Siamo ciò che mangiamo. La frase manifesto del padre del materialismo tedesco, Ludwig Feuerbach, può sembrare brutale nella sua immediatezza, ma non manca di un fondo di verità. Finalmente sembra che la società e il mondo della salute stiano cominciando ad essere realmente consapevoli della grande importanza del cibo per la salute delle persone.

Per questo motivo, a poco a poco aumenta il numero di pazienti che si rivolgono a un professionista del settore per risolvere i loro problemi invece di fidarsi di diete fai da te e guru improvvisati senza un’adeguata formazione o qualifica legale.

Se ti piace il mondo della salute e stai pensando dove indirizzare la tua carriera professionale, il mondo delle Scienze dell’Alimentazione può fare al caso tuo. Qui approfondiremo la figura del biologo nutrizionista, sul quale c’è molta confusione.

Di cosa si occupa il biologo nutrizionista?

Sebbene poco conosciuta, e spesso confusa con la figura del dietologo e del dietista, la figura del biologo nutrizionista è ampiamente riconosciuta a livello legislativo.

Il biologo nutrizionista è quel professionista sanitario in grado di valutare i fabbisogni nutrizionali dei pazienti ed elaborare diete conseguenti alla valutazione in accertate condizioni fisiologiche. Può elaborare autonomamente una dieta senza preventivo accertamento delle condizioni di salute del paziente da parte di un medico. Il biologo può compilare diete anche per soggetti affetti da patologie, purché la patologia sia accertata da diagnosi medica. Infatti, il biologo non può fare diagnosi, né prescrivere farmaci, e men che meno esami.

Spetta a lui il compito di:

  • Elaborare diete ottimali per singoli individui, sportivi, mense aziendali, collettività, in relazione alla loro composizione ed alle caratteristiche dei soggetti;
  • Elaborare di diete speciali per particolari accertate condizioni patologiche in ambito privato ma anche in ospedali, nosocomi ecc…;
  • Consigliare integratori alimentari qualora la dieta non sia sufficiente a soddisfare i bisogni energetici nutritivi.
  • Realizzare piani di educazione alimentare per le scuole e gli istituti di ricerca. Inoltre, può occuparsi di ricerca scientifica e collaborare nella ristorazione collettiva.

In generale chi intende diventare biologo nutrizionista dovrà conoscere a fondo gli alimenti e le loro caratteristiche nutrizionali, avendo così modo di applicare in più campi queste nozioni apprese durante gli anni di studio.

Ricordiamo che In Italia, solamente il biologo, il medico (dietologo, diabetologo, nutrizionista) in maniera del tutto autonoma possono elaborare piani alimentari/diete, mentre il dietista solo a seguito della ricetta medica.

Quali studi seguire per diventare biologo nutrizionista?

Come abbiamo visto, lo scopo del biologo nutrizionista è quello di elaborare diete e profili alimentari, tenendo in considerazione le condizioni di partenza del paziente. Se il soggetto presenta una condizione patologica delicata, dovrà preventivamente chiedere una diagnosi al medico chirurgo.

Per avviare una carriera in questo settore è necessario avere una laurea specialistica in Biologia o Scienze della Nutrizione, che permettono di approfondire la biochimica, l’anatomia, la biologia cellulare, la fisiologia e altre materie che permettono di conoscere e valutare il livello di nutrizione di un soggetto e se il metabolismo lavora in modo efficiente; analizzare e individuare eventuali carenze o eccessi scegliendo opportune strategie di compensazione delle stesse.

Il laureato in biologia può, ma non è obbligato, a specializzarsi in Scienze della Nutrizione o Scienze dell’Alimentazione: un percorso che, oltre ad ad arricchirlo dal punto di vista formativo, gli permetterebbe di partecipare ai concorsi per cariche dirigenziali nella sanità pubblica (ad esempio dei SIAN, cioè del Servizio di Igiene e Alimenti).

Di norma i corsi di Laurea in Scienze delle Nutrizione sono a numero programmato e prevedono dunque dei test d’ammissione in linea con i regolamenti della Facoltà di appartenenza. Le università telematiche sono invece a numero aperto, e rappresentano una valida alternativa per chi vuole diventare nutrizionista senza sostenere lo stressante test di ammissione.

Altre abilità richieste per diventare un nutrizionista

Per diventare un nutrizionista non solo dovrai studiare le materie previste dal corso accademico, ma dovrai anche avere determinati requisiti o abilità come:

  • Abilità comunicative. Avrai a che fare con pazienti che esporranno i loro casi, preoccupazioni e obiettivi. Bisogna ascoltare attentamente senza giudicare e soprattutto avere la capacità comunicativa di veicolare informazioni veritiere che devono applicare alle proprie abitudini alimentari.
  • Empatia. Evita di essere molto tecnico, fai esempi pratici e, soprattutto, mettiti nella situazione della persona che viene da te per trovare una soluzione, perdere peso o acquisire una migliore alimentazione e routine di alimentazione.
  • Focus sulla salute e non tanto sulla dieta. Un nutrizionista non è solo un professionista a cui rivolgersi quando si vuole perdere peso. È un professionista che dovrebbe concentrarsi sul mostrare le proprietà di una corretta alimentazione e di una dieta varia e sana.
  • Competenze didattiche. Dovrai insegnare modi di mangiare, di relazionarsi con il cibo che portano miglioramenti ai pazienti. Quando li esponi, devi avere abilità didattiche in modo che li capiscano bene e li applichino.
  • Capacità di motivare. Devi essere in grado di offrire al paziente una motivazione sufficiente per spingerlo a cambiare la sua dieta e il suo stile di vita.
  • Capacità di lavoro di squadra, per poterti coordinare con medici, infermieri, assistenti sociali, visitatori medici, insegnanti e altri professionisti.
  • Capacità di aggiornarsi sui progressi nelle conoscenze nutrizionali e nella consulenza, nonché sulle strategie di promozione della salute.
  • Conoscere a fondo l’alimento e tutte le sue proprietà nutrizionali oltre a saper pianificare ed elaborare diete equilibrate a seconda del tipo di paziente.

Dall’Esame di Stato all’iscrizione all’Albo

Una volta conseguita la laurea magistrale, il biologo nutrizionista può sostenere l’Esame di stato, per poi iscriversi all’Ordine Nazionale dei Biologi, e solo allora può essere insignito del titolo di Biologo per poter iniziare ufficialmente l’attività.

I laureati con magistrale, identificati come biologi senior, potranno iscriversi alla sezione A dell’albo professionale dell’Ordine Nazionale dei Biologi. I biologi laureati in possesso di triennali, i cosiddetti biologi junior, potranno far parte della sezione B dell’Albo.

Nello specifico accede all’esame della sezione A chi ha conseguito la laurea magistrale in una delle seguenti classi:

  • Classe LM 6 (6/S) – Biologia
  • Classe LM 7 (7/S) – Biotecnologie agrarie
  • Classe LM 8 (8/S) – Biotecnologie industriali
  • Classe LM 9 (9/S) – Biotecnologie mediche, veterinarie, e farmaceutiche
  • Classe LM 75 (82/S) – Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio
  • Classe LM 61 (69/S) – Scienze della nutrizione umana

L’Esame di Stato si articola in due prove scritte, una orale e una pratica, che seguono le direttive previste dal Bando del MIUR che viene pubblicato ogni anno.

  • La prima prova scritta riguarda l’ambito biofisico, biochimico, biomolecolare, biotecnologico, biomatematico e biostatistico, biomorfologico, clinico biologico, ambientale, microbiologico.
  • La seconda prova scritta verte sulle materie relative a igiene, management e legislazione professionale, certificazione e gestione della qualità.
  • La prova orale si basa sulle materie oggetto delle prove scritte e in legislazione e deontologia professionale.
  • La prova pratica è sulle valutazioni epidemiologiche e statistiche, utilizzo di strumenti per la gestione e valutazione della qualità, valutazione dei risultati sperimentali ed esempi di finalizzazione di esiti.

Una volta passato l’Esame di Stato, condizione necessaria per l’operare di un Biologo Nutrizionista è l’iscrizione all’Ordine Nazionale dei Biologi tramite il pagamento di una quota che va poi rinnovata ogni anno.

Solo ed esclusivamente a seguito di questo iter può svolgere la libera professione, aprendo la partita iva, o lavorando nel pubblico e per legge può compilare diete, piani nutrizionali, strategie di educazione alimentare.

Anche il biologo nutrizionista, al pari di tutti gli altri professionisti sanitari, è tenuto ad una continua formazione, che può spaziare dall’alimentazione sportiva, alla gestione del paziente obeso, sul diabete, e altre formazioni volte a migliorare aspetti della propria professione.

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