Università significa esami. Ma quante volte si può ripetere un esame universitario? Ti auguriamo di superare sempre scritti e orali al primo tentativo. Devi mettere in conto, però, che potresti commettere dei passi falsi. 

L’esame è nella sessione estiva e sai di non esserti concentrato abbastanza. Non hai studiato tutti i testi del programma, ma hai deciso di fare lo stesso un tentativo e presentarti all’appello. Hai pianificato esami con lo stesso grado di difficoltà a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro. Tutte queste situazioni potrebbero deporre a sfavore dell’esito positivo del tuo esame. In linea di massima in questi casi puoi ripetere l’esame. Vediamo insieme quante volte puoi ripetere l’esame e cosa devi fare per aumentare le tue chance di riuscire a superarlo. 

Ripetere esame universitario: si può fare

Quante volte si può ripetere un esame universitario? Puoi rifare il tuo esame un minimo di due volte. In realtà, i singoli atenei stabiliscono le proprie regole all’interno dello statuto. Per sapere cioè quante volte puoi ridare un esame devi controllare il regolamento della tua università. Lo trovi tranquillamente sul sito dell’ateneo. 

Ci sono anche università che non consentono la ripetizione dell’esame. Se ti ritrovi in questa situazione e non consideri giusto il divieto, puoi rivolgerti al garante degli studenti. 

Di solito, comunque, viene lasciata ampia discrezionalità ai docenti. Sono loro a gestire esami e ripetizioni, consentendoti di presentarti un numero X di volte. Ci sono cioè situazioni in cui è lo stesso professore a suggerirti di tornare e situazioni in cui devi decidere da solo in considerazione del voto. Se hai ottenuto il minimo o un voto che abbassa molto la tua media, hai l’opportunità di rifiutare e presentarti nuovamente. 

Quando posso presentarmi e ridare un esame? 

Puoi ripetere il tuo esame universitario nello stesso appello. Come sai, un appello contiene 2/3 date della stessa materia. Se sostieni l’esame nella prima data e non lo superi, ti ripresenti alle date successive dello stesso appello. Sarai tu a decidere quando rifare la prova. 

Conviene ripresentarsi subito? Questa decisione dovrai prenderla da solo, valutando il tuo grado di preparazione. Poniamo che l’esame non sia andato bene perché eri troppo agitato. Ti sei reso conto, però, che eri in grado di rispondere alle domande, ma l’ansia ti ha bloccato. Questa è una situazione in cui puoi rifare l’esame nella stessa sessione, cercando di tenere sotto controllo la tensione. 

Al contrario se ti sei accorto di avere grosse lacune, devi valutare con calma il tempo disponibile. Qualora tu abbia il giusto numero di giorni per studiare gli argomenti tralasciati, allora puoi ripetere l’esame nella stessa sessione. 

Cos’è il salto d’appello?

Non tutti gli atenei consentono di ripetere l’esame in due date successive dello stessa sessione. Questa modalità viene definita di solito “salto d’appello”. Il professore potrebbe importi, per esempio, di presentarti all’appello della sessione successiva e non in quello della stessa sessione. 

In realtà devi stare molto attento a questa modalità perché potrebbe farti perdere molto tempo. Ci sono atenei, per esempio, in cui il salto d’appello viene previsto per motivi disciplinari o didattici. Poniamo che ti sei iscritto all’appello X. Poi, però, hai deciso di non presentarti perché la tua preparazione era a tuo parere troppo zoppicante, ma non hai avvisato della mancata presenza il giorno dell’esame. In alcune università questo comportamento viene “bacchettato” con il salto d’appello.

Quante volte si può ripetere un esame universitario senza trasformarlo in uno scoglio?

Al di là delle regole del tuo ateneo, c’è un aspetto da considerare quando non superi un esame: quello psicologico. 

Di fronte a una bocciatura ti sentirai senza dubbio frustrato e abbattuto. Ripetere un esame significa investire il doppio del tempo nella stessa materia, superare il senso di vergogna per il risultato deludente, studiare nuovamente gli stessi argomenti e così via. Se non gestisci bene queste situazioni, puoi cadere vittima di un senso di frustrazione e inadeguatezza che depone a sfavore della buona riuscita dell’esame. Cosa significa? La reazione emotiva di delusione e frustrazione è normale, ma non deve prendere il sopravvento. Rischi altrimenti di entrare in un circolo vizioso e di trasformare l’esame in una bestia nera, uno scoglio cioè impossibile da scalare. 

Il mancato superamento di un esame non è un evento a cui dare un peso così straordinario, perché purtroppo capita a tutti. Essere bocciati non equivale a essere stupidi. Considerare la bocciatura come un piccolo intoppo momentaneo è la reazione giusta per ripresentarsi davanti al professore e portarsi a casa un buon risultato.

Come prepararsi a ripetere un esame all’università 

Il nostro primo consiglio è il seguente: acquisisci un certo senso critico nei confronti della tua preparazione. 

Fermati un attimo a riflettere sui motivi della bocciatura. Poniti cioè domande: perché non ho superato l’esame? Di fronte a quali domande ho fatto scena muta? Non puoi riprendere in mano la preparazione senza prima aver individuato le lacune, gli argomenti trattati frettolosamente, i concetti poco interiorizzati e i passaggi compresi male. Una volta fatto questo lavoro di analisi, dai la priorità alle nozioni zoppicanti e studiale nuovamente. Gli argomenti che padroneggi bene, invece, puoi semplicemente ripeterli. Suddividi bene il tempo, dedicando un 20% alla ripetizione e un 80% agli argomenti da studiare e poi ripetere. 

Hai pianificato di dare 9 esami in un anno? Non sarà certo un esame da ripetere e far saltare i tuoi piani. 

11 esami in un anno? È possibile anche con una bocciatura

Come affrontare una bocciatura affinché non distrugga il tuo piano di dare 11 esami in un anno? Qui di seguito, trovi un po’ di consigli utili che possono aiutarti a superare nel migliore dei modi una fase di stop causata da un esame non superato: 

  • smaltisci la delusione con una piccola pausa. Non prendere in mano i libri dell’esame non superato subito dopo la bocciatura. Concediti un piccolo lasso di tempo per far passare rabbia, sconforto e tristezza. Usa il momento di stop per ricaricare le energie e rimetterti a studiare con più convinzione
  • analizza l’esame per capire cosa è andato storto
  • pianifica la ripetizione dell’esame nel momento giusto. Non è detto che tu debba per forza ripetere subito l’esame. Se ti rendi conto di essere mentalmente stanco e di non riuscire a riprendere in mano gli stessi argomenti, studia per un altro esame. Scegli una materia in cui sei più ferrato o che studi con più piacere. Superare un esame subito dopo una bocciatura ti dà l’iniezione giusta di fiducia per ripetere la prova andata male
  • non avere timore a rivolgerti al professore quando intuisci di avere un problema con quella materia. Se ti rendi conto di essere bloccato, chiedi un appuntamento e vai a ricevimento dal tuo tutor o dal professore. Non ti vergognare di chiedere aiuto. I docenti apprezzano la sincerità da parte dei propri studenti. Se il tuo ateneo offre il servizio dei tutor, come Unicusano, approfittane subito. Si tratta di figure che possono darti un consiglio e aiutarti a superare il momento difficile in modo da consentirti di proseguire il tuo percorso universitario senza intoppi
  • considera la possibilità di cambiare metodo di studio. Analizzando l’esame andato male, ti sei reso conto di aver perso tempo senza riuscire ad approfondire tutto? Forse, il tuo problema è la mancanza di un metodo di studio con una buona gestione del tempo. Valuta la possibilità di acquisire una strategia o di cambiare quella responsabile del fallimento dell’esame.

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