relatore. L’elaborato poi viene discusso davanti alla commissione che stabilisce anche il voto. Una volta terminato tutto questo iter, sarai un medico psichiatra a tutti gli effetti. 

Psichiatra e psicologo: il percorso formativo di quest’ultimo

Come hai già capito la differenza tra psicologo e psichiatra è già insita nel percorso universitario. Lo psichiatra, infatti, è un medico, mentre lo psicologo è un dottore in psicologia. Per acquisire questo titolo devi iscriverti prima di tutto alla laurea triennale. Non si tratta di una facoltà a numero chiuso. Non sei tenuto cioè a sostenere un test vincolante. Nella maggior parte dei casi, infatti, effettui una prova di ingresso pensata per verificare le tue conoscenze di base. 

L’università Nicolò Cusano, per esempio, propone il corso triennale in Psicologia, Scienze e Tecniche psicologiche, classe di laurea L-24. 

Per poter seguire i corsi senza problemi sono previsti dei requisiti iniziali, tra cui il diploma e la padronanza di una serie di conoscenze di base in: 

  • matematica
  • fisica, chimica e biologia
  • sociologia, antropologia ed epistemiologia

Cosa succede se non superi il test? Nulla, puoi iscriverti ugualmente alla facoltà. I docenti ti assegnano solo dei crediti formativi aggiuntivi, denominati OFA. Dovrai cioè partecipare a dei corsi extra che ti permettono di colmare le lacune evidenziate dal test. Grazie a questi crediti aggiuntivi hai la possibilità di acquisire il bagaglio di conoscenze necessarie per seguire le lezioni e fare gli esami senza problemi. 

Una volta presa la laurea triennale, puoi decidere di terminare il tuo percorso di studi e frequentare un tirocinio professionalizzante di 6 mesi. Al termine del tirocinio, sostieni l’esame di stato per l’iscrizione all’albo. In caso di esito positivo, ti iscrivi all’albo regionale alla sezione B. Cosa significa? Sei uno psicologo junior e puoi svolgere una serie di mansioni, ma solo con la supervisione di uno psicologo senior, iscritto cioè all’albo professionale alla sezione A.

Magistrale in psicologia ed esame di stato per l’abilitazione

Se vuoi lavorare in autonomia come psicologo, senza cioè supervisori diretti del tuo operato, non ti puoi fermare alla triennale. Devi necessariamente iscriverti alla magistrale e seguire gli ulteriori due anni di corso universitario. Hai a disposizione diversi indirizzi che ti consentono di specializzarti negli ambiti di maggiore interesse per te. Unicusano, per esempio, ti propone tre indirizzi diversi: 

  • Psicologia clinica e riabilitazione
  • Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
  • Psicologia dello sviluppo tipico e atipico 

Una volta conseguita la laurea, ti aspetta un tirocinio professionalizzante di un anno presso  una struttura convenzionata. A questo punto sei pronto per sostenere l’esame di Stato che ti consente di acquisire l’abilitazione all’esercizio della professione. Se superi l’esame, il tuo percorso è concluso. Devi solo compiere l’ultimo passo e iscriverti all’albo professionale degli psicologi alla sezione A.

Differenze tra psicologo e psichiatra

Veniamo ora alle differenze tra le due figure professionali. Lo psichiatra si occupa della valutazione e della diagnosi delle patologie mentali, mentre lo psicologo non si occupa di patologie specifiche ma di tutte quelle alterazioni dell’equilibrio mentale che destabilizzano i pazienti. 

Per chiarirti meglio ti mettiamo qui di seguito un piccolo elenco delle patologie e dei disturbi curati dall’uno o dall’altro professionista. 

PSICHIATRA:

  • schizzofrenia
  • disturbi della personalità (paranoide, borderline, schizoide) 
  • psicosi e ossessioni compulsive
  • sindromi da deficit di attenzione e ritardi cognitivi 
  • depressione
  • demenza
  • depressione geriatrica

PSICOLOGO:

  • ansia
  • comportamenti antisociali
  • disturbi legati all’alimentazione
  • problemi derivanti da traumi, abusi e violenze
  • tristezza e depressione
  • problemi nella gestione delle relazioni di coppia e delle relazioni familiari
  • problematiche di tipo sessuale
  • difficoltà nella gestione della rabbia o dello stress

Psichiatra e psicologo differenza nel trattamento

Un’altra differenza tra psicologo e psichiatra è nell’approccio al paziente. Dopo la visita psichiatrica e l’elaborazione della diagnosi, lo psichiatra prescrive un trattamento farmacologico. Il paziente cioè viene trattato con dei medicinali e sottoposto a una terapia specifica di tipo medico. 

Lo psicologo, invece, non è autorizzato a prescrivere farmaci. L’intervento si svolge soprattutto tramite i colloqui e l’utilizzo di strumenti come i test, i questionari e l’osservazione. A seconda del problema da trattare, gli incontri possono essere individuali, di coppia, familiari o di gruppo. Durante questi colloqui lo psicologo mette a punto insieme al paziente gli obiettivi e le strategie di intervento utili a promuovere un cambiamento della situazione che ha provocato la crisi. 

Pur operando in modalità diverse, le due figure possono collaborare. In molti casi, infatti, lo psicologo è una sorta di primo step. Sono tante cioè le situazioni in cui lo psicologo invia i pazienti a consulto da uno psichiatra, dopo aver fatto le sue valutazioni sull’entità del problema.  

Professioni diverse e ambiti di lavoro differenti

Ovviamente, gli ambiti lavorativi delle due figure professionali sono molto diversi. Lo psichiatra lavora soprattutto in strutture sanitarie pubbliche, strutture sanitarie convenzionate con il SSN e studi privati. 

Lo psicologo, invece, lavora in: 

  • studi privati
  • consultori
  • scuole
  • ospedali
  • residenze per anziani
  • servizi per l’infanzia e l’adolescenza
  • comunità terapeutiche
  • centri di riabilitazione 
  • case famiglia 
  • centri di ascolto
  • fondazioni e ONG
  • centri di aggregazione giovanile
  • aziende private
  • società di consulenza e formazione
  • centri di accoglienza
  • SERT e ASL
  • istituti penitenziari
  • tribunali

 

E lo psicoterapeuta?

Spesso, la differenza tra psicologo e psichiatra tira in ballo anche una terza figura: lo psicoterapeuta. 

Ebbene, si tratta di uno psicologo che al termine del percorso magistrale decide di proseguire gli studi senza cimentarsi subito nel mondo del lavoro. Per acquisire il titolo, infatti, bisogna prima sostenere l’esame di stato e diventare psicologo e poi seguire una scuola di specializzazione in psicoterapia, che può essere di durata quadriennale o quinquennale.

 

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