Hai digitato la ricerca laurea in scienze motorie sbocchi lavorativi? Allora, starai decidendo sul tuo futuro universitario. Se pensi a una facoltà come scienze motorie, sei sicuramente un appassionato di sport e starai valutando le opzioni esistenti per trasformare una passione in lavoro.  

Probabilmente, pensi che gli sbocchi lavorativi di una laurea in scienze motorie non siano molti. In realtà, la facoltà è molto cambiata negli anni. Oggi, i corsi universitari sono in grado di formare professionisti nuovi, come i manager sportivi. È necessario, però, proseguire gli studi senza fermarsi alla triennale e scegliere una specializzazione più tecnica che ti consenta di acquisire la giusta formazione manageriale. Continua la lettura della guida qui sotto e scopri tutte le opportunità post laurea offerte da scienze motorie. 

Laurea scienze dello sport: come funzionano triennale e magistrale

Prima di vedere cosa fare dopo la laurea in scienze motorie, ti offriamo una piccola panoramica della facoltà. 

Come forse già sai, si tratta di una facoltà a numero aperto, strutturata con la formula triennale+magistrale. I piani di studi includono numerose lezioni pratiche e una serie di corsi teorici. Il corso di laurea in Scienze motorie di Unicusano, per esempio, ti propone una modalità e-learning, che alterna lezioni a distanza di tipo teorico e lezioni in presenza di tipo pratico. 

Non solo, grazie a diverse collaborazioni con importanti realtà sportive, nazionali e internazionali, l’Università Nicolò Cusano ti consente anche di fare interessanti esperienze professionali durante il percorso di studi. I corsi offerti sono i seguenti: 

  • Scienze motorie – classe di laurea L-22, un corso di laurea triennale
  • Scienze e tecnica dello sport – classe di laurea LM-68, un corso di laurea magistrale

Scienze motorie fa parte, tra l’altro, di un gruppo di facoltà per le quali Unicusano ha creato una proposta formativa specifica, denominata Percorso Eccellenza. In cosa consiste? Gli esami vengono suddivisi in esoneri, in modo da facilitare ancora di più la conciliazione dello studio con l’attività lavorativa o con gli impegni sportivi extra universitari. 

Sbocchi lavorativi scienze motorie: istruttore non agonistico

Uno degli sbocchi più gettonati per i laureati in scienze motorie è quello dell’istruttore non agonistico. Si tratta di figure professionali che tengono lezioni individuali o di gruppo e allenano i partecipanti. Qui sotto, trovi un elenco degli sport più comuni: 

  • ginnastica e fitness
  • atletica
  • nuoto
  • tennis
  • scherma
  • pugilato
  • pallavolo 
  • pallacanestro

Laurea in Scienze motorie lavoro: organizzatore di eventi sportivi 

Ti senti portato per le attività di tipo manageriale? Allora, l’organizzatore di eventi sportivi potrebbe essere un ottimo sbocco professionale. Questa figura si occupa di tutti gli aspetti di una manifestazione, da quelli amministrativi a quelli economici, da quelli logistici fino a quelli promozionali. 

All’organizzatore, per esempio, spetta anche curare tutte le relazioni sociali indispensabili per la riuscita degli eventi. Di solito, questo professionista lavora da indipendente. In molti casi opera per agenzie di organizzazione eventi che offrono i propri servizi ad associazioni sportive, enti, centri sportivi e così via. 

La retribuzione, dunque, varia a seconda dell’esperienza e del tipo di manifestazione organizzata. Più importante è l’evento e maggiore è anche il guadagno dell’organizzatore. 

Cosa fare dopo scienze motorie: tecnico, manager e talent scout

La nostra guida su “laurea scienze motorie sbocchi lavorativi” continua con una carrellata di professioni tra cui scegliere: 

  • allenatore di sport agonistici e tecnico sportivo  
  • talent scout e osservatore sportivo 
  • preparatore atletico per disabili
  • manager sportivo
  • direttore di palestre, centri fitness, impianti e centri sportivi 
  • personal trainer 

Nel caso del manager sportivo, per esempio, è possibile trovare lavoro in diverse realtà, dalle federazioni sportive agli impianti pubblici e privati, dalle aziende del settore sportivo alle agenzie di comunicazione specializzate nel settore sportivo e così via. 

Laurea scienze motorie e sanità: il chinesiologo

Oggi i laureati in scienze motorie possono trovare spazio anche nella sanità pubblica e privata. Esistono, per esempio, diversi programmi regionali per la promozione dell’attività fisica, intesa come mezzo per migliorare il benessere di uomini e donne di tutte le età, dagli adolescenti agli anziani. 

Con la laurea in scienze motorie, infatti, si acquisisce il titolo di chinesiologo, un professionista che utilizza il movimento per prevenire problemi di salute, promuovere stili di vita più sani e combattere la sedentarietà. In particolare, il chinesiologo si occupa di miglioramento della postura, dimagrimento, potenziamento muscolare, rieducazione funzionale e performance sportiva. Qui sotto, trovi un elenco delle aree di competenza/azione:

  •  ginnastica posturale e riequilibro delle catene muscolari
  • attività fisica adattata e specifica per bambini, adolescenti, adulti e anziani
  • ginnastica respiratoria 
  • attività fisica adattata in caso di disabilità o di disfunzioni del sistema metabolico

Il laureato in scienze motorie non è ovviamente un medico, ma viene inserito nei team delle ASL e collabora con gli altri professionisti (medici, fisioterapisti ecc.) per aiutare i seguenti pazienti: 

  • persone obese 
  • diabetici
  • donne in gravidanza (esercizi di ginnastica dolce)
  • anziani
  • disabili 
  • pazienti al termine di un percorso riabilitativo 

Se ti piacerebbe lavorare in ambito sanitario, la laurea in scienze motorie è sicuramente un’opzione da valutare. 

 

Laurea triennale scienze motorie, sbocchi lavorativi: Specialista ginnastica adattata (AFA)

Nel settore sanitario il laureato in scienze motorie trova spesso lavoro come specialista di attività fisica adattata (A.F.A). Di cosa si tratta? Di un’attività motoria che non è di natura riabilitativa. Non ti occuperai cioè di esercizi paragonabili a quelli delle sedute con il fisioterapista. L’attività, infatti, è considerata di prevenzione e mantenimento. 

Di solito, il laureato in scienze motorie, specializzato in attività fisica adattata, svolge le sue mansioni seguendo un protocollo concordato sia con medici che con i fisioterapisti. 

Gli istruttori cioè collaborano con le ASL e tengono le lezioni in strutture come palestre e centri sportivi abilitati. Questi programmi sono rivolti a soggetti specifici che vengono individuati direttamente del team medico. 

Laurea in scienze motorie sbocchi lavorativi: l’insegnamento

I laureati in scienze motorie possono diventare professori di educazione fisica nelle scuole medie e nelle scuole superiori e insegnanti di educazione motoria nelle scuole elementari. 

Per poter lavorare nella scuola è obbligatoria la laurea magistrale. Se il tuo obiettivo è l’insegnamento, dunque, dovrai preventivare un percorso della durata di cinque anni perché la sola laurea triennale non basta. 

L’accesso alle scuole elementari avviene tramite concorso. Il titolo magistrale è uno dei requisiti di accesso, insieme ai 24 crediti formativi universitari indispensabili per l’insegnamento, vale a dire i crediti in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche. 

Per quanto riguarda, invece, la figura del professore di educazione fisica puoi insegnare nei licei, negli istituti tecnici e nelle scuole professionali. La laurea magistrale LM-68 ti permette di accedere alle seguenti classi di concorso: 

  • A-48 – Scienze motorie e sportive negli istituti di istruzione secondaria di II grado
  • A-49 – Scienze motorie e sportive nella scuola secondaria di I grado

Per diventare professore di ruolo nelle scuole medie e superiori devi comunque risultare vincitore di concorso. In attesa di superare il concorso, però, puoi comunque inserirti nelle graduatorie e ottenere supplenze e incarichi. Non solo, c’è sempre la possibilità di insegnare nelle scuole private. 

Lavorare come procuratore sportivo

Se ti piace il calcio, potresti intraprendere la carriera di procuratore sportivo. Chiudiamo la nostra guida “laurea in scienze motorie sbocchi lavorativi” con questa professione che può dare grandi soddisfazioni economiche. Per poter lavorare come procuratore sono necessari due step che consistono nell’abilitazione del CONI e nell’esame della FICG. Se l’esito dei due concorsi è positivo, è consentita l’iscrizione nei rispettivi registri e l’avvio dell’attività lavorativa: 

  • CONI – registro nazionale degli agenti sportivi
  • FIGC – registro federale degli agenti sportivi 

Cosa fare dopo scienze motorie: il personal trainer

Il Personal Trainer è un professionista dedicato al miglioramento della salute fisica e psicologica dei suoi clienti. Operando in ambienti come palestre o studi privati altamente qualificati, questo esperto progetta programmi di allenamento personalizzati, adattandoli alle esigenze specifiche e agli obiettivi desiderati dai suoi allievi. Il ruolo del personal trainer include anche il monitoraggio diretto delle sessioni di esercizio, assicurandosi che vengano eseguite correttamente e intervenendo per correggere eventuali errori, garantendo così un percorso di crescita fisica e mentale sicuro ed efficace.

La laurea in Scienze Motorie in ambito turistico

Il turismo sportivo, una pratica sempre più popolare, richiede l’accompagnamento e la guida di specialisti per essere praticato in modo sicuro e piacevole. Laureati in Scienze Motorie trovano qui una nicchia di mercato promettente: possono progettare e guidare attività come cicloturismo, nordic walking, trekking e altre avventure all’aria aperta. Collaborando con guide locali, tour operator e consorzi turistici, questi professionisti del benessere fisico offrono un valore aggiunto unico, combinando la loro conoscenza dell’esercizio fisico con l’amore per la natura e l’avventura. Inoltre, queste competenze trovano applicazione particolare in destinazioni turistiche meno note, dove c’è una maggiore necessità di sviluppare e strutturare offerte turistiche incentrate sul benessere e l’attività fisica, contribuendo così allo sviluppo economico e culturale di queste aree.

Azioni dopo Scienze motorie: diventare massoterapista

Al di là degli ambiti già menzionati, esiste un altro percorso professionalizzante meno noto ma estremamente interessante per i laureati in Scienze Motorie: la qualifica di massoterapista. Questa specializzazione non è un semplice corso di massaggio, ma una formazione regolamentata e riconosciuta dal Ministero della Salute e dalla Commissione Europea, che si configura come un’arte ausiliaria delle professioni sanitarie.

Ecco alcuni motivi per cui un laureato in Scienze Motorie dovrebbe considerare questa specializzazione:

  1. Competenze approfondite e regolamentate: il corso di massoterapia non si limita alle tecniche di massaggio, ma offre una formazione professionale regolamentata e riconosciuta a livello sanitario.
  2. Possibilità di mobilitazione su prescrizione medica: questa qualifica permette di mobilizzare i pazienti su prescrizione medica, una competenza che amplia notevolemente le capacità di un laureato in Scienze Motorie.
  3. Utilizzo di elettromedicali: la qualifica consente l’uso di apparecchiature elettromedicali a basso e medio rischio, ma sempre sotto diagnosi e prescrizione medica.
  4. Ampio raggio d’azione: il massoterapista può operare in vari ambiti, tra cui quello terapeutico (su prescrizione medica), sportivo, e nel settore del benessere e del relax.

La massoterapia, quindi, rappresenta un ampliamento significativo delle competenze e degli sbocchi professionali della laurea in Scienze Motorie, aprendo nuove opportunità di carriera in settori diversificati e in continua espansione.

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