Come diventare logopedista? Dovrai laurearti. La laurea in logopedia rientra nei titoli di studio delle professioni sanitarie. Questo significa che dovrai sostenere un test di ingresso. Solo in caso di esito positivo del test potrai iniziare il tuo percorso di studi.  

Nell’ambito sanitario, la figura del logopedista è una delle più richieste. Secondo il report di AlmaLaura del 2019, a un anno dalla laurea in logopedia trovano lavoro l’82,5% dei logopedisti. Meglio persino dei laureati in fisioterapia, che registrano un tasso di occupazione a un anno dalla laurea pari all’80,1%.  

Tra l’altro, questo professionista sanitario svolge un lavoro creativo e stimolante, in grado di migliorare sensibilmente la vita delle persone. Ti senti portato per fare il logopedista? Continua a leggere questa piccola guida, in cui spiegheremo come diventare logopedista e quale percorso affrontare. 

Logopedista: cosa fa?

Di cosa si occupa uno specialista in logopedia? Qui sotto, un piccolo elenco dei disturbi che segue:  

  • ritardo linguistico
  • difetti di pronuncia
  • difficoltà ricettive nel comprendere ed elaborare cosa dicono gli altri
  • disturbi cognitivi legati a lesioni cerebrali  
  • afasia – incapacità di capire e parlare
  • disartria – linguaggio lento e confuso provocato da sclerosi multipla, ictus e paralisi facciale
  • disfagia – alterazione della deglutizione  
  • disturbi dell’apprendimento, tra cui dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia  

Il logopedista valuta la problematica e mette in atto una terapia, usando anche giochi e esercizi adatti a ciascun paziente. La stragrande maggioranza dei pazienti sono bambini in età scolare. Tuttavia, anche gli adulti potrebbero aver bisogno di consultare un logopedista, soprattutto in caso di trauma accidentale (CVA) o dopo un intervento chirurgico. 

I logopedisti collaborano con altre figure professionali del settore medico e paramedico (fisioterapisti, ortottisti, infermieri, educatori specializzati, terapisti occupazionali, ecc.) sia in studi privati che all’interno di varie strutture (PMI, asili nido, asili nido, servizi ospedalieri, centri medici e psicologici). 

Ma quali qualità bisogna avere per diventare un buono logopedista? Questo lavoro richiede un ottimo senso delle relazioni umane, un buon equilibrio personale e doti di pazienza e ascolto

Facoltà di logopedia

Il corso di logopedia fa parte dell’area didattica delle professioni sanitarie. Allora, come diventare logopedista? Acquisendo la laurea in logopedia triennale. Si tratta di un corso che permette di acquisire nozioni di anatomia, fisica acustica, fonazione, linguistica e psicologia. 

Logopedia laurea: il test di ingresso

Per diventare logopedista è necessario superare il test di ingresso che permette di iscriversi alla facoltà di logopedia. Il test varia da ateneo ad ateneo. L’impostazione di base, però, è la stessa. Le singole università, infatti, devono attenersi alle linee guida emesse dal ministero.  

Ogni anno, viene stabilito il numero di posti a disposizione e il test per la facoltà di logopedia si tiene nello stesso giorno in tutta Italia. Dovrai scegliere, quindi, l’ateneo in cui sostenere la prova. Rientrerai così nella graduatoria dell’ateneo in cui ti sei iscritto al test.  

Ma in cosa consiste? La prova della facoltà di logopedia è un quiz con 60 domande, a cui bisogna rispondere in 100 minuti. Generalmente, i test sono così composti:  

  • 4 domande di comprensione-lettura e di cultura generale
  • 5 domande di ragionamento logico e problemi
  • 23 domande di biologia
  • 15 domande di chimica
  • 13 domande di matematica e fisica 

Facoltà di logopedia a numero aperto?

In Italia, l’accesso alla laurea in Logopedia è regolato da un sistema a numero chiuso. Non esistono quindi corsi di laurea in Logopedia con iscrizione libera o senza test di ammissione.

Come prepararsi al test del corso di logopedia

Per entrare alla facoltà di logopedia devi prepararti al test. La cosa migliore da fare è studiare sui manuali appositi. Non guasta neppure scaricare le prove dei test precedenti ed esercitarsi. Essendo un quiz con una durata precisa, fare delle prove pratiche d’esame aiuta molto. Dovrai cioè esercitarti a terminare la prova nei 100 minuti di tempo a disposizione.  

Parti anche dal presupposto che non potrai conoscere la risposta esatta a tutte le domande. Cosa devi fare allora? Elaborare una tua strategia, tenendo presente che i punti vengono calcolati in questo modo:  

  • Risposta corretta: +1,5 punti 
  • Risposta sbagliata: -0,4 punti 
  • Mancata risposta: 0 punti 

Cosa si studia a logopedia?

Il piano didattico triennale della laurea in logopedia prevede una serie di materie, che vanno dalle neuroscienze alla patologia, dalla medicina specialistica alla psicologia. Ecco un riassunto schematico, che può variare a seconda dell’ateneo:

  • Anatomia, Istologia e Fisiologia
  • Biochimica, Biologia e Genetica
  • Fisica, Statistica e Informatica
  • Neurofisiologia
  • Microbiologia
  • Otorinolaringoiatria
  • Filosofia del linguaggio, glottologia e linguistica
  • Fonetica acustica e articolatoria
  • Psicologia e pedagogia
  • Riabilitazione dei disturbi dell’apprendimento
  • Riabilitazione logopedica
  • Neuroscienze applicate
  • Patologia clinica
  • Diritto sanitario e medicina legale
  • Riabilitazione psicomotoria

Inoltre, sin dal primo anno è previsto un tirocinio pratico formativo che prepara i futuri logopedisti al lavoro con i pazienti.

In quali università studiare logopedia?

Se vuoi iniziare i tuoi studi in logopedia, devi sapere che in Italia diversi atenei pubblici hanno istituito il corso triennale, tra cui le università di Napoli, Parma, Bologna, Milano, Pisa, Firenze, Genova, Roma, Torino, L’Aquila, Messina ecc. Non solo, anche l’Università Cattolica del Sacro Cuore (privata) ha all’attivo un corso di logopedia.  

Le maggiori opportunità si hanno a Roma e Milano. A Roma, ad esempio, sono due gli atenei che propongono corsi di laurea in Logopedia: La Sapienza, che propone ben due corsi dislocati presso il Policlinico Umberto I e l’ospedale Spolverini di Ariccia e l’Università di Tor Vergata. Chi cerca un corso di logopedia a Milano, invece, può iscriversi all’Università Statale di Milano. 

Non mancano le possibilità neppure per gli studenti del sud. Un importante punto di riferimento è rappresentato dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, che ha una valida offerta formativa e una serie di servizi che spaziano dagli ambulatori per la diagnosi e la cura delle patologie alle aule multimediali. 

Come diventare logopedista: serve l’abilitazione?

Prima di rispondere a questa domanda dobbiamo fare un po’ di chiarezza. Il logopedista non è un medico bensì un operatore sanitario. Il titolo di studio è considerato abilitante. Cosa significa? La laurea ti dà l’abilitazione per esercitare la professione.  

Durante il corso di logopedia è previsto, inoltre, un tirocinio obbligatorio che prepara al lavoro. Il numero di ore varia da ateneo ad ateneo. Di solito, però, sono previste circa 1500-1800 ore di tirocinio.  

La formazione continua

Una volta concluso il percorso presso la facoltà di logopedia e iniziata la carriera, non bisogna accantonare lo studio. Per il logopedista l’aggiornamento è indispensabile. É possibile seguire corsi specifici e master post-laurea.  

L’Università Niccolò Cusano, per esempio, propone il master di I livello in Logopedia. Teoria e pratica riabilitativa nei disturbi della comunicazione. Il master si tiene in modalità e-learning. Cosa significa? La formazione avviene da remoto con il grande vantaggio di poter studiare e lavorare contemporaneamente.  

Dove lavora un logopedista?

Un laureato in logopedia ha varie opportunità professionali. Può operare nel Servizio Sanitario Nazionale e Regionale come dipendente o come libero professionista. È anche possibile lavorare in ambiti diversi come strutture private, istituzioni educative, enti locali, cliniche, centri di riabilitazione, residenze sanitarie assistenziali, ambulatori medici e polispecialistici, oltre a studi riabilitativi o cooperative di servizi. Un logopedista può inoltre dedicarsi alla ricerca, alla consulenza professionale e alla didattica. In quest’ultimo caso, però, è richiesto il possesso della laurea magistrale.

Quanto guadagna un logopedista?

Lo stipendio di un logopedista varia in base alla modalità del lavoro e al tipo di datore di lavoro. La retribuzione è influenzata cioè dalla modalità contrattuale (dipendente o libero professionista) dalla posizione in un ente pubblico o privato e così via. In media, uno stipendio mensile per un logopedista può variare da 1.300 a 2.000 euro, con potenziali guadagni superiori. 

Credits: [photographee.eu]/DepositPhotos.com