Non siamo (solo) quello che sentiamo, quello che proviamo, quello che pensiamo. Nella nostra quotidiana “paranoia” di sentimenti, tendiamo a commettere un errore comune: rimuginare.

Un circolo vizioso, pensare e ripensare in modo ossessivo (al passato o al futuro) fa male alla salute e ci allontana dalla meta. Quando rimuginiamo, infatti, ci ripetiamo quali sono le cose che non vanno o che vanno male, rafforzando le nostre credenze negative. Cercare le soluzioni, attraverso i pensieri ripetitivi, è solo l’illusione di affrontare il problema. Ecco come smettere di rimuginare in 3 semplici e piccoli modi.

Come fare a non rimuginare?

Bruce Lee: “Svuota la tua mente. Sii senza forma. Senza limiti, come l’acqua. Se metti dell’acqua in una tazza, l’acqua diventa come la tazza, se la metti in una bottiglia, diventa come la bottiglia. In una teiera, diventa come la teiera. L’acqua può fluire o spezzare. Sii come l’acqua amico mio.”

Un pensiero buono è lineare. Un pensiero tortuoso è malvagio, non ti porterà da nessuna parte se non a farti girare in circolo, a perder tempo. La prima cosa da fare, come da citazione sopra, è essere come l’acqua: flessibili mentalmente. Come?

  1. Vietato chiedersi “perché”: i bambini amano porre domande scomode ai grandi con il gioco del “perché” e, spesso, anche noi grandi cerchiamo di capire perché sia andata così, perché è accaduta quella data cosa senza accettare il come è andata. I “perché” legati al passato non sono salutari. Attuate la “non resistenza”.
  2. Appendete i vostri pensieri negativi all’Albero dei guai. Prendete una piantina e ogni sera immaginate (oppure munitevi di carta e penna) di appendere le vostre preoccupazioni e sentitevi più leggeri. In alternativa potreste scrivere un diario, infatti quando si mette per iscritto la propria ansia, l’emotività perde la sua enfasi, la sua carica energetica negativa.
  3. Meditazione: riappropriati del tuo presente con la mindfulness. Interrompi ogni giorno il flusso di pensieri almeno per cinque minuti e apriti alla gratitudine e alla pace interiore.

Scegliere il tuo percorso di studio, la facoltà o il lavoro dei tuoi sogni richiede un atto d’amore verso se stessi. Il tuo futuro è molto importante. E lo costruisci anche con il pensiero. Ergo, in qualsiasi occasione di studio, di lavoro o di vita, puoi modificare l’esito dei tuoi progetti con le tue credenze e con le tue distorsioni cognitive. Ma se sei indeciso e non sai quale strada intraprendere (soprattutto nella formazione universitaria) puoi richiedere una consulenza gratuita ai nostri esperti d’orientamento.

***A cura di Michela Crisci***