Ti piacerebbe sapere quanto dura un esame universitario? Come saprai, gli esami possono essere sia scritti che orali. La durata cambia in base alla modalità. Non è possibile comunque dare una risposta univoca alla tua domanda, perché molto dipende dal professore. Ci sono alcuni particolarmente pignoli che fanno molte domande e mettono sotto torchio gli studenti per un bel po’. Altri, invece, preferiscono poche domande ma ben formulate per valutare la tua preparazione. Abbiamo provato a rispondere alla tua curiosità proponendoti una panoramica delle varie tipologie di esame. 

Quanto dura un esame all’università: gli orali

Dimentica scritti e interrogazioni delle scuole superiori. Gli esami all’università sono molto diversi. A seconda della facoltà dovrai sostenere un certo numero di scritti e orali. Quasi tutte le matricole temono soprattutto gli orali. Come mai? A fare più paura è l’idea di essere interrogati sia dal professore che dagli assistenti. 

Di solito, infatti, gli assistenti si occupano di testare la preparazione sulla parte generale della materia, mentre il professore si occupa di quella monografica. Il docente cioè ti interrogherà sulla parte più specialistica della materia. Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, il tuo professore è anche l’autore di almeno uno dei testi dell’esame. 

Se questa è la modalità, quanto dura un esame universitario? Dovendo fare una media, potremmo dire che un orale potrebbe durare da un minimo di 20 minuti a un massimo di 40/45 minuti. 

 

Da cosa dipende la maggiore o minore durata di un esame?

La variazione della durata di un esame dipende da diversi fattori: la pignoleria del professore, il numero di studenti iscritti all’orale e la presenza o meno di uno/due assistenti. Se fai l’esame in un giorno insieme a tanti altri studenti, potresti essere interrogato per meno tempo. Questo, però, non significa che l’esame sarà più semplice. Il professore, infatti, ti porrà le domande che ritiene giuste per valutare la tua preparazione e riuscire a quantificarla con un voto da 18 a 30. 

 

Durata esame università: ci sono differenze tra frequentanti e non frequentanti?

Come forse saprai, all’università è possibile sostenere gli esami anche senza aver frequentato le lezioni. Per far sì che tutti gli studenti abbiano la giusta preparazione, i professori aggiungono dei testi extra. I non frequentanti cioè hanno un programma più corposo, pensato per colmare le lacune derivanti dalla mancata frequenza alle lezioni. Questo potrebbe incidere sulla durata dell’esame orale. Il professore cioè potrebbe porre delle domande in più per valutare l’effettiva preparazione dello studente. 

 

Come conoscere in anticipo la durata di un esame all’università? 

Se la nostra risposta non ti tranquillizza, perché sei particolarmente in ansia per un esame specifico, allora vai ad assistere alle sessioni precedenti alla tua. I professori tendono ad adottare una modalità di interrogazione abbastanza standardizzata. 

Cosa significa? Se il professore X è abituato a porre 2/3 domande secche, adotterà questa prassi quasi sempre. Ecco perché ti conviene assistere agli esami delle sessioni precedenti. Ti fai un’idea più precisa della modalità, controlli la durata media delle prove e prendi nota anche delle domande più frequenti. Per quanto il professore possa variare l’orale in base allo studente che ha di fronte, la materia resta la stessa. Ascoltando gli orali degli altri studenti cioè ti rendi conto meglio di quali sono gli argomenti su cui il professore insiste di più. 

Quanto dura un esame universitario: le prove scritte 

Gli esami scritti possono essere di diversi tipi: 

  • a risposta aperta
  • a risposta multipla
  • misti con risposte aperte e multiple

Come nel caso degli orali, la durata degli scritti varia a seconda della modalità. Quelli a risposta aperta durano in media più a lungo, perché avrai bisogno di più tempo per elaborare la tua risposta. Gli esami con quiz a risposta multipla, invece, hanno una durata inferiore perché devi semplicemente mettere una crocetta. 

Dovendo darti una risposta in ore e minuti, potremmo dirti che un esame a risposta aperta può durare anche due ore. Per un esame a risposta multipla, invece, potresti avere a disposizione anche meno di un’ora. 

E gli esami doppi con prova orale e scritta? 

Hai letto bene. All’università gli esami possono anche prevedere una parte scritta e una orale. Di solito, sostieni prima lo scritto. Il professore corregge la tua prova e ti attribuisce un voto parziale. Solo se superi la prova scritta, vieni ammesso all’orale. Sostieni quest’ultimo e ottieni un secondo voto. Il professore poi fa una media tra i due voti e ti attribuisce quello finale. Ovviamente, hai la possibilità di rifiutare il voto quando è troppo basso.

All’università non devi necessariamente accettare il giudizio del professore. Se scegli di rifiutare, dovrai sostenere di nuovo lo stesso esame. Il nostro consiglio è di valutare bene cosa fare riflettendo con calma. Perché? Il tempo potrebbe essere un tuo nemico in questo caso. Sostenere per più di una volta lo stesso esame, infatti, comporta sempre un investimento doppio di tempo che rallenta, inevitabilmente, il tuo percorso universitario. Potresti cioè rischiare di sprecare del tempo prezioso finendo fuori corso. 

Quanto dura un esame universitario: gli esoneri

Oltre a scritti e orali, gli esami all’università possono prevedere anche gli esoneri. Di cosa si tratta? I professori spezzettano il programma di ciascun esame in più step. Ti ritroverai cioè a sostenere delle prove intermedie incentrate solo su una parte del programma. In altre parole farai dei mini esami durante il corso stesso e prima che si concludano le lezioni. 

Si tratta di una modalità che semplifica la preparazione, perché non dovrai fare un’unica prova su tutti i testi scelti dal docente. Avrai la possibilità di prepararti a passi successivi, senza sottoporti a immersioni super intense per studiare tutto entro la data dell’appello. 

Gli esoneri possono essere sia scritti che orali e, nella maggior parte dei casi, sono destinati solo agli studenti frequentanti. In questo caso la durata dell’esame corrisponde alla somma delle durate dei singoli esoneri. Paradossalmente, ti sembrerà che l’esame sia lunghissimo in termini di ore e minuti. In realtà in questo caso la difficoltà non è proporzionale alla durata, perché gli esoneri semplificano parecchio la vita di uno studente. Non a caso, Unicusano ha inaugurato un percorso didattico apposito, denominato Eccellenza, costituito da facoltà organizzate proprio con gli esoneri.  

Come ridurre la durata di un esame

Prima di lasciarti vogliamo darti qualche consiglio per far sì che un esame duri il meno possibile. Studiare e arrivare preparati è il primo passo. Su questo non ci sono dubbi. Esistono, però, una serie di aspetti a cui fare attenzione perché studiare non basta. Ansia, preoccupazione e tensione possono giocare brutti scherzi, anche se sei preparato. In caso di orale ti consigliamo di: 

  • ascoltare con attenzione la domanda senza avere fretta di rispondere
  • evitare di fare battute e osservazioni non richieste
  • cercare di rispondere senza divagare troppo
  • provare a ragionare quando non conosci esattamente la risposta. Se la memoria non ti viene in aiuto, fai un tentativo con il ragionamento
  • scegliere vestiti sobri. Evita sia un abbigliamento troppo elegante che un abbigliamento troppo sciatto 

Per l’esame scritto, invece, ti consigliamo di: 

  • non prendere nulla per ridurre l’ansia. Devi essere lucido quando sostieni l’esame
  • cercare le domande delle sessioni precedenti per esercitarti prima della prova
  • fare attenzione alla calligrafia in caso di test a risposta aperta. Cerca di scrivere in maniera comprensibile per non far impazzire il professore in fase di correzione.

 

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