La mente umana è un fattore complesso, sul quale incidono diversi fattori. Qual è una delle cose più difficili da fare per una mente non del tutto libera? Studiare, memorizzare. E questo può essere un grande problema quando frequenti la scuola o l’università, perché potresti avere dei ritardi sulla tabella di marcia e perdere del tempo inutilmente. C’è una risposta valida che risponde al perché dimentichi quello che studi? Esistono dei modi per assimilare meglio le nozioni che leggi? 

Non ricordo niente di quello che ho studiato!

Chissà quante volte, al termine di una sessione di studio intensa, avrai pronunciato la frase “Non ricordo niente”. Anche se hai passato ore ed ore sui libri, spesso ti può sembrare che tutto stia svanendo dalla memoria, come se quei cassetti del cervello pieni di mille contenuti si fossero svuotati improvvisamente.

Soprattutto se le informazioni da memorizzare sono tante e complesse e il testo è lungo e magari noioso, allora è facile sentirsi in preda alla confusione più totale. È una condizione che accomuna molte più persone di quello che credi. Ciò accade specialmente agli studenti universitari, che hanno una mole di studio maggiore rispetto a quelli delle scuole dell’obbligo.

Ma quali sono le vere cause di questa “amnesia temporanea”? La mente è un meccanismo complesso e anche la minima cosa può incidere sul suo corretto funzionamento. Se, ad esempio, sei nel pieno della sessione d’esami, può essere che tu abbia a che fare con più materie. Questo non fa altro che incentivare la confusione della tua testa. Il cervello non riesce a fare ordine, a prendere un po’ di informazioni per volta, ma si trova travolta da una marea di nozioni, che tu credi possa ricordare in breve tempo. In realtà, se le cose da studiare sono molte, ridurti all’ultimo momento è una scelta sbagliata.

Per preparare un esame hai bisogno di tempo, in modo tale da riuscire ad approcciarti al tema, per poi passare alla cernita di informazioni e infine memorizzare i concetti che ritieni siano più importanti.

Un’altra causa che potrebbe compromettere la memorizzazione di ciò che studi è lo stress. Quando sei stressato non ne risente solo il corpo, ma anche e soprattutto la mente. Ognuno di noi ha una vita privata, fuori dall’università, e questa può incidere molto sul rendimento scolastico. Se ti trovi in una situazione difficile, se stai passando un periodo complicato, la tua mente non è del tutto libera. Per questo, farà più fatica ad assimilare le nozioni che cerchi di leggere e di apprendere.

Anche l’ansia influisce molto sullo studio. Non saper gestire i momenti che precedono la preparazione dell’esame ed entrare in balia dell’ansia da prestazione, non farà altro che aumentare la difficoltà di concentrazione e di memorizzazione.

I consigli per non dimenticare quello che studi

Innanzitutto, inizia con un consiglio semplice ma molto utile: non imparare a memoria ciò che studi. Potrai sviluppare una capacità di esposizione solo dopo aver fatto tuo l’argomento e l’apprendimento a memoria non è certo la via giusta da intraprendere per fare ciò. Se dovessi dimenticare anche solo una parola, tutto il tuo discorso andrebbe a pezzi e tu non riusciresti ad ultimare il tuo esame.

Ricorda poi che, per studiare bene, non conta la quantità ma la qualità del tempo che dedichi alla tua preparazione. Cercare di recuperare le giornate che hai perso fino ad ora, punendoti con sessioni di studio lunghe ed estenuanti, ti porterà al risultato opposto a quello sperato, perché il tuo cervello verrà stressato, travolta da nozioni e informazioni e smetterà di collaborare. Per far sì che ciò non accada, organizza il tuo tempo, trova il tuo metodo di studio efficace e scandisci le tue sessioni di studio, concedendoti anche delle pause, fondamentali per ricaricare le energie. Ci sono molte tecniche studiate appositamente per aiutare i ragazzi ad affrontare meglio i loro esami, tra cui quella del pomodoro, che è la più conosciuta. Consiste nel fare una pausa di 5 minuti ogni 25 minuti di studio. Alternare momenti di concentrazione a momenti di svago aiuta a ritrovare il focus.

Anche il riposo è fondamentale per avere una mente pronta e attiva. Il sonno notturno è indispensabile per garantire un equilibrato benessere psicofisico. Dunque, dimezzare le ore di sonno per avere più tempo per studiare ha un effetto controproducente. L’eccessiva stanchezza non ti darà modo di concentrarti davvero quindi, oltre a perdere tempo, sottoporrai la tua mente anche ad uno stress maggiore.

L’ambiente che ti circonda è un altro fattore che incide sulla memorizzazione. Se ti trovi in un luogo con troppe distrazioni, non riuscirai a concentrarti. Lo stesso accade se dovessi trovarti in un ambiente asettico, privo di stimoli, che non alimenta la tua creatività e non ti spinge a fare di più. Il cervello è più predisposto ad immagazzinare informazioni quando è sottoposto a stimoli visivi e spaziali.

Trovare il metodo di studio adatto a te è quello che fa la differenza. C’è chi predilige le mappe concettuali, chi preferisce sottolineare e studiare dal libro, ma c’è anche chi riassume i concetti e li assimila con più facilità. Alcuni vengono aiutati dal fatto di leggere e ripetere ad alta voce, altri scelgono di ripetere tra sé e sé. Non c’è un modo corretto e uno scorretto per studiare. L’importante è che il tuo metodo dia i buoni frutti, altrimenti significa che dovrai cercarne un altro più efficiente.

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