Come scrivere le conclusioni della tesi di laurea? Si tratta di una domanda che ogni studente universitario, prima o poi, si ritrova a porsi. Scrivere la parte finale della tesi è infatti l’ultimo “ostacolo” da superare prima di concludere la propria esperienza universitaria. Spesso, tuttavia, si commette l’errore di non dedicare il giusto tempo e le giuste attenzione a questa parte della tesi, magari per stanchezza o per mancanza di tempo. Eppure, la conclusione è una delle parti più importanti dell’elaborato, il momento in cui si tirano le somme e si comunica ai membri della commissione e ai lettori il senso dell’ultimo lavoro svolto.

Ma come scrivere, quindi, la parte conclusiva della tesi? Se l’elaborato è stato ben pensato e strutturato, la stesura delle conclusioni non ti porterà via troppo tempo e risulterà piuttosto semplice: ecco allora una guida su come scrivere la conclusione della tesi di laurea.

Conclusioni tesi: cosa fare per arrivare preparati

Ti sembrerà strano, ma la prima cosa da fare prima di iniziare a scrivere la conclusione della tesi è prendersi una pausa.

Preparare una tesi richiede tempo, fatica e impegno: servono mesi per fare ricerche, documentarsi e infine scrivere dati e osservazioni. Si tratta di un lavoro davvero totalizzante ed essere così a lungo occupati su un testo impedisce di vederlo nel suo complesso con senso critico, e quindi di tirare le somme con facilità.

Scrivere le conclusioni non appena si termina la tesi, quindi, ti espone al rischio di essere ripetitivo, anche a causa dell’inevitabile stanchezza.

Per scrivere della conclusioni incisive, quindi, è consigliabile mettere la tesi da parte per qualche giorno, durante i quali bisognerebbe svagarsi, pensare ad altro, uscire con gli amici e così via. Dopo qualche giorno, sarà possibile riprendere in mano l’elaboratore e procedere a mente lucida alla stesura delle conclusioni della tesi di laurea.

Come scrivere le conclusioni di una tesi di laurea: guida pratica

Trascorsa la pausa di qualche giorno, è il momento di dedicarsi all’ultima parte della tesi di laurea.

Prima di procedere con le indicazioni pratiche, tuttavia, è bene chiarire un punto: cos’è la conclusione? Si tratta di un testo sintetico, nel quale si richiamano gli obiettivi e le premesse di partenza del lavoro e si sintetizzano i risultati raggiunti. In altre parole, è la parte in cui si tirano le somme e si chiude il cerchio, sottolineando i risultati raggiunti e delineando i possibili sviluppi futuri.

La caratteristica fondamentale di questa sezione, quindi, è la sintesi: bisogna assolutamente evitare di dilungarsi troppo ed essere prolissi. Solitamente infatti le conclusioni non superano le 2 o 3 pagine per le lauree triennali e le 4 o 5 pagine per le lauree magistrali.

La struttura delle conclusioni della tesi

La conclusione della tesi di laurea dovrebbe rispondere alle domanda dalle quali si è partiti nella premessa del lavoro. Facciamo un esempio pratico, con una tesi di laurea in scienze della comunicazione che riguarda l’influenza dei social network nella vita reale di chi li utilizza. La domanda di partenza della tesi, quindi, sarà: Che tipo di influenza esercitano i social nelle processo di formazione degli adolescenti, e come incidono sulle loro aspirazioni, i loro obiettivi e i legami sociali?

Per scrivere la conclusione bisogna partire proprio da questa domanda, che può essere utilizzata come apertura del testo. Successivamente si dovranno illustrare sinteticamente le risposte, o i risultati, ottenuti con il proprio lavoro.

In linea di massima, quindi, la struttura da seguire per scrivere la conclusione della tesi è:

  • domande/ipotesi di partenza
  • tipo di ricerca svolta
  • interpretazione dei risultati
  • eventuali limitazioni dello studio
  • raccomandazioni per gli studi futuri

La cosa più difficile, come sempre, è iniziare: le prime righe, dove si introducono le ipotesi iniziali. Per aiutarti ad evitare il classico blocco dello scrittore ed evitare di ossessionarti su come scrivere le conclusioni della tesi, puoi leggere qualche esempio, anche cercando online.

Diverse conclusioni per diverse tesi

La conclusione da scrivere sarà diversa in base al tipo di tesi sulla quale stai lavorando.

Se la tua è una tesi sperimentale, sarà necessario scrivere un quadro sintetico dei risultati ottenuti, selezionando e mettendo in evidenza quelli più significativi. Inoltre, il testo dovrà essere breve, perciò dovrai selezionare i dati in modo da riportare solo quelli più importanti ai fini della tesi.

A questo punto, potrai elaborare un’interpretazione complessiva dei risultati emersi e aggiungere anche un confronto con studi analoghi, oppure riportare eventuali citazioni.

Diverso è il discorso se stai scrivendo una tesi compilativa, ossia un elaborato teorico e descrittivo. In questo caso le conclusioni dovranno focalizzarsi su un riepilogo dell’argomento trattato, al quale seguirà una parte dedicata alle soluzioni o alle risposte alle quali si è giunti. Essendo la chiusura di tutto il lavoro svolto, si può anche scrivere un piccolo commento, ossia un paragrafo nel quale si confrontano i risultati emersi con le proprie idee personali. Attenzione, però; quest’ultima parte deve essere inserita solo se davvero arricchisce e personalizza le conclusioni, altrimenti meglio evitare.

Conclusione tesi: consigli pratici

Ecco infine alcuni aspetti pratici da tenere in considerazione quando si scrive la conclusione della tesi, in modo da evitare errori:

  • evita le ripetizioni: ripetere gli stessi concetti, magari anche utilizzando le stesse parole, rende il testo noioso e ridondante. Le conclusioni devono essere originali, perciò sono vietati i copia e incolla di alcuni passaggi della tesi. I concetti devono essere elaborati ex novo, anche se si tratta di contenuti in parte già presenti
  • presta attenzione alla lunghezza: la sintesi è la qualità più importante per scrivere delle conclusioni efficaci. Dopo aver scritto la conclusione è opportuno rileggerla e tagliare tutte le parti superflue
  • evita di riassumere la tesi: le conclusioni non sono un riassunto!
  • non fare un elenco degli argomenti trattati: se il lettore è arrivato alla conclusione, ha già letto tutti i capitoli e sa di cosa parla l’elaborato. Non è necessario, perciò, elencargli tutti i temi affrontati. Questa descrizione della tesi, argomento per argomento, va invece fatta nell’introduzione, quando al lettore serve una panoramica dell’elaborato
  • evita le valutazioni personali sul tuo elaborato
  • non includere i ringraziamenti: le conclusioni non sono la parte della tesi dedicata ai ringraziamenti, che avranno una pagina apposita.  Puoi scegliere tu dove collocare i ringraziamenti, vale a dire all’inizio della tesi, dopo la conclusione o nel frontespizio
  • non includere informazioni nuove: le conclusioni non devono contenere dati o fatti non presenti nella tesi. Se ti rendi conto di non aver introdotto una particolare informazione, è bene tornare indietro e individuare il capitolo giusto in cui inserirla
  • non fornire esempi, la conclusione non serve per spiegare i concetti tramite esempi. Questo tipo di scrittura si può adottare nella tesi. Nelle conclusioni tutto è già assodato grazie al supporto teorico dei vari capitoli dell’elaborato e gli esempi non servono.

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