Da sempre, le lingue hanno assistito a una contaminazione tra di loro. Termini che si fondono e si confondono, e che danno vita a un nuovo modo di comunicare. Una delle lingue che maggiormente ha influenza, e influenza tutt’ora, la nostra, è l’inglese. L’inglese può essere considerato la lingua internazionale, e sono davvero molti i Paesi stranieri che utilizzano termini anglosassoni. Tra tutti, c’è anche l’Italia. Ma quali sono le parole inglesi usate in italiano?

Le parole inglesi usate in italiano

Sono davvero molti i settori e gli ambiti, in Italia, in cui vengono utilizzati termini inglesi. È un’azione talmente abituale, che spesso nemmeno ci si rende conto di utilizzarli. Siamo circondati da parole inglesi che non trovano un’esatta corrispondenza in italiano, e che si sono affermate saldamente nella cultura nostrana. Basti pensare, poi, che quella anglosassone è la prima lingua, dopo l’italiano, che viene insegnata nelle scuole del nostro Paese.

Negli annunci di lavoro, inoltre, spesso, anzi quasi sempre, viene richiesta una buona conoscenza dell’inglese. Insomma, stiamo parlando di un idioma che ha invaso, pacificamente, la nostra cultura, a partire dagli anni Novanta, e che ha trovato terreno fertile nel quale riprodursi ed espandersi. Quotidianamente, utilizzi parole che appartengono all’inglese, anche senza rendertene conto, come jeans, bar, football, sport, rock. Ma la lista potrebbe essere infinita, perché i termini anglosassoni, entrati nel nostro linguaggio verbale e scritto, sono sempre in continuo sviluppo. Una lista di quelli maggiormente utilizzati potrebbe essere formata da:

  • All inclusive = tutto compreso
  • Anti age = anti età
  • Abstract = riassunto
  • Appeal = attrazione
  • Audience = pubblico
  • Background = sfondo
  • Backstage = dietro le quinte
  • Badge = tesserino
  • Big = grande
  • Boss = capo
  • Brand = marca
  • Break = pausa
  • Business = affari
  • Buyer = compratore
  • Cash = contanti
  • Catering = approvigionamento
  • Coach = allenatore
  • Concept = idea
  • Community = comunità
  • Copyright = diritto d’autore
  • Device = dispositivo
  • Display = schermo
  • Evergreen = intramontabile
  • Fashion = moda
  • Flop = fiasco
  • Fitness = allenamento
  • Food = cibo
  • Gossip = pettegolezzo
  • Happy end = lieto fine
  • Hotel = albergo
  • Light = leggero
  • Look = aspetto
  • Mail = posta
  • Make up = trucco
  • Master = specializzazione
  • Match = partita
  • Meeting = riunione
  • Mission = missione
  • News = notizie
  • Open = aperto
  • Okay = va bene
  • Partner = compagno
  • Party = festa
  • Premier = primo ministro
  • Red carpet = tappeto rosso
  • Relax = riposo
  • Trend = tendenza
  • Show = spettacolo
  • Selfie = autoscatto
  • Sexy = seducente
  • Snack = merenda
  • Staff = personale
  • Teenager = adolescente
  • Team = squadra
  • Ticket = biglietto
  • Weekend = fine settimana
  • Web = rete
  • Workshop = seminario
  • Vintage = d’annata

Questi sono solo alcuni dei termini inglesi maggiormente utilizzati in italiano, e lo sviluppo della tecnologia e, di conseguenza, dei social, ha comportato una maggiore diffusione delle parole anglosassoni.

Italiano e inglese: contaminazione e neologismi dei nostri tempi

Spesso, capita di utilizzare una parola inglese perché esprime l’immediatezza di un significato, attraverso un termine più corto, rispetto a quello italiano. Altre volte, invece, lo facciamo incondizionatamente, perché ci sono campi, come quello dell’informatica, della moda, della musica, in cui le parole straniere vanno per la maggiore, e il nostro linguaggio si è adattato a tali utilizzi. Capita, poi, che vengano creati dei neologismi, utilizzando parole inglesi, ma apportando un significato del tutto nuovo ai termini, come smartworking, che in inglese trova il suo corrispondente in work from home.

I social hanno incrementato la diffusione dei forestierismi, perché utilizzare parole appartenenti ad altre lingue può essere sinonimo di maggiore espressione. Si usano per moda, per arrivare a una fetta di pubblico più grande. Ciò non significa che l’italiano sia una lingua “vecchia” o fuorimoda, ma semplicemente che, l’utilizzo di parole straniere, può farti sentire parte di un gruppo ancora più vasto e variegato.

L’importante è che, quando usi parole inglesi nell’italiano, tu sia in grado di farlo nel modo giusto, dando loro il peso e il significato adeguato. Qualsiasi lingua si evolve, è caratterizzata da continuo mutamento e il prestito è uno degli elementi più frequenti e produttivi, in questo senso.

L’importante, quindi, è modulare il linguaggio a seconda del contesto e dell’interlocutore, utilizzando parole inglesi se hai la certezza che, dall’altra parte, possano capirti. La semplicità, nella comunicazione scritta e verbale è perfetta per arrivare a più persone possibili.

L’esotismo, che rende più interessante una parola, se pronunciata in inglese, è una caratteristica che accomuna tutti oramai, grandi e piccini, famosi e non. Anche l’eufemismo è un altro fenomeno che ha trovato grande diffusione, perché gli italiani tendono a esprimere un concetto sgradevole in un’altra lingua, attenuandone la carica emotiva e rendendolo accettabile per i parlanti.

Per concludere, utilizzare parole inglesi in italiano è divenuta una cosa all’ordine del giorno. Puoi scegliere, a seconda del tuo stile, del contesto (ad esempio, per un esame universitario o a lavoro), degli obiettivi di comunicazione, come “dosare” le parole in inglese nel tuo vocabolario. L’importante è conoscerne il significato, per evitare potenziali “strafalcioni”.

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Credits Immagine: berkay08