Quali sono le parole italiane che derivano dal greco?

Tre le cosiddette “lingue morte”, quella ad avere la meglio è il latino, forse per via del suo alfabeto simile all’italiano, forse per il fatto che da esso derivino lingue romanze diffuse ancora oggi, come lo spagnolo, il francese, il portoghese, e l’italiano. Il greco, invece, è una lingua più ostica. Appartiene al ceppo delle lingue indoeuropee e, all’interno di questa famiglia linguistica, costituisce una branca a sé stante. Sarà per questo motivo che il greco è studiato solo da chi sceglie di frequentare il liceo classico, e da chi, all’università, decide di proseguire gli studi con Lettere Classiche.

Altre facoltà o indirizzi non prevedono l’insegnamento del greco. Malgrado tutto, non puoi non sapere che la Grecia è la culla della civiltà occidentale, e che detiene anni ed anni di cultura, di storia, di arte.

Anche se credi che il greco sia una lingua che ha poco a che fare con l’italiano, in verità la nostra lingua vanta un enorme numero di grecismi, parole che vengono utilizzate anche in ambito settoriali. Ma quali sono i termini e le espressioni, che vengono utilizzati nella lingua italiana, e che derivano dal greco? Vediamolo insieme.

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Parole ed espressioni italiane che derivano dal greco

Ecco un elenco di parole italiane che hanno origine dal greco e che sicuramente utilizzerai nel tuo quotidiano:

  • Anagrafe. Come il telefono, anche l’anagrafe è un’invenzione non così lontana nel tempo: per questo motivo, la parola “anagrafe” non veniva utilizzata in origine con il significato attuale. Il termine ἀναγραϕή si traduceva infatti con registro ed è composto a sua volta dalle particelle ἀνά – sopra e γραφή – scrittura.
  • Analgesico. Aggettivo e nome maschile usato per indicare un farmaco capace di ridurre o sopprimere il dolore che deriva dalla parola analgesia, la cui origine greca è analghesia, un vocabolo composto da an, ossia privo, e algos, cioè dolore, con il significato di eliminazione o diminuzione della sensibilità al dolore.
  • Antidoto. Nome maschile che indica una soluzione per neutralizzare un veleno o risolvere un problema. Si tratta di una parola derivante dal termine greco antidoton, il cui significato è dato contro.
  • Barbaro. Tra le parole di questo elenco, “barbaro” è quella dall’etimologia più curiosa. βάρβαρος è infatti la parola onomatopeica con cui gli antichi Greci indicavano – probabilmente in segno di scherno e derisione – gli stranieri che non erano in grado di parlare la loro lingua. Letteralmente, βάρβαρος si traduce per questo motivo con “balbuziente”.
  • Clima. La parola “clima” deriva dal greco κλίμα e significa letteralmente inclinazione della terra. Per estensione, la traduzione può essere intesa come inclinazione della terra, latitudine, oppure spazio, regione geografica. Non a caso, quindi, l’espressione “cambiare clima” si utilizza anche quando ci si vuole fisicamente spostare verso altri paesi. 
  • Clinica. Ippocrate è considerato il padre della medicina: ne rivoluzionò le fondamenta e fu il primo a regolamentare la professione medica con delle norme ben precise inserite all’interno del suo famoso giuramento. Da allora la scienza ha fatto passi da gigante, così come le strutture di ricovero dei malati, ma la parola “clinica” si è tramandata fino ai giorni nostri: letteralmente, il termine κλινική (τέχνη) significa infatti l’arte di curare il malato a letto.
  • Cometa. Nome femminile usato per indicare un piccolo corpo celeste costituito da gas ghiacciati che gira attorno al Sole, la cui derivazione greca è kometes, vale a dire dotato di chioma, infatti, la scia delle comete ricorda molto dei lunghi capelli, ossia kome in greco.
  • Democrazia. Nome femminile impiegato per indicare un tipo di governo in cui il potere appartiene al popolo. Tale termine deriva dal vocabolo greco demokratia composto da demos, cioè popolo, e kratia, ossia crazia, che significa potere o dominio.
  • Elicottero. L’etimologia di questa parola è indicativa di come, nel corso del tempo, l’utilizzo di radici greche non sia caduto in disuso ma, anzi, stia contribuendo continuamente a plasmare la lingua. Elicottero infatti deriva dall’unione dei due termini greci ἕλιξ – spirale e πτερόν – ala.
  • Fenomeno. Nome maschile che indica qualsiasi cosa inconfondibile e individuabile che si manifesti agli esseri umani. Si tratta di un vocabolo derivante dalla parola greca phainomenon, che significa apparenza, la quale a sua volta proviene da phainesthai, cioè sembrare.
  • Ipotesi. Nome femminile indicante una supposizione fatta in assenza di dati sicuri che deriva dal vocabolo greco hypothesis composto da hypo, vale a dire sotto, e thesis, ossia posizione o collocazione.
  • Monogamo. Aggettivo maschile usato per indicare un individuo fedele a un unico partner, cioè che pratica la monogamia. Il termine deriva dal vocabolo greco monogamos composto da monos, ossia uno solo, e gamos, vale a dire nozze.
  • Sintassi. Nome femminile che indica lo studio dei rapporti fra le diverse parti e funzioni di una frase in un certo idioma. È una parola derivante dal termine greco syntaxis, cioè organizzazione oppure ordinamento, costituita dal prefisso syn, ossia con, e taxis, vale a dire ordine.
  • Tesi. Nome femminile indicante un’affermazione o una posizione intellettuale fondata su precise e specifiche argomentazioni che deriva dalla parola greca thesis, ossia posizione.

Conclusioni

Come puoi vedere, anche l’italiano deve molto anche al greco, oltre che al latino. Imparare e conoscere questa lingua, che per molti è solo un vecchio idioma da non considerare, può essere un buon modo per conoscere ciò che si nasconde dietro il significato etimologico di una parola, il pezzetto di storia che gli appartiene. I termini greci possono svelare alcuni aspetti della nostra cultura, celati dal passare degli anni.

La storia ci insegna che anche le persone scomparse, e quindi morte, continuano ad avere importanza, nonostante il passare degli anni. Lo stesso vale anche per una lingua, che per quanto uscita dall’uso colloquiale, rimane una base solida per le lingue di oggi e del domani.

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