Stai pensando in questo momento: non so che università fare? 

Scegliere l’università richiede maturità e consapevolezza dei propri obiettivi e delle proprie capacità. Si tratta di una decisione che non può essere lasciata al caso. Al contrario, va ponderata con attenzione. Bisogna prendersi i tempi giusti senza lasciarsi ossessionare dal pensiero “non so quale facoltà scegliere”.  

Il percorso universitario richiede cuore e testa. Ci vuole il cuore per seguire le proprie passioni. É necessaria, però, anche la testa per individuare i corsi di studio giusti, quelli che sono spendibili nel mondo del lavoro. 

Al di là della facoltà scelta, è chiaro che la carriera lavorativa dipende molto dal proprio carattere e da qualità personali come la perseveranza, la capacità di applicarsi, la positività, la flessibilità e così via.  

Non so che università fare: ecco 3 errori comuni

Quando si è preda dell’indecisione e di pensieri ossessivi, come quello “non so che università scegliere”, si corre il rischio di commettere qualche errore di troppo.  

Conoscere gli errori più comuni è utilissimo per evitarli. Purtroppo quando si sceglie la facoltà sbagliata, si finisce per perdere molto tempo, che incide negativamente non solo sulla ricerca del lavoro.  

Prima di darti i giusti consigli per risolvere il quesito non so che università fare, ti elenchiamo i tre errori più comuni da cui tenerti alla larga:  

  • Improvvisare una scelta: l’indecisione è cattiva consigliera. Spesso, si finisce per tagliare la testa al toro seguendo l’esempio di un amico o assecondando i desideri dei propri genitori. Questo tipo di scelta non dovrebbe essere influenzata da posizioni di terzi. Si tratta di una decisione molto personale che non va improvvisata. L’unica conclusione a cui sei giunto è la seguente: non so quale università scegliere? Bene, parti da questa consapevolezza e inizia con il creare una rosa di eventuali facoltà, analizzando pro e contro di ognuna. 
  • Optare per la comodità: l’iscrizione all’università non può essere la conseguenza di pensieri come: qual è il corso meno impegnativo? Qual è l’ateneo più vicino? Le scorciatoie e le comodità non ti consentiranno di fare la scelta più giusta per te  
  • Rimandare a settembre: procrastinare la propria scelta non è d’aiuto. Dopo l’esame di maturità ci sono le vacanze estive, le ultime da semplice studente delle superiori. Senza dubbio, vorrai svagarti. I mesi post diploma non sono cioè il momento ideale per prendere decisioni. Se ti gira da mesi in testa il pensiero “non so che università fare”, cerca di trovare una risposta prima dell’esame di maturità 

Non so quale facoltà scegliere: 3 consigli

Per orientarti meglio, vogliamo offrirti un metodo e dei piccoli consigli utili alla scelta universitaria.

Fai autoanalisi

Per fare la scelta giusta devi seguire le tue inclinazioni. Fai emergere le tue passioni. Comincia a chiederti cosa ti piace, quali materie studi con più piacere, quale professione ti affascina. Se non hai nessuna inclinazione per la facoltà a cui ti sei iscritto, lo studio universitario può diventare molto complesso. Per questo motivo la passione è fondamentale!

Ti tormenta il pensiero non so che facoltà scegliere, perché non riesci a capire cosa ti appassiona veramente? Ci sono diversi modi per capirlo.  

Il più basico è considerare le materie in cui hai i voti migliori. Se studi, sei bravo ma non ci metti passione, dovrai procedere con qualche riflessione in più. Allarga il campo e rifletti su cosa ti riesce meglio nella vita in generale.  

Facciamo un esempio. Sei bravo a scuola ma ti sembra che né le materie letterarie né quelle scientifiche facciano al caso tuo. La cosa che veramente ti appassiona è lo sport? Allora, la facoltà giusta potrebbe essere scienze motorie.  

L’unica cosa che ti piace fare davvero è stare con i tuoi amici, organizzare le uscite con i boy scout e seguire i membri più piccoli? Allora, la tua facoltà potrebbe essere scienze della formazione. Dopo la laurea, infatti, potrai lavorare a contatto con i bambini.  

La tua autovalutazione, tra l’altro, può coinvolgere anche le persone che ti circondano, dagli insegnanti ai docenti. Puoi farti consigliare, per esempio, da un professore a cui ti senti particolarmente vicino. Spesso, un osservatore esterno è in grado di inquadrare meglio la situazione e di darti un suggerimento per farti uscire dalla situazione di stallo.

Sii realistico e valuta le opportunità professionali

Subito dopo il cuore (passioni) viene il momento della testa. La scelta della facoltà non può prescindere dalle chance occupazionali. Cosa significa? Verifica le opportunità di carriera. Se ti iscrivi a giurisprudenza, per esempio, potrai lavorare come consulente legale, avvocato, notaio, magistrato, giurista d’impresa e così via. Ti ci vedi in uno di questi ruoli? Se la risposta è affermativa, allora hai fatto la scelta migliore per te.  

Ogni facoltà ha diversi sbocchi. Scienze politiche, per esempio, ti consente di intraprendere la carriera diplomatica (ambasciate e consolati), ma anche di lavorare nelle organizzazioni internazionali (ONU, NATO, OSCE, Comunità Europea), nelle ONG, nelle organizzazioni internazionali non governative e così via. Conoscere in anticipo tutte le possibili opportunità di lavoro è molto importante per decidere anche l’indirizzo della laurea magistrale.  

Per i più attenti c’è un suggerimento ulteriore: controllare i dati occupazionali statistici. Online si trovano molto facilmente tutti i dati sul tasso di occupazione post laurea. In questo modo, la scelta diventa ancora più pragmatica.

Sfrutta al meglio i servizi di orientamento universitario

Se dopo i primi due consigli quel “non so che università scegliere” è rimasto un pensiero fisso, allora rivolgiti a un esperto. Cosa significa? Affidati a un tutor a cui puoi chiedere tutte le informazioni che ti servono.  

I piani di studio delle facoltà, per esempio, sono molto importanti. A volte gli studenti del primo anno si ritrovano spiazzati dall’elenco di materie da affrontare. Dare un’occhiata in anticipo ai piani di studio ti consente di capire bene quale sarà il percorso da affrontare. In questo modo eviti sorprese spiacevoli e intoppi difficili da superare.  

Non solo, il consulente d’orientamento può aiutarti a fare chiarezza fornendoti informazioni e consigli pratici sul funzionamento della facoltà, sul numero di esami, sui tempi accademici e così via.  

Il servizio di orientamento di Unicusano, per esempio, può avvenire sia in sede che da remoto. Non dovrai cioè neanche recarti in ateneo e potrai ricevere online tutte le informazioni che ti servono, tramite il contatto diretto con gli addetti all’orientamento.  

Non so quale facoltà scegliere: un ultimo suggerimento

Infine, un ultimo consiglio. Non valutare la facoltà usando come metro la scuola superiore. Quando andrai all’università cambierai totalmente approccio allo studio. Saranno diverse le lezioni, gli esami e i programmi. Non potrai cioè giudicare facile o difficile, pesante o leggero un esame in base alla tua esperienza precedente.  

Dovrai anche cambiare metodo di studio e trovare delle strategie nuove per affrontare gli esami e tutte le scadenze. Questo significa che non puoi farti scoraggiare a priori da percorsi che ti possono apparire difficili.  

Non devi neppure farti condizionare dai luoghi comuni. Cosa significa? Tutti dicono, per esempio, che l’esame di diritto privato è troppo difficile o che l’esame di analisi è impossibile da superare. Se dovessi dar retta a queste affermazioni, le facoltà di giurisprudenza o di ingegneria sarebbero da evitare. Ebbene non devi dare peso a queste credenze comuni. Al contrario, devi tenere presente che, una volta iniziata l’università, la prima cosa da fare è trovare la tua strategia di studio per affrontare gli esami.  

 

In caso di indecisione, l’Università Niccolò Cusano offre una consulenza gratuita. Prendi un appuntamento compilando l’apposito form: https://www.orientamentolaurea.it/contatti/

 

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