Ti piacerebbe capire qual è la differenza tra unità didattica e unità di apprendimento? Se vuoi fare l’insegnante, è bene che tu abbia ben chiari i due concetti. Entrambi, infatti, diventeranno materia della tua carriera professionale in ambito scolastico. Se hai fatto questa ricerca, forse sei uno studente di scienze della formazione primaria o pensi di iscriverti alla facoltà per inseguire il sogno di una carriera scolastica. Qui di seguito, trovi tutte le informazioni utili che ti aiuteranno a fare chiarezza.
Che cos’è una unità didattica: definizione
La nostra guida “differenza tra unità didattica e unità di apprendimento” inizia per gradi. Partiamo dall’unità didattica perché è la modalità classica utilizzata nell’insegnamento scolastico. In cosa consiste? L’unità didattica è l’insieme delle attività dell’insegnante. In altre parole, si tratta del lavoro messo in atto da ciascun insegnante o professore per trasferire la conoscenza della materia agli allievi.
L’unità didattica, infatti, prevede:
- definizione degli obiettivi
- selezione dei temi da trattare
- pianificazione del percorso di insegnamento
- definizione della metodologia didattica
- svolgimento delle lezioni secondo la pianificazione definita
- valutazione del livello di apprendimento degli allievi
Come vedi, l’unità didattica ruota intorno al lavoro dei docenti, il cui compito non consiste solo nel pianificare le lezioni, ma anche nello scegliere le strategie giuste per aiutare gli allievi a imparare e a sviluppare le loro capacità cognitive. I componenti essenziali dell’unità didattica, dunque, sono insegnanti, contenuti, conoscenze, abilità da acquisire e modalità di verifica.
Unità di apprendimento: in cosa consiste
Come hai potuto notare, l’unità didattica è incentrata solo sull’insegnante. Spesso, inoltre, riguarda un’unica disciplina. Negli anni la didattica è molto cambiata e ha evidenziato i limiti di un insegnamento guidato e diretto solo dall’insegnante. Non solo, la multidisciplinarità è diventata sempre più importante. Da queste nuove esigenze è nata l’unità di apprendimento, promossa dal ministero dell’istruzione.
Si tratta, infatti, di una modalità che pone l’allievo al centro del percorso di apprendimento. L’ambito è multidisciplinare ed è concepito per sviluppare e potenziare le capacità trasversali degli alunni. Può essere adottata in tutte le scuole, dalle elementari fino alle scuole superiori.
L’insegnante pensa cioè a dei macrotemi, come l’ecologia e la protezione dell’ambiente oppure l’evoluzione del ruolo della donna nei secoli. Partendo da queste tematiche, sviluppa l’unità di apprendimento creando collegamenti tra le diverse materie.
Qual è lo scopo delle unità didattiche di apprendimento?
Le unità di apprendimento sono state introdotte allo scopo di creare una scuola più inclusiva e partecipativa. Gli studenti, infatti, affrontano questioni e problemi reali e scoprono i processi messi in atto per affrontarli/risolverli. Questa modalità li avvicina alla realtà circostante, consentendo loro di imparare a ragionare per diventare esseri umani e cittadini pensanti e consapevoli. Qui sotto, un riassunto per punti sulle modalità e gli scopi delle unità di apprendimento.
CARATTERISTICHE
- studente ha il ruolo di protagonista del processo di apprendimento
- articolazione intorno a un tema
- organizzazione dell’unità per fasi di sviluppo
- creazione finale di un elaborato/prodotto conclusivo
- presentazione dell’elaborato tramite una manifestazione con la partecipazione degli altri allievi della scuola, dei genitori, delle autorità o della cittadinanza
OBIETTIVI
- acquisizione di conoscenze e abilità specifiche
- promozione di competenze culturali e sociali
- sviluppo di capacità utili a risolvere una situazione critica/problema (compito di realtà)
Come si struttura un’unità di apprendimento
Ora che hai capito la differenza tra unità didattica e unità di apprendimento, vediamo come si struttura la seconda:
- scelta del titolo con la sintesi dell’argomento da trattare
- indicazione del compito unitario – si tratta della definizione del percorso da seguire. In altri termini consiste nello stabilire i compiti degli allievi e le attività che devono realizzare
- individuazione delle competenze – l’unità deve essere concepita in modo che gli allievi possano acquisire determinate competenze
- scelta degli obiettivi di apprendimento – sono previste due o al massimo tre abilità/conoscenze da sviluppare
- definizione degli obiettivi formativi – le competenze da sviluppare devono essere contestualizzate in riferimento alla classe e devono essere verificabili
- indicazione delle attività di laboratorio – gli studenti devono avere un ruolo operativo. Per questo motivo, le unità di apprendimento devono sempre includere una serie di attività pratiche
- previsione delle modalità di monitoraggio – indicazione delle strategie da adottare per verificare l’andamento dell’unità e il livello di raggiungimento degli obiettivi da parte degli allievi
- indicazione delle modalità di verifica e di valutazione – bisogna indicare i metodi di verifica, facendo attenzione a non creare un sistema che gli alunni percepiscano come “giudicante”. La verifica finale delle unità di apprendimento va intesa soprattutto come un modo per testare quanto appreso, in modo da intervenire per colmare eventuali lacune
Differenza tra unità didattica e unità di apprendimento: pro e contro
Ora che abbiamo chiarito le caratteristiche e le modalità delle unità apprendimento, possiamo passare a elencarne i vantaggi e le difficoltà. Oggi, infatti, moltissimi insegnanti scelgono le unità di apprendimento proprio per coinvolgere sempre di più gli allievi. È bene chiarire, quindi, gli aspetti positivi e difficoltosi di questo metodo.
VANTAGGI UdA
- strategie didattiche più coinvolgenti – l’insegnante deve utilizzare metodi più cooperativi, facilitare il ragionamento induttivo e favorire strategie basate sul learning by doing, vale a dire sull’imparare facendo cose pratiche (laboratori)
- studenti più motivati
- condivisione del lavoro tra docenti e allievi
- maggiore capacità degli studenti di affrontare problemi complessi
COMPLICAZIONI UdA
- modifica del ruolo del docente
- difficoltà nell’organizzazione di attività lineare e coinvolgenti
- fase di progettazione più complessa e faticosa
Durata delle UdA
Le unità di apprendimento hanno delle durate specifiche e prevedono il coinvolgimento di più insegnanti. Possono essere, infatti, small, medium o large.
UdA SMALL
- durata – 12-15 ore
- fasi – massimo 3
- insegnanti – massimo 3
- competenze da promuovere – 1 o 2
- prodotto finale – 1
UdA MEDIUM
- durata – 20-25 ore
- fasi – massimo 4/5
- insegnanti – massimo 3
- competenze da promuovere – più di 2
- prodotto finale – più di 1
UdA LARGE
- durata – 30-40 ore
- fasi – a partire da 6 fasi
- insegnanti – massimo 8
- competenze da promuovere – varie
- prodotti intermedi e prodotto finale
I prodotti delle unità di apprendimento
Quali sono i prodotti previsti per le unità di apprendimento? Sono davvero tanti. Gli allievi, infatti, possono scrivere e realizzare delle interviste, preparare un report, scrivere post, racconti e blog, organizzare un dibattito pubblico, tenere una conferenza, scrivere una sceneggiatura, girare un video o un cortometraggio, produrre un documentario, creare un giornalino o un sito di classe, scrivere e impaginare brochure e opuscoli informativi, ideare proposte per migliorare i servizi pubblici, elaborare video didattici sui canali social, organizzare una mostra, creare dei prodotti artistici/pratici nei laboratori, fare dei reportage fotografici e così via. Si può prevedere anche un’indagine su un fatto di cronaca locale in modo che gli allievi reperiscano le fonti e imparino come si struttura un resoconto veritiero. A seconda del tema, infine, si può chiedere agli allievi di progettare un’attività di volontariato rivolta ad anziani, disabili o disagiati.
Esempi di temi per le unità di apprendimento
Sono tanti i temi che possono diventare protagonisti di un’unità di apprendimento. Te ne suggeriamo qualcuno per darti un’idea del tipo di argomenti che possono essere sottoposti agli studenti:
- lavoro tra diritti e sicurezza
- ruolo della donna e questioni di genere
- mutamenti climatici e protezione dell’ambiente
- alimentazione (fame nel mondo, modelli di alimentazione, problematiche psicologiche legate al cibo)
- conoscenza del territorio e promozione culturale
- dominio della tecnologia (social network, fake news, cyber bullismo)
- guerre nel mondo e scenari geopolitici
- integrazione e tolleranza (fenomeni migratori)
- rapporto con l’esteriorità e con il corpo
- linguaggi della comunicazione
- diversità come opportunità
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