Ti stai chiedendo cos’è la laurea magistrale? Si tratta del II livello degli studi universitari. Prima della riforma introdotta nel 2004 con il Decreto Ministeriale numero 207, la laurea magistrale non esisteva. Il II livello di studi, infatti, veniva definito laurea specialistica. 

Sei pronto per capire esattamente in cosa consiste? Allora, continua la lettura della nostra guida. 

Cos’è la magistrale: quanto dura e quanti esami prevede

Oggi le facoltà universitarie sono caratterizzate da una formula costituita da laurea triennale + laurea magistrale. Quest’ultima ha una durata di due anni e prevede che tutti gli studenti acquisiscano 120 CFU (crediti formativi universitari), distribuiti in un massimo di 12 esami. Il numero specifico di esami dipende ovviamente dal singolo percorso di studi. 

Le lauree magistrali sono distinte in classi. Cosa significa? Ogni corso biennale è identificato da una sigla costituita dalle lettere LM e da un numero. Attualmente esistono 94 classi di lauree magistrali e 4 classi di lauree magistrali appartenenti all’area delle professioni sanitarie. 

Fin qui ti è tutto chiaro? Forse, possiamo fare ulteriore chiarezza con qualche esempio. Se vuoi iscriverti/sei iscritto alla triennale in Psicologia, Scienze e Tecniche Psicologiche (L-24), puoi iscriverti all magistrale in Psicologia (LM-51). Sei uno studente di Scienze dell’Educazione e della Formazione (L-19)? Allora, puoi iscriverti alla laurea magistrale in Scienze Pedagogiche (LM-58). 

Come si accede alla magistrale

La nostra piccola guida su “cos’è la magistrale” prosegue con i criteri di accesso. Per potersi iscrivere, infatti, devi essere in possesso del titolo triennale (diploma di laurea) conseguito in un ateneo italiano. Sono ammessi anche studenti con titolo di studio equipollente conseguito all’estero. In realtà, le singole università stabiliscono i criteri di accesso validi per ogni corso di laurea magistrale. Trovi tutte le indicazioni nei regolamenti didattici dell’università che hai scelto. 

Per l’ammissione, tra l’altro, può essere richiesta un’adeguata preparazione iniziale dello studente. Potrebbe essere prevista, per esempio, la conoscenza della lingua inglese sia scritta che parlata. Ovviamente, i requisiti cambiano da facoltà a facoltà così come le modalità di accertamento. 

Quando fai richiesta di iscrizione, il personale dell’ateneo controlla il tuo curriculum di studi in modo da stabilire se sei in possesso di tutti i CFU necessari per l’ammissione alla magistrale. Se dopo la verifica risulta che ti mancano dei CFU, non devi rinunciare necessariamente al percorso prescelto perché puoi decidere di iscriverti ugualmente. In questo caso, però, dovrai procedere a un’integrazione in modo da completare i CFU. Dopodiché ti iscrivi alla magistrale.  

Per alcuni corsi, tra l’altro, potresti essere tenuto a sostenere un colloquio o un test iniziale. Si tratta di una piccola prova che serve proprio a controllare il tuo livello di preparazione iniziale. 

 

Iscrizione alla magistrale con riserva

Stai cercando informazioni su cos’è la laurea magistrale perché vuoi anticipare i tempi? Se sei uno studente dal motto “chi ha tempo non aspetti tempo”, l’iscrizione con riserva potrebbe essere la tua strada. 

Non è detto che tu debba concludere prima tutto il percorso della triennale per fare la tua scelta. Al contrario sarebbe bene avere le idee chiare sulla magistrale sin da subito. Idealmente, la cosa migliore consiste nello scegliere triennale e magistrale nello stesso momento. 

Non è detto, però, che si riesca sempre a portare a termine il proprio progetto di studi. Può accadere, per esempio, che il corso triennale prescelto si riveli non proprio soddisfacente. In questi casi è possibile virare verso una magistrale che non sia esattamente lo sbocco naturale del corso precedente. Se ti ritrovi nella situazione appena descritta, controlla sempre i regolamenti didattici dell’ateneo per capire i CFU richiesti e i requisiti iniziali previsti per l’ammissione alla magistrale (proprio come ti dicevamo nel paragrafo qui sopra). 

Poniamo, però, che tu faccia parte del gruppo degli studenti decisi e fortunati. Quelli soddisfatti dalla triennale che sanno già cosa fare nel biennio successivo e non hanno cambiato idea a riguardo. Questa situazione ideale ti consente l’iscrizione con riserva. Cosa significa? Hai l’opportunità di richiedere l’ammissione alla magistrale quando sei ancora all’ultimo anno della triennale. 

Per poter ottenere l’ammissione, però, devi essere un laureando, vale a dire uno studente in procinto di discutere la tesi entro la data stabilita dal tuo ateneo per l’iscrizione con riserva. Chiaramente, la data cambia da università a università. Non solo, devi anche avere già ottenuto 150 CFU. Come sicuramente sai, i corsi di laurea triennale prevedono il conseguimento di 180 CFU.  Al momento dell’iscrizione con riserva cioè ti devono mancare solo 30 CFU per concludere la laurea di I livello. 

Cos’è la laurea magistrale: la tesi

Tutti i corsi biennali si concludono con la discussione della tesi finale. La tesi magistrale può essere sia sperimentale che compilativa. Sarai tu a scegliere la modalità di stesura e a individuare il professore a cui proporre l’argomento da sviluppare. 

Ovviamente, il lavoro finale di una magistrale deve essere più corposo rispetto a quello di una triennale. Per corposo si intende proprio il numero di pagine. Se per la tesi triennale possono bastare 70-80 pagine. Per una tesi magistrale, invece, sono necessarie 110-130 pagine. La tesi triennale deve avere cioè una lunghezza minima corrispondente a 60 mila caratteri spazi esclusi. La tesi magistrale, invece, deve essere lunga almeno 250 mila caratteri spazi esclusi. 

Perché iscriversi alla laurea magistrale

Ora che hai capito cos’è la magistrale, passiamo a elencarne i vantaggi. Non tutti gli studenti decidono di proseguire gli studi. Molti, infatti, preferiscono fermarsi alla triennale e cimentarsi subito con il mondo del lavoro. 

Cosa conviene fare? È chiaro che la scelta è sempre personale. Ci sono diversi fattori, infatti, che influiscono. Se hai capito di essere stanco e di avere poca voglia di studiare, fermarti e cominciare a lavorare potrebbe essere la scelta ideale per te. Ti prendi una pausa e poi valuti se iscriverti o meno. Non è detto, infatti, che tu debba decidere di proseguire subito gli studi. In alcuni casi le esperienze lavorative aiutano a fare chiarezza e a scegliere il percorso di specializzazione più adeguato. Ti rendi conto cioè delle qualifiche necessarie per crescere in un determinato settore e scegli il percorso biennale più adatto ad aiutare la tua carriera professionale. 

Il discorso poi varia da facoltà a facoltà. Se sei iscritto a economia e vuoi lavorare come libero professionista, per esempio, devi necessariamente completare gli studi con la magistrale. Quest’ultima, infatti, ti permette di sostenere l’esame di Stato e di iscriverti ai relativi albi professionali. 

Due buone ragioni per scegliere la magistrale

Se sei indeciso sulla magistrale, ti forniamo due buone ragioni per rifletterci. Secondo i dati statistici raccolti dal consorzio universitario Almalaurea e non solo, i tassi occupazionali dei laureati magistrali sono superiori a quello dei laureati triennali. Il titolo specialistico ti aiuta cioè a trovare lavoro in meno tempo, con tassi occupazionali che variano molto da facoltà a facoltà. La cosa ancora più positiva, però, è che ti consente di aspirare a contratti lavorativi più stabili e duraturi, e anche meglio retribuiti. 

La magistrale, infatti, ti fa essere più competitivo in quanto hai una maggiore qualifica professionale da spendere nel mondo del lavoro. In altre parole, il bagaglio di conoscenze fornito da un titolo universitario specialistico ti rende un profilo più appetibile agli occhi delle aziende e ti permette di avere accesso a lavori sicuramente più soddisfacenti dal punto di vista sia professionale che retributivo.

Allora, hai finalmente le idee chiare su cos’è la laurea magistrale?

 

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