L’università, soprattutto all’inizio, può apparire come una “giungla”: ritmi estenuanti, mole di studio infinita, orari delle lezioni che si sovrappongono, sedi dislocate. Ma, per rimanere a galla durante i tuoi anni di studi, devi imparare a nuotare. Pian piano, imparerai a gestire tutto al meglio, troverai il tuo metodo di apprendimento, avrai il supporto di un gruppo di amici con i quali condividere appunti e lezioni. Tra le tante cose a cui pensare e imparare a gestire ci sono gli esami, con i loro appelli e le loro sessioni. Ma come funzionano gli appelli d’esame all’università?

Come si dividono le sessioni d’esame

Solitamente, all’interno degli Atenei c’è una divisione delle sessioni d’esame. L’anno accademico universitario inizia ad ottobre e termina a settembre dell’anno dopo. Durante questo arco temporale, avrai a disposizione tre sessioni d’esame:

  • Invernale (gennaio- febbraio);
  • Estiva (giugno-luglio);
  • Autunnale (settembre).

Se non riesci a laurearti in tempo e diventi fuori corso, potrai attingere anche alle sessioni straordinarie, che solitamente si svolgono nei mesi di novembre e aprile, approfittando per recuperare il tempo perso in precedenza e dare quanti più esami possibili.

Quanti appelli ci sono per ogni sessione d’esame

In genere, per ogni materia sono previste due date in ogni sessione. Se vieni bocciato, puoi ripetere l’esame della stessa sessione, iscrivendoti all’appello successivo, sempre a patto che il tuo ateneo lo permetta. Infatti, alcune università impongono il salto d’appello che ti costringe a ripetere la prova nella sessione successiva. Per poter sostenere l’esame dovrai prenotarti per tempo sul portale del tuo ateneo. In questo modo, entrerai nella lista di coloro che devono sostenere quella prova e avrai un tuo numero di prenotazione. Se ti dimentichi di compiere questo passaggio, non potrai presentarti all’appello.

Per potersi iscrivere, bisogna aver pagato tutte le tasse universitarie e, di solito, il termine massimo di iscrizione è fino a 24 ore prima della data dell’esame. Sarai tu a decidere in che ordine sostenere i tuoi esami. Questo, però, non vale per quelli propedeutici, ovvero quegli esami che pretendono che tu acquisisca le competenze in ordine di tempo, anno dopo anno, altrimenti non potrai andare avanti. Per gli esami “liberi”, invece, puoi gestire tu il tuo tempo e scegliere tu a chi dare la precedenza. Potrebbe anche capitare, infatti, che durante il tuo ultimo anno tu abbia ancora un esame del primo da sostenere. Se questo non ti ha impedito di proseguire con il tuo piano di studi, allora non c’è nessun problema.

Simili agli esami, ma con un valore diverso, sono gli esoneri. Alcuni docenti, infatti, possono decidere di fissare delle prove intermedie, durante i loro corsi, per alleggerire il carico di studio. Gli esoneri sono accessibili, solitamente, solo a chi frequenta le lezioni e ha un numero di presenze sufficiente. Grazie a questi, potrai poi presentarti all’esame vero e proprio con una parte di programma in meno (se avrai superato l’esonero) e verrà fatta la media dei due voti per avere una votazione finale da registrare.

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I crediti formativi

Ogni esame ha il proprio valore, che corrisponde nei CFU, ovvero nei crediti formativi. Questi possono essere uguali a 6, a 9, a 12, oppure anche a 2 per ciò che riguarda le idoneità. Per ogni anno accademico, agli studenti viene richiesta una quantità media di 60 crediti, e alla fine del triennio si dovranno raggiungere 180 CFU, e altri 120 per conseguire la magistrale. Gli esami da più CFU hanno un carico maggiore sulla media dei tuoi voti, se la tua università sceglie di adottare la media ponderata. Per la media matematica, invece, ogni esame ha la stessa valenza, a prescindere dai crediti formativi.

Un esame si può dire superato quando la tua votazione è di almeno 18. Il massimo del voto è 30, al quale può essere aggiunta la lode, se il docente riconosce in te una particolare preparazione e sicurezza. Ha molta importanza il modo in cui ti presenti, la tua esposizione, la tua capacità di mostrare la passione per l’argomento. Se accetti il voto, questo verrà verbalizzato sul tuo libretto universitario e dalla segreteria, e farà media sul voto di partenza della laurea. Se il voto non ti piace e non ti soddisfa, perché credi di poter dare e ottenere molto di più puoi sempre rifiutare il voto che il docente ti ha assegnato e ripresentarti al prossimo appello, con la speranza che stavolta vada meglio.

L’università non è solo voti, non è solo numeri, perché ciò che conta realmente è quello che riesci ad apprendere negli anni di studio. Potrebbe capitare che ad un esame tu vada peggio che in altri, ma questo non deve farti sentire sbagliato o inopportuno. L’importante è che tu sappia di aver dato tutto te stesso. Dopo la laurea c’è il mondo del lavoro che ti aspetta. Qui dovrai mettere in pratica tutto ciò che hai imparato durante il percorso universitario e capirai che il voto di un esame era solo un voto e che l’approccio con la realtà è molto più impegnativo rispetto all’approccio con i libri. Qualunque sia la facoltà che sceglierai, organizza il tuo tempo e datti tempo. Non fare mai il paragone con altri colleghi di corso, ma guarda dritto davanti a te. Se poi dovessi sentire di aver sbagliato strada, puoi sempre ripartire da capo e fare ciò che ti rende davvero felice.

Come funzionano gli appelli d’esame nelle Università Telematiche?

Il discorso varia un po’ se ti iscrivi alle Università Telematiche come l’Università Niccolò Cusano. In Unicusano gli esami vengono gestiti in modo differente: anche se la didattica viene erogata completamente online su una piattaforma di e-learning, le prove d’esame sono sempre in presenza, in un Learning Center della tua città. Le prove d’esame possono essere scritte o orali. 

Gli appelli sono più frequenti rispetto alle Università “tradizionali” e c’è anche la possibilità di accedere agli esoneri. Questa possibilità si concretizza attraverso i corsi di laurea del “Percorso Eccellenza“. Si tratta di un’innovativa modalità di studio che prevede, oltre a tutti i benefici già offerti dall’Ateneo:

  • La possibilità di avere un mentore dedicato per tutta la durata dei tuoi studi
  • La possibilità di gestire gli esami finali sotto forma di esoneri, per semplificare l’apprendimento.

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