Quando si parla di mestieri, si sente spesso la parola “albo”. Prima di capire quando serve iscriversi ad un albo dei professionisti, occorre capire cos’è un albo, e in cosa consiste l’iscrizione ad esso. Non stiamo parlando di un semplice elenco nominativo, ma dietro c’è molto di più. Il termine “albo” deriva dal latino album, all’epoca una tavola di legno utilizzata, nell’antica Roma, per pubblicare gli atti ufficiali. Ad oggi, la funzione dell’albo non è cambiata più di tanto. Vediamo cos’è, nello specifico, un albo dei professionisti, e quando c’è la necessità di iscriversi.

Cos’è l’albo dei professionisti

Come accennato precedentemente, l’albo dei professionisti non consiste in un semplice elenco nominativo buttato giù da persone qualunque. Gli ordini professionali, infatti, sono sottoposti alla sorveglianza del Ministero della Giustizia. La loro funzione dunque è controllare:

  • le modalità di accesso alle professioni;
  • la qualità dei servizi offerti;
  • l’aggiornamento professionale degli iscritti;
  • il rispetto delle norme deontologiche della professione, ovvero l’insieme delle regole morali ed etiche che ogni professionista deve rispettare.

L’albo è un documento ufficiale a tutti gli effetti, che attesta la partecipazione di un determinato soggetto a un ordine professionale. Esistono varie sessioni, perché sono diversi i mestieri che richiedono l’iscrizione all’albo. Per alcune professioni, dunque, l’iscrizione è necessaria, e obbligatoria, perché esercitare la professione, senza appartenere all’apposito elenco, significa commettere esercizio abusivo della professione stessa. Nella maggior parte dei casi gli albi professionali sono accessibili online, direttamente dai siti istituzionali degli ordini professionali.

Iscriversi all’albo non è un passaggio immediato e scontato, perché prevede il superamento di un esame, chiamato appunto esame di abilitazione. Prima ancora dell’esame, però, occorre svolgere un determinato numero di ore di tirocinio. Ci sono, tuttavia, delle eccezioni, che non prevedono il superamento dell’esame di Stato, ma che richiedono solo la laurea abilitante.

Per potersi iscrivere bisogna allegare alcuni documenti. Fondamentale è la certificazione dei requisiti professionali richiesti:

  • il certificato del titolo di studio conseguito;
  • il documento che accerta la residenza;
  • la cittadinanza italiana.

Le date dell’esame di Stato sono pubblicate sul sito della Gazzetta Ufficiale, e la possibilità di fare domanda scade dopo i trenta giorni dalla pubblicazione della comunicazione stessa. L’esame è strutturato in due prove scritte e una orale. Il massimo complessivo è di 100 punti. Ogni prova scritta deve essere superata con almeno 12/20, mentre la prova orale con un minimo di 36/60. Chiaramente, per dirsi superato, l’esame dovrà riportare la valutazione finale di almeno 60/100.

Quali sono gli ordini che richiedono l’iscrizione all’albo e cosa succede se questa non avviene

L’iscrizione all’albo dei professionisti non richiede l’iscrizione di tutti i professionisti del mondo del lavoro, ma solo di alcune categorie in particolare (in Italia, sono 27):

  • Agenti di cambio
  • Agronomi e Forestali
  • Agrotecnici
  • Architetti
  • Assistenti Sociali
  • Attuari
  • Avvocati
  • Biologi
  • Chimici
  • Commercialisti ed esperti contabili
  • Consulenti del Lavoro
  • Farmacisti
  • Geologi
  • Geometri
  • Giornalisti
  • Infermieri
  • Ingegneri
  • Medici e Odontoiatri
  • Notai
  • TSRMPSTRP (Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione. Si parla di professioni come il fisioterapista, il logopedista, il dietista, il podologo, l’igienista dentale e altri ancora)
  • Ostetriche
  • Periti Agrari
  • Periti industriali
  • Psicologi
  • Spedizionieri Doganali
  • Tecnici radiologi
  • Veterinari

Queste sono tutte professioni che, nel nostro Paese, si definiscono regolamentate. Quelle non regolamentate, invece, sono quelle professioni che non richiedono l’iscrizione all’albo per operare liberamente. Chi è tenuto ad iscriversi e non lo fa, incorre in sanzioni penali, in quanto pratica un esercizio abusivo della professione.

Dunque, quando intraprendi un percorso di studi, assicurati anche di conoscere gli step da percorrere in seguito, dopo la laurea. Come si può notare, i lavori che richiedono l’iscrizione all’albo dei professionisti sono davvero molti, e questa è qualcosa dalla quale non si può sfuggire.

Dopo aver superato l’esame di Stato, si passa alle pratiche più burocratiche, che richiedono il saldo di una tassa di iscrizione prevista. Questa tassa va, poi, versata ogni anno, per rinnovare l’iscrizione. Alcuni ordini professionali prevedono, inoltre, per i loro iscritti, l’obbligo di un giuramento solenne. È il caso, ad esempio, degli avvocati o di chi intende svolgere la professione medica.

L’iscrizione all’albo è come il coronamento di un sogno, il concretizzarsi di tutti i sacrifici fatti. Fare parte di un albo di professionisti è un qualcosa che documenta e attesta il tuo lavoro.

Entrare a far parte di quell’elenco che è l’albo dei professionisti, però, non determina il fatto che tu non possa essere “spodestato” dal tuo ruolo. Quando ci si iscrive, infatti, è opportuno prendere visione del regolamento interno dell’ordine professionale, in cui sono anche spiegate le motivazioni che possono condurre alla sospensione o alla radiazione, cioè l’espulsione, dall’albo.

Il fatto che la visione dell’albo sia libera e accessibile a tutti, consente a chiunque di accertarsi di avere a che fare con un professionista o meno. Fare parte dell’ordine dei professionisti è una garanzia che consente a te, lavoratore, di svolgere il tuo mestiere con serenità e limpidezza, e te, cliente o paziente, di affidarti a specialisti del settore. Se il lavoratore (autonomo e con partita IVA), infatti, emette fattura per una prestazione effettuata, ma riservata a chi è iscritto ad un determinato ordine professionale, la fattura è nulla. Dunque, l’iscrizione all’albo non è assolutamente da sottovalutare o da rimandare, se vuoi iniziare subito a lavorare. Il consiglio è di rimanere aggiornato sulle date dell’esame di Stato, perché è quello il primo passo per regolamentare la tua professione.

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