Completare una laurea in architettura può essere un processo lungo e arduo, ma anche meravigliosamente gratificante. Nonostante questo, molti architetti neolaureati si trovano incerti su come porsi nel mondo del lavoro e non riescono ancora ad avere le idee ben chiare.

Ecco un elenco delle più interessanti opzioni di carriera e specializzazione a cui puoi ambire con una laurea in architettura: uno spunto per aiutarti a superare il blocco di dover pianificare la vita professionale che ti attende.

Gli sbocchi lavorativi con una laurea in architettura

I laureati in architettura possono operare nei settori della creazione, progettazione, pianificazione, budgeting, gestione, gestione, consulenza, revisione contabile e direzione tecnico-amministrativa di progetti e opere architettoniche urbane. Si tratta, quindi, di un’area disciplinare molto ampia, che permette di accedere a ruoli lavorativi spesso molto diversi tra loro. Vediamo i principali.

Architetto paesaggista

Progettare paesaggi all’aperto, le aree pubbliche, le zone agricole e boschive è vitale per la realizzazione delle reti che collegano i nostri spazi urbani e rurali, ma anche, e forse più importante, è essenziale rispondere alla globalizzazione e ai cambiamenti climatici. Gli architetti del paesaggio sono coinvolti nella gestione delle acque piovane, nel ripristino ambientale e nelle aree ricreative, tra le altre cose. Se ti piace lavorare a contatto con l’ambiente naturale, questo potrebbe essere il tuo percorso.

Architetto urbanista

L’architetto urbanista lavora come libero professionista o dipendente di un ente locale, o grossi studi di progettazione, nelle attività di riuso urbano, pianificazione urbanistica e progettazione territoriale. Per far questo, deve avere diverse competenze, sia tecniche che burocratiche che amministrative, al fine di studiare, analizzare e progettare le modalità in cui un territorio dovrà essere utilizzato. Lo stato dinamico dell’ambiente urbano lo rende un modo entusiasmante per andare lavorare come architetto, che deve tener conto dei cambiamenti economici e demografici e dello sviluppo sostenibile.

Architetto specializzato in tutela e restauro beni culturali

Il patrimonio e la storia delle nostre società, così come presentati attraverso l’architettura, non sono solo splendidi scorci del passato, ma anche testimonianze cruciali per comprendere la nostra cultura. L’architetto specializzato in restauro si occupa della tutela, del restauro e del recupero di edifici e altre strutture considerati beni culturali o di rilevanza storica. Sta a lui effettuare analisi riguardanti le tecnologie costruttive e dei materiali; analizzare i i fattori chimici, fisici e climatici che hanno causato l’eventuale degrado; predisporre piani d’intervento di manutenzione o di restauro e le relative stime dei costi e gestire gli interventi di manutenzione o di restauro.

Architetto digitale

Con l’attuale ondata di design digitale e il costante progresso degli strumenti digitali, i nostri metodi di rappresentazione ed espressione stanno cambiando radicalmente. La tecnologia dell’informazione ha avuto un profondo impatto sull’architettura, ed è tutt’altro che finita. Questi costanti miglioramenti sono in parte possibili grazie all’entusiasmante ricerca che fanno gli architetti, che non consiste necessariamente nella progettazione di edifici, ma si concentra maggiormente su come questi nuovi strumenti possono migliorare il nostro lavoro.

Architetto d’interni

Un architetto d’interni in tema di arredamento si occupa della progettazione di oggetti e spazi per ambienti. Non pensa soltanto agli aspetti estetici ma anche a quelli funzionali. Ogni progettazione di interni è diversa perché prevede elementi molto differenti per esempio si può trattare della realizzazione di una casa da zero, oppure di una ristrutturazione completa o parziale di una casa esistente. Questo vale non solo per il residenziale, ma anche per il turistico/ricettivo o per uffici, studi professionali o esercizi commerciali.

Architetto illuminotecnico

Fino a qualche tempo fa, la luce era considerata “solo” uno strumento con una funzione visiva, necessario per vivere un ambiente in sicurezza e per svolgere al meglio le attività quotidiane. Oggi la luce viene sempre più considerata come parte integrante del progetto architettonico, tanto da dover essere pensata già in fase di sviluppo preliminare degli spazi. La luce è in grado di disegnare gli spazi nella perfetta armonia di luci e ombre, per questo gli architetti illuminotecnici sono molto richiesti. L’architetto opera in stretta collaborazione con l’elettricista e il progettista di luci in quanto la scelta del corpo illuminante e le sue caratteristiche devono essere non solo compatibili con il progetto elettrico ma devono rispondere ad un corretto progetto di accensioni.

Designer industriale

Diversi studi di architettura si sono ramificati nel design industriale, grazie ai loro stretti legami creativi. Tuttavia, il design industriale si concentra su oggetti su piccola scala e prodotti in serie, al contrario di edifici su larga scala progettati per un contesto specifico. In particolare, il designer industriale si occupa di sviluppare l’estetica di un prodotto per renderlo più invitante al pubblico, senza fare compromessi con la sua funzionalità e rispettando le necessità imposte dalla produzione in serie. Si può occupare delle più diverse tipologie di prodotti, dai mobili per case e uffici, ai sistemi di illuminazione, passando per gli elettrodomestici, gli oggetti di uso quotidiano e persino le macchine.

Designer di mobili

L’architetto che si specializza in questo settore, è incaricato di progettare mobili per interni ed esterni, tenendo in considerazione fattori come la sostenibilità, l’ergonomia, le preferenze di stile del cliente e la praticità. questa figura professionale deve possedere diverse doti, quali: comunicazione, capacità, sviluppo dei modelli, familiarità con i disegni isometrici, capacità di risolvere i problemi legati ai design complessi, capacità di utilizzo di software di progettazione 3D, come AutoCAD e Microsoft Office.

Laurea in architettura: quali Master è possibile seguire?

Essere consapevoli dell’importanza di essere aggiornati sulla tua specialità professionale è di vitale importanza per avere un profilo più competitivo nel mercato del lavoro, oltre ad essere un grande contributo per i progetti di imprenditorialità personale.

Ecco un elenco dei Master che è possibile intraprendere dopo la laurea in architettura:

  • Master in Disegno Industriale per l’Architettura;
  • Master in Disegno Industriale per l’Architettura;
  • Master in Scienze per la Conservazione – Restauro dei Beni Culturali;
  • Master in progettazione architettonica e storia;
  • Master in Architettura e Sostenibilità cittadina;
  • Master in Design Sostenibile;
  • Master in Rigenerazione Urbana;
  • Master in Design dei giardini;
  • Master in Urbanistica per la Transizione;
  • Master in Architettura e pratiche creative per la città e il paesaggio;
  • Master in pianificazione urbana e progettazione politica;
  • Master in Architettura e Ingegneria Edile;
  • Master in Architettura Digitale.

Ad oggi, sono molte le opportunità offerte dai master per i laureati che desiderano intraprendere una carriera differente da quella del classico architetto. Tante occasioni sono favorite dal maggiore interesse verso la sostenibilità e dalle nuove frontiere d’applicazione tecnica legate allo sviluppo degli strumenti digitali. Due campi che aprono tantissime occasioni ai neo architetti, che possono intraprendere un master di specializzazione anche online, al fine di conciliare vita privata e lavorativa con l’avanzamento negli studi.

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