Ti stai chiedendo se è possibile laurearsi lavorando? La risposta è affermativa: puoi ottenere la tua laurea e lavorare allo stesso tempo. Ovviamente, lo studente-lavoratore ha davanti a sé un percorso molto diverso rispetto a quello dello studente semplice. Se ti poni questa domanda, starai valutando cosa fare del tuo futuro. Non devi rinunciare a un titolo di studio universitario perché non hai una disponibilità economica tale da poterti dedicare solo allo studio.
Puoi conciliare entrambe le attività con una buona strategia di studio, un’ottima organizzazione del tempo, qualche piccola rinuncia e molta determinazione. Scopri come laurearsi lavorando e tutti i suggerimenti utili per non scoraggiarsi lungo il cammino?

Laurearsi mentre si lavora: quale modalità scegliere

Devi iscriverti all’università e vuoi capire quale tipo di lavoro ti aiuterebbe a essere un buono studente universitario? È tutta una questione di tempo.

Se ti serve solo integrare economicamente la tua disponibilità, opta per un lavoro freelance. In questo modo avresti la possibilità di scegliere quanto e quando lavorare. Si tratta della formula che rende la conciliazione studio-lavoro più semplice. In fondo, lo dice la denominazione stessa di freelance. Avresti, infatti, la possibilità di organizzare il carico lavorativo in base ai tuoi impegni universitari.

Nel caso in cui la necessità economica dovesse essere più alta, ti consigliamo di valutare il lavoro part-time. È sicuramente più impegnativo, ma ti consente di avere un’entrata fissa, conservando una certa libertà nella gestione del tempo da dedicare alla preparazione degli esami.

Laurearsi lavorando 8 ore al giorno: è possibile?

La formula del lavoro full time è sicuramente quella più complessa. Conciliare un lavoro di 8 ore con lo studio non è per niente semplice. Questo significa che dovrai studiare la sera al rientro a casa e durante i fine settimana.

Potrai, però, usufruire di una serie di agevolazioni previste dallo Statuto dei lavoratori. L’articolo 10 della legge 300 del 1970 disciplina il diritto allo studio e stabilisce che gli studenti-lavoratori vadano agevolati per consentire loro la frequenza delle lezioni e la presenza in ateneo durante gli appelli.

Questa agevolazioni vengono concesse a dipendenti sia del settore pubblico che privato. Il monte ore disponibili cambia a seconda del contratto nazionale del lavoro che sottoscrive il singolo studente-lavoratore. In linea di massima sono previste 150 ore di permesso da distribuire in tre anni. Si tratterebbe cioè della durata della laurea di primo livello.

Oltre alle ore di permesso, si ha diritto anche a una serie di agevolazioni sul posto stesso di lavoro. Cosa significa? Potrai richiedere:

  • turni agevolati per seguire le lezioni
  • esonero dall’obbligo del lavoro straordinario
  • possibilità di fruire dei permessi retribuiti

Voglio laurearmi ma lavoro: coltiva la motivazione

Laurearsi lavorando è il percorso che hanno deciso di intraprendere il 59,2% degli studenti italiani. Questo è il dato divulgato da Almalaurea in un’indagine relativa agli iscritti all’università nell’anno accademico 2019. Questo significa che molto persone scelgono questa formula. A parte la motivazione economica, lo studente-lavoratore risulta avvantaggiato dal punto di vista motivazionale. Il lavoro fa da stimolo e spinge a dare il massimo per dimostrare di poter raggiungere il traguardo. Si tratta quasi di una motivazione inconscia che, però, gli studenti lavoratori dovrebbero imparare a coltivare in modo da ottenere risultati persino più brillanti.

Il lavoro, inoltre, scandisce le giornate e da un’impostazione di partenza più rigida del tempo. Lo studente-lavoratore non ha tutta la giornata davanti a sé e non può decidere con calma quando e per quanto tempo studiare. Ti potrebbe sembrare paradossale, ma quest’ultima condizione rappresenta un indubbio vantaggio. Sai in anticipo che la tua giornata prevede degli impegni lavorativi e, di conseguenza, ti risulterà più semplice organizzare a incastro quelli universitari.

Gestisci bene il tempo

Per laurearsi lavorando la gestione del tempo è fondamentale. Per tua fortuna sai già qual è il tuo obiettivo prioritario rispetto a tutti gli altri: la laurea.

Questa consapevolezza semplifica il processo di pianificazione. Potrai cioè organizzare le tue singole giornate in vista del tuo piano a lungo termine.

Cosa devi fare?

  • stabilisci quali e quante materie seguire a sessione
  • individua in anticipo gli appelli in cui intendi dare ogni singolo esame
  • abbina le materie in modo da non concentrare nello stesso appello esami caratterizzati dallo stesso grado di difficoltà. Se possibile, prediligi sempre la combinazione esame medio + esame difficile
  • suddividi il programma di studio giorno per giorno. Procurati tutto il materiale e quantificalo (ebbene sì devi contare le pagine). Dopodiché stabilisci il numero di ore da dedicare quotidianamente allo studio e fissa il numero di pagine da studiare
  • alterna sempre studio e ripasso in modo da fissare meglio i concetti nella memoria. Fare un ripasso generale solo dopo aver studiato i singoli libri non facilita la memorizzazione
  • ricordati di prevedere sempre delle pause. Sono fondamentali per ricaricarti e riprendere a studiare con più lena
  • ritagliati dei giorni senza studio da considerare “il tempo degli imprevisti”. Cosa significa? Avendo quantificato il materiale sai in anticipo quanto tempo impiegherai a preparare l’esame. Informazione utilissima per stabilire la data in cui lo sosterrai. In quell’arco di tempo, però, potrebbe succedere di tutto: febbre alta che ti impedisce di studiare, impegni familiari non programmati, intoppi a lavoro che fanno saltare il tuo pomeriggio di studio e così via. Se non hai pianificato in anticipo “un tempo degli imprevisti”, ti ritroverai con un buco che ti impedisce di rispettare senza affanni la tua tabella di marcia fino alla data dell’esame

 

Perché la pianificazione dello studio deve essere così precisa?

La modalità di pianificazione illustrata sopra ti sembra troppo rigida? In realtà è utilissima a tenere bassa la soglia di stress. Immagina di procedere senza pianificazione. Ti ritroveresti a dover rimandare di continuo una serie di impegni fino a quando diventano, inevitabilmente, così urgenti da provocarti ansia e tensione.

Una pianificazione attenta, invece, ti consente di tenere sotto controllo tutte le varie attività in modo da non farti prendere dal panico. Quando sei uno studente-lavoratore è molto importante preservare la tranquillità del percorso. La motivazione, infatti, tende a subire drastici picchi in discesa quando subentra lo stress.

Voglio laurearmi ma lavoro: l’aiuto della didattica a distanza

Per laurearsi lavorando hai a disposizione un aiuto in più, vale a dire la didattica nella modalità e-learning.

Le università telematiche, infatti, ti offrono il grande vantaggio di aver eliminato le lezioni in presenza. Questo significa che non devi recarti in ateneo in giorni e orari prestabiliti per seguire le lezioni dei docenti.

Avrai a disposizione una piattaforma su cui vengono caricati i video delle lezioni delle singole materie. L’Università Nicolò Cusano, per esempio, ti dà accesso a una piattaforma con le video lezioni dei docenti. La piattaforma è attiva sempre, vale a dire 7 giorni su 7 e 24 ore su 24. Non ci sono vincoli di orario per assistere alle video lezioni e questo ti dà il grande vantaggio di poterle pianificare, in modo da incastrarle con i tuoi impegni lavorativi.

Non solo, devi considerare anche un altro fattore: il tempo risparmiato a raggiungere l’ateneo. Se hai scelto di lavorare 8 ore al giorno, la modalità e-learning è sicuramente quella più consigliata. Segui le lezioni con calma, persino nella pausa pranzo o nei buchi di tempo tra un impegno e l’altro. Non solo, l’azzeramento dei costi derivanti dagli spostamenti e dall’affitto di una casa vicina all’ateneo ti potrebbero consentire di ridurre l’eventuale carico di lavoro. 

 

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